Se avete voglia di vivere un weekend tra storia, mistero, simbolismo e scoperte che non pensate nemmeno di poter fare, ecco che la meta ideale per soddisfare tutte queste cose è un borgo piemontese assolutamente unico e che racchiude in sé tantissime meraviglie e aspetti nascosti che non vedono l’ora di svelarsi. Un borgo piemontese tra i più misteriosi d’Italia, un luogo piccolo ma carichissimo di bellezze e di angoli che lasciano senza fiato chiunque li osservi.
Un borgo che è un vero susseguirsi di architetture che racchiudono in sé simbologie massoniche ed esoteriche, atmosfere che vi sapranno conquistare a ogni passo e che conta solo un centinaio di abitanti ma che custodisce tantissimi misteri. Un luogo che vi garantirà di vivere un break estivo che vi permetta di staccare completamente la spina dalla realtà, trasportandovi verso luoghi fantastici, riti e leggende davvero imperdibili.
Un borgo misterioso nel cuore del Piemonte
Una meta da segnare nel vostro itinerario di viaggio e che vi garantirà di vivere un’esperienza assolutamente unica sotto ogni punto di vista, sia che la vigliate vivere in queste settimane estive sia che preferiate aspettare l’autunno. Un luogo che è pieno di simbologie massoniche ed esoteriche, tanto da essere associato al villaggio francese di Rennes-Le-Chateau. Un luogo diventato famoso nel mondo per la presunta presenza di un “tesoro” nascosto nei dintorni del borgo e per le tante leggende che aleggiano in loco e che hanno dato ispirazione all’autore de “Il Codice Da Vinci”, Dan Brown.
Un piccolo borgo piemontese sito nella Valle Cervo e in provincia di Biella, che conquista al primo sguardo e che vanta architetture davvero insolite che meritano di essere scoperte non appena ne avrete occasione. Come? organizzando subito un viaggio verso Il borgo di Rosazza, un luogo unico come la regione che lo ospita.
Cosa vedere a Rosazza
Un borgo piemontese le cui atmosfere sono opera della mente di un politico e filantropo biellese del 1800, Federico Rosazza. Ma che ancora oggi perdurano e incantano ogni visitatore che decide di recarsi in questo luogo sospeso tra realtà e simbologia.
Fu lo stesso Federico Rosazza, infatti, a realizzare un progetto urbano allo scopo di riqualificare la propria terra d’origine, la Valle Cervo, commissionando la realizzazione di diverse strutture nel borgo. Delle architetture e decorazioni che rimandassero alla simbologia massonica ed esoterica, richiamando alla sua passione per tali argomenti. E andando a creare una struttura urbana ispirata proprio all’esoterismo, riempiendo il borgo di Rosazza di simboli che, insieme al castello e al palazzo comunale, donano un fascino unico a questo luogo e delle atmosfere assolutamente magiche.
I simboli del borgo
Si tratta di due architetture che sono parte integrante del borgo a due location d’obbligo durante la vostra visita a Rosazza. Magari proprio partendo dal castello, un tempo residenza estiva di Federico Rosazza, e che venne progettato ispirandosi ai temi esoterici e alla Loggia da Giuseppe Maffei. Un luogo davvero unico e che richiama agli antichi templi, circondato da un grande giardino e che vanta un ingresso che riproduce l’arco di Volterra, un’opera etrusca del IV secolo a.C.
Un borgo che ha davvero tanti da farvi vedere e conoscere, come la bellissima torre dell’orologio, uno dei simboli di Rosazza e realizzata in stile ghibellino. Ma anche la sua chiesa-tempio sita al centro del borgo. Una meta che vale la pena di scoprire e di visitare in prima persona, entrando nel cuore delle sue atmosfere e lasciandovi stupire a ogni passo che farete, tra simboli e misteri da svelare e tutto il fascino di questo borgo piemontese che è pura magia.
Oltre al fatto che visitare Rosazza significa fare un viaggio in Piemonte, nelle sue terre uniche e tra i suoi sapori caratteristici. Un viaggio nella tradizione gastronomica di questa regione incantevole e che vale sempre la pena scoprire e visitare in ogni momento dell’anno.