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E’ il paese delle fragole: un borgo dei Castelli Romani ricco di arte, sapori e tradizioni

E’ il paese delle fragole: un borgo dei Castelli Romani ricco di arte, sapori e tradizioni
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Una delle più caratteristiche e piacevoli località dei Castelli Romani, al centro dei Colli Albani: un piccolo borgo ricco di storia, leggende e specialità uniche, a partire dalle fragole per cui è famoso in tutto il mondo…


Arroccato su uno sperone roccioso a picco sul lago omonimo, all’interno del Parco dei Castelli Romani: fa parte dell’area Lanuvina che comprende anche Lanuvio e Genzano di Roma, fino a Velletri. È un borgo caratteristico, piccolo ma denso di meraviglie, dall’antica storia romana a cui è legato per diverse leggende che vi raccontiamo, che hanno a che fare con lacrime, fragole e navi.

Uno dei Borghi più belli d’Italia immerso nei Castelli Romani

Tra i Borghi più belli d’Italia a partire dal 2023 e bandiera arancione del Touring Club italiano, è meta imperdibile per i tanti turisti che vengono dalle zone vicine o da ogni parte del mondo per esplorare i Castelli Romani, ricchi di laghi e parchi. È infatti un territorio unico, che fa da cornice a Roma, ricco di cultura, tradizioni, storia ma anche tante specialità enogastronomiche. Questo borgo è famoso innanzitutto per le fragoline di bosco, ma è anche ricco di tesori e bellezze medievali e romane, tra torri, piazze e romantici scorci sul lago.

Il lago, le fragole e le leggende

Il lago di Nemi è chiamato anche “Specchio di Diana”, la dea romana della caccia, e a questo luogo si legano numerose leggende. Ai tempi dell’antica Roma qui sorgeva un tempio dedicato alla dea, di cui oggi è possibile visitare i resti. Non solo, si narra che Caligola, imperatore dedito più al divertimento che alla guerra, fece costruire due enormi navi galleggianti sul lago, al solo scopo di servire come residenze di lusso e luoghi di svago, in onore della dea egizia Iside e della dea Diana. Andate a picco per cause sconosciute, ma con tutta probabilità quando alla morte di Caligola il Senato ordinò la distruzione di tutte le sue opere, esistevano davvero, tanto che furono ritrovate in epoca medievale dai pescatori della zona. Subito depredate dei loro tesori, vennero recuperate solo agli inizi del 1900, ma distrutte poco dopo, durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Si salvarono solo le ancore, le decorazioni di bronzo e i mosaici che erano stati portati in precedenza a Roma. Oggi al Museo Nazionale vengono conservati i reperti sopravvissuti e i modelli in scala delle navi.

Le dolci fragole e la loro storia

Fragole e fragoline di bosco sono protagoniste di una Sagra che ogni anno, la prima domenica di giugno, va in scena nel borgo, sono il simbolo di Nemi e della sua storia. I frutti coltivati lungo le rive del Lago vengono celebrati tra rievocazioni storiche e balli folcloristici. Anche alle fragole è legata una leggenda: sarebbero le lacrime versate da Venere per la morte di Adone, trasformatesi cadendo in cuori rossi. Protagoniste di dolci, liquori e marmellate, ma anche di prodotti insoliti come birre e salumi, vengono raccolte fino a ottobre. Tra meno di un mese vi aspetta Nemi con le sue “fragolare” in costume tipico, per una giornata di festa che termina con spettacolari fuochi d’artificio sul lago.

Il borgo tra vicoli e panorami sul lago

Tra le stradine acciottolate, le piccole piazze e i vicoli, il centro storico del paese regala un’atmosfera tranquilla, occasioni per rilassarsi e assaporare le specialità del luogo (non solo fragole infatti, ma anche vino e prodotti tipici dei Castelli, come salumi e porchetta), affacciati su magici paesaggi e con il Lago blu sullo sfondo.

In centro, tra gli edifici da vedere si segnala Palazzo Ruspoli, che risale al medioevo, la Chiesa di Santa Maria del Pozzo del ‘500, così come il Santuario del Santissimo Crocifisso, poco prima dell’ingresso nel paese. In coppia o no, è impossibile non restare incantati dall’affaccio dalla terrazza degli Innamorati, un balconcino da cui ammirare il lago e dal quale scendere lungo un percorso che attraversa fontane, alberi di leccio e aiuole ricche di fiori, per arrivare a un’altra terrazza altrettanto panoramica. Spicca poi il castello, con l’originaria torre cilindrica ancora in piedi, e il Museo storico-archeologico delle navi romane.  

Il tempio di Diana e i resti di ville romane

Oltre alle navi di Caligola, il passato romano di Nemi trova traccia anche nei resti del tempio di Diana Aricina, un enorme complesso religioso di cui oggi si possono ammirare le grandi nicchie decorative. Le rovine immerse nella vegetazione sono davvero suggestive, incluso il percorso che lì porta: il “Sentiero del Tempio” parte dal centro abitato e si estende per circa 2 km verso il lago, attraversando l’area archeologica. Intorno all’abitato, altri scavi hanno portato alla luce anche altri edifici di pregio come una villa con pareti decorate, terme e antiche strade, dell’epoca tardo-repubblicana, forse residenze di Cesare.

I tunnel sotterranei e l’emissario del lago

Il lago di Nemi, insieme a quello di Albano, ospita due delle opere idrauliche più importanti di tutto il Lazio. Tra queste, l’emissario del lago di Nemi, legato alla posizione strategica del tempio, quindi probabilmente parte di un’opera idraulica complessiva, che se non fosse stata realizzata sarebbe stata sommersa dalle acque. La realizzazione di un emissario, non presente in natura, aveva la funzione di smaltire le acque del lago in caso di forti piogge o servire da bacino di approvvigionamento per irrigare i campi attorno al lago. I tunnel sotterranei dell’emissario ancora oggi possono essere percorsi, con le dovute cautele e in tour organizzati.

Specialità enogastronomiche: non solo fragole

Imperdibili da assaggiare, quindi, le fragoline e i dolci che le contengono, nonché il vino. Essendo Nemi Città del Vino, oltre allal sagra delle Fragole a settembre si tiene Borgo DiVino in Tour, un evento itinerante dedicato ai migliori vini promosso dai “Borghi più belli d’Italia” alla scoperta del patrimonio enologico del Lazio e dei Castelli Romani.