Second Sun, la barca più ecologica del 2022 è fatta di plastica riciclata e ha un design incredibile!

Lorenzo Fiorentino
  • Laureando in Lingue, Letteratura e Giornalismo
  • Redattore esperto di auto di lusso
10/11/2022

Una navigabilità sempre più pulita ed ecosostenibile: ecco Second Sun, la barca realizzata in plastica riciclata dalla immensa vela che vuole imitare il sole...

Second Sun, la barca più ecologica del 2022 è fatta di plastica riciclata e ha un design incredibile!

Un barca ovviamente, ma anche (e soprattutto) qualcosa di più! Qualcosa che va oltre la propria innovativa progettualità, oltre i propri meteriali e l’estetica essenziale e (letteralmente) invisibile; ma anche qualcosa che va oltre il mare, la navigabilità e l’intera nautica alla quale siamo stati abituati fino a questo momento. Second Sun, infatti, è un monito; un avviso che si prostra verso il futuro, si spera sempre più sostenibile, pulito ed ecologico. Ecco che cos’è questo progetto alternativo nato dalla collaborazione tra un giovane studio di design brasiliano e il designer di medesima nazionalità Cesar Pieri, professionista specializzato nel mondo dell’Automotive.

Un vero e proprio sole (per dimensioni, forme e colore) in grado di navigare indisturbato sulle acque dei mari, lasciando a sua volta anche quest’ultime indisturbate. Una barca a vela futuristica per estetica, tecnica e funzionalità. Un progetto che nasce nella speranza per un futuro desiderato, con l’intenzione di avere il minor impatto possibile sulla natura, sia dal punto di vista ambientale che visivo. Second Sun sembra essere (ed è effettivamente) parte del mare, come le sue onde e le creature marine. Un’esperienza di unità tra l’armatore e il mare, un legame che si trasforma in cura. L’intera struttura è composta da materiali (una volta nocivi per l’ambiente) del tutto riciclati, ciò che un tempo inquinava, ora aiuta nella consapevolezza e nella conservazione ambientale; tenendo lo sguardo fisso verso il futuro, il nostro. Questa barca a vela è ispirata a quelle famose dell’America’s Cup e ai velivoli ad ali circolari. La sua vela, che assume la forma e i colori del sole, gira e curva per aumentare o diminuire la spinta; donando movimento a questa iconica barca sviluppata con la speranza di portare più luce e audacia per progettare un futuro più consapevole. Ecco di cosa si tratta più nel dettaglio…

Second Sun: di plastica, per l’ambiente


Tutto frutto di una fugace collaborazione tra Furf Design Studio e il, già citato, Cesar Pieri; una collab che ha dato vita forse al prodotto più essenziale e meno convenzionale di tutta la storia della nautica. Ecco Second Sun, o meglio Segundo Sol (detto alla portoghese); una barca a vela alquanto innovativa realizzata con materiali adeguati e rispettosi dell’ambiente. Un progetto consapevole che si distacca da tutto ciò cha abbiamo visto fino a questo momento, in tutti i sensi. Partiamo dalle forme, piccole e imponenti allo stesso tempo. Infatti lo scafo si presenta piccolino quasi non si vede, anzi non si vede proprio… La vela, invece, è tutto l’opposto; immensa, rotonda e sgargiante. Il suo obiettivo è quello di apparire, appunto, come un secondo sole; e le caratteristiche (per forma, dimensioni e colore) ci sono tutte.

Ora, invece, passiamo ai materiali; anche perché sono questi a rappresentare il valore più elevato e più caratteristico (e caratterizzante) di questa barchetta. Tutta la composizione dell’intera imbarcazione si rivela essere completamente sostenibile e rispettosa per l’ambiente, dando vita conseguentemente ad una navigazione pulita ed ecologica; adatta a salvaguardare l’ambiente e tutto l’ecosistema marittimo. Tutto ciò è stato fatto, oltre che per una questione evidentemente morale dei creatori, soprattutto per garantire una perfetta e giusta convivenza tra tre mondi (purtroppo) distanti, una sorta di sincero ménage à trois tra uomo-barca-natura.

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Lo scafo è realizzato in biopolimero a base di microalghe; ma la parte più interessante di questa parte del Second Sun non è solamente la sua composizione ma è soprattutto cosa questa ne comporta. Infatti, il materiale in questione rende lo scafo interamente invisibile, donando alla barca un aspetto mai visto prima; rendendola come una specie di quei pesciolini che ogni tanto si vedono nuotare negli acquari privati, pesci dei quali si può notare cristallinamente lische e tutto. Questa trasparenza, inoltre, rende questa barca a vela parte integrante del mare e della sua natura; permettendo un’esperienza unica e in stretto contatto tra chi vi è a bordo e il mare stesso. Per quanto riguarda la vela, invece, essa è realizzata con un tessuto particolare ricavato dal riciclo totale di materiali di diversa natura estratti proprio dalle acque del mare.

Immensa e allo stesso tempo minuscola

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Così si presenta appunto Second Sun, uno straordinario connubio tra forme, dimensioni e colori (e non colori). Il piccolo scafo completamente invisibile, minuscolo e slanciato; dall’aurea sportiva tanto da donare un’idea di repentina velocità. E poi c’è la grande vela, la quale è immensa, tonda, luccicante con la sua caratteristica e luminosa colorazione in “giallo sole”, per l’appunto. Una parte (lo scafo) è del tutto immobile e si lascia trasportare, tagliando con il suo musetto aerodinamico l’aria e l’acqua che le si mette di contro. L’altra parte, invece, è mobile; si gira, si piega, si gonfia si sgonfia, catturando ogni minimo soffio di vento e donando vita (o movimento) all’imbarcazione. Insomma, Second Sun nasce da (e vive di) questi continui confronti, degli infiniti “uno-due”; una sorta di “codice binario” che regola l’esistenza di una delle barche più accattivanti e singolari che siano mai state progettate.