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Schiaparelli A/I 2025‑26: la Haute Couture ripensa il tempo, tra forme fluide e surrealismo contemporaneo

Schiaparelli A/I 2025‑26: la Haute Couture ripensa il tempo, tra forme fluide e surrealismo contemporaneo
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Schiaparelli incanta Parigi con la sua collezione Haute Couture Autunno-Inverno 2025/2026, un bellissimo equilibrio tra presente e passato. Ecco tutti i dettagli…


Se la Paris Fashion Week è uno degli eventi più attesi dalle esperte del settore, le sfilate Haute Couture di Schiaparelli non sono da meno! Sempre molto attuali e celebri per il loro spirito originale, le sfilate d’alta moda presentate da Schiaparelli- una delle Maison più famose del panorama contemporaneo- hanno un incredibile gusto per tutto ciò che è ricercato, affermato e sublime. Non sono solo avanguardia allo stato puro ma un bellissimo dialogo tra arte e moda, tra corpo e simbolo. A testimoniare quanto appena detto, la collezione Haute Couture Autunno-Inverno 2025/2026, un’incantevole celebrazione della femminilità, fatta di forme fluide, eleganza e ricercatezza.

Tutto sulla sfilata Schiaparelli Haute Couture Autunno/Inverno 2025-2026

Schiaparelli, portando in scena questa nuova collezione, ha incantato Parigi: non un dettaglio fuori posto o un elemento lasciato a caso… tutto curato alla perfezione, affinché il risultato fosse un viaggio tra presente e passato. Il risultato? Un sogno ad occhi aperti! Codici risalenti all’abbigliamento anni ’40, abiti accorciati, tagli dritti e giacche voluminose sono solo alcuni degli elementi che abbiamo ammirato sfilare in passerella e che, visti indosso alle modelle, sembravano opere d’arte in movimento, sospese tra la memoria storica e una visione moderna della couture. Un perfetto equilibrio tra presente e passato, dove ogni capo racconta una storia e ogni passo in passerella è espressione di pura poesia sartoriale.

Ecco a cosa si è ispirato Daniel Roseberry per la creazione di questa nuova collezione…

Per la realizzazione di Back to the Future, la collezione Haute Couture Autunno-Inverno 2025/2026, il direttore creativo della Maison, Daniel Roseberry, è partito da un’idea di fondo: rileggere il passato con i codici della sartoria contemporanea. Per farlo, ha ripercorso il momento in cui Elsa Schiaparelli, nel giugno del lontano 1940, ha lasciato la sua amata Parigi per raggiungere la caotica New York con l’intento di sfuggire ai pericoli dell’invasione nazista della Francia. Questo momento ha segnato la fine di un’epoca molto significativa nel mondo della moda (oltre che la fine di un decennio) poiché Elsa Schiaparelli, insieme a Coco Chanel, è stato (ed è tuttora) un incredibile punto di riferimento per il settore del fashion. La stilista, venuta a mancare nel 1973, non solo si interrogava su cosa la moda potesse realmente diventare ma concentrava gran parte delle sue idee sul rapporto tra moda e arte: un abito poteva trasformarsi in un’opera d’arte? Daniel Roseberry ha rimescolato le carte ed è partito proprio da questa domanda per la creazione della collezione Haute Couture A/I 2025-2026, ponendo il focus dell’attenzione anche su un altro aspetto: la tensione di un’epoca segnata dai profondi cambiamenti della guerra.

Il meglio della collezione Schiaparelli Haute Couture Autunno-Inverno 2025/2026

Quella portata in scena durante la prima giornata di Paris Fashion Week è una collezione che segna un ritorno al passato con uno sguardo al futuro! A sfilare in passerella, colori innovativi seppur basic, come il nero, il bianco e qualche tocco di rosso, accompagnati da silhouette rivisitate: niente corsetti in stile Schiaparelli, solo modelli dalla linea pulita che mettono in risalto la vita e i fianchi, evidenziando la naturalezza e l’eleganza del corpo femminile. Reinterpretati anche i codici della Maison, come il celebre buco della serratura nei vestiti, rielaborato in ceramica e fatto a mano, o i completi da sera composti da gonne al ginocchio e giacche ricamate con fili d’argento e neri iridescenti. Molto interessante la nuova versione dell’iconica giacca Elsa, un capo dalle spalle ben definite che riprende i lavori d’archivio, sia per quanto riguarda il taglio che il tessuto in lana compatta. A completare il tutto, abiti da sera tagliati in sbieco e il mantello “Apollo” di Elsa, tempestato di bijoux di diamanti. Insomma, Daniel Roseberry ha ribaltato gli archivi per aggiungere un tocco futuristico alla visione contemporanea.

Back to the Future presenta un bellissimo equilibrio tra presente e passato

Back to the Future è un incantevole compresso tra i codici del passato– che affondano le radici in anni di storia- e le reinterpretazioni del presente. Niente tendenze da seguire, nessuna contaminazione esterna o parere discostante: solo tanta consapevolezza e voglia di guardare al passato non con l’intento di imitare ma con la voglia di preservare la dimensione intima, artigianale e quasi sacra dell’alta moda. Roseberry ha dichiarato: “Non desidero integrare l’intelligenza artificiale nel mio processo creativo, così come non desidero utilizzare materiali sintetici. Il mio obiettivo è che i miei abiti offrano un’esperienza senza tempo, che chi assiste alla sfilata non sappia più se sta viaggiando nel passato o nel futuro. L’essenziale è offrire loro un momento di sospensione, un respiro lontano dalla frenesia del presente.” e sapete cosa? Ci è riuscito alla grande!