Home » Viaggi » In Umbria c’è un Borgo dove il tempo si è fermato, nei suoi vicoli si respira arte, storia e tradizione

In Umbria c’è un Borgo dove il tempo si è fermato, nei suoi vicoli si respira arte, storia e tradizione

In Umbria c’è un Borgo dove il tempo si è fermato, nei suoi vicoli si respira arte, storia e tradizione
Lettura: 6 minuti

Amate i viaggi nel tempo? Amate i Borghi dalla storia ancora viva, tra edifici suggestivi, cinte murarie, vestigia romane e vie silenziose, case in pietra e antichi mestieri, circondati da una natura che regala serenità e bellezza? Non potete perdervi allora una visita a questo piccolo borgo, incastonato nel cuore dell’Umbria, dove ancora oggi si…


Amate i viaggi nel tempo? Amate i Borghi dalla storia ancora viva, tra edifici suggestivi, cinte murarie, vestigia romane e vie silenziose, case in pietra e antichi mestieri, circondati da una natura che regala serenità e bellezza? Non potete perdervi allora una visita a questo piccolo borgo, incastonato nel cuore dell’Umbria, dove ancora oggi si respira l’antica atmosfera medievale. Qui il tempo sembra essersi fermato a mille anni fa, ed ha un legame speciale con la storia e con la natura, dove i percorsi d’acqua limpida del Clitunno, del Timia e del Teverone si incontrano. Ecco le meraviglie di questo gioiello umbro!

Il nome, la storia, le bellezze e le tradizioni di questo piccolo borgo umbro

Il nome del borgo ha un’origine etrusca, a dimostrazione della presenza di questa antica e avanzatissima civiltà italica, prima degli Umbri e dei Romani. Mefana per gli etruschi, poi Mevania per i Romani (“colei che sta nel mezzo”) Bevagna è stata già nel terzo secolo avanti Cristo una delle città umbre alleate dei romani. Passata poi al controllo dei longobardi e del ducato di Spoleto, entrarà a far parte dello Stato della chiesa, ma in realtà continua a dipendere, come l’intero ducato, dai re franchi e poi dagli imperatori del Sacro Romano Impero. Libero comune e poi di nuovo sotto controllo della Chiesa, tra varie vicissitudini in alternanza con il potere imperiale, qui vi resterà fino alla costituzione del Regno d‘Italia. 

Le meraviglie del Borgo

L’intatta cinta muraria che circonda il borgo, ricca di torri e bastioni, è interrotta da porte medievali o da aperture più recenti che consentono l’ingresso al centro storico. La piazza di Bevagna è tra le aree urbane medievali più affascinanti d’Italia. L’intero impianto urbano del borgo ricalca in larga parte la pianta della città romana. L’intero borgo è disseminato da fregi e colonne romane, integrati nel tempo nelle abitazioni e negli edifici costruiti sui resti del I e II secolo d. C., secondo la curvatura del teatro che si appoggiava sul pendio dell’altura e si affacciava sulla via Flaminia. Su Piazza Silvestri, armonica e irregolare allo stesso tempo, si affacciano botteghe medievali che mantengono intatti gli antichi mestieri, come la cereria, il setificio e la cartiera. Su di essa si stagliano il duecentesco Palazzo dei Consoli e le due Chiese romaniche di San Michele e San Silvestro, oltre alla Chiesa di San Domenico. Spiccano al centro la fontana ottocentesca e una colonna romana.

Espressione dell’egemonia comunale è il Palazzo dei Consoli (1270) col suo elegante prospetto in travertino e arenaria, ritmato da un duplice ordine di bifore gotiche e con un’ampia loggia, che dal 1886 ospita il Teatro dei Torti, ottocentesco teatro gioiello con 140 posti decorato dai pittori Mariano Piervittori e Domenico Bruschi.

Al palazzo si contrappongono ben tre edifici simbolo del potere ecclesiastico: la Chiesa di San Michele, edificata alla fine del XII secolo, la chiesa, con architettura a tre navate e un bellissimo portale finemente lavorato, con affreschi seicenteschi e pregevoli opere al suo interno. Poi la Chiesa di San Silvestro (XII secolo), con facciata romanica, a tre navate, un vero gioiello architettonico costruito sul progetto di Maestro Binello nel 1195 e restaurata nel 1954. La facciata, incompiuta, è in pietra locale: blocchetti di travertino nella parte inferiore e pietra del Subasio in quella superiore. La Chiesa di S. Domenico e Giacomo, eretta nel 1291 e dedicata al frate beato Giacomo Bianconi, a un navata, conserva diversi affreschi del Trecento della scuola di Giotto, sculture in legno di fine Duecento, dipinti del XVI e XVII sec di Ascensidonio Spacca, artista bevenate, e altari settecenteschi.

Il Ponte sul fiume Clitunno

Uno degli ingressi al borgo di Bevagna è consentito attraverso il ponte sul fiume Clitunno, tra i più belli d’Italia, da cui si gode di un suggestivo scorcio sull’Accolta, l’antico lavatoio pubblico. Il fiume, dopo una piccola cascata, si getta nel Teverone e prosegue il suo corso nella Valle Umbra.

Le altre opere, il Museo e i percorsi archeologici

Tantissime le altre opere e gli edifici storici conservati in questo scrigno di tesori antichi. Al Museo di Bevagna sono conservati reperti di età arcaica, repubblicana e imperiale, tra resti archeologici, documenti antichi come pergamene imperiali e opere pittoriche dal Cinquecento al Settecento. Tra gli autori Dono Doni, Corrado Giaquinto da Molfetta, Joseph Esperlin, i bevanati Andrea Camassei e Ascensidonio Spacca. Con lo stesso biglietto si visitano anche il Teatro Comunale e l’edificio delle terme romane. Dal Museo Civico di Palazzo Lepri, partono visite guidate lungo il percorso archeologico per scoprire Mevania, fiorente centro commerciale prima etrusco e poi romano attraversato dalla via Flaminia, nonché sede di un importante porto fluviale. La visita guidata porterà alla scoperta dei tanti e inaspettati resti archeologici che si possono ammirare all’interno di alcune strutture come le terme e l’edificio portuale.

Visite guidate e ricostruzioni storiche con il Mercato delle Gaite

Per riportare il visitatore alla scoperta dell’antica Bevagna, è nato il Circuito dei Mestieri Medievali: con il Mercato delle Gaite (19-30 giugno), una delle manifestazioni storiche di maggior richiamo dell’Umbria, si ricostruisce la vita della comunità bevanate del due-trecento. Al centro della manifestazione, che si svolge nel mese di giugno, la ricostruzione di quattro mestieri medievali, allestiti in spazi e contesti molto suggestivi: la Cartiera, il Setificio, la Cereria e il Dipintore. Oltre alla visita alle botteghe, l’Associazione Mercato delle Gaite offre la possibilità di partecipare a uno o più laboratori, dove si può sperimentare dal vivo il lavoro e produrre piccoli manufatti medievali.

Attività, trekking e cultura nel borgo e nei dintorni

Equitazione, pesca, canoa, tiro con l’arco, passeggiate, trekking, cicloturismo, piscina: sono tantissime le opportunità di attività all’aperto per tutte le passioni, i gusti e i livelli, data la bellissima natura circostante tra paesaggi collinari e monti dell’appennino centrale. Numerosi anche gli appuntamenti culturali, tra musica e teatro, che animano Bevagna e la ricca offeerta turistica che, dal mercato delle Gaite alle altre manifestazioni, attraggono sempre più turisti da ogni parte d’Italia.