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Il Borgo spagnolo dei 12 mulini che in Autunno si veste di viola. Un vero spettacolo!

Il Borgo spagnolo dei 12 mulini che in Autunno si veste di viola. Un vero spettacolo!
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In autunno, questo splendido borgo nel cuore della Castiglia-La Mancia, si tinge di viola grazie ai suoi campi di zafferano e ai suoi celebri mulini a vento, regalandoci un paesaggio degno di nota!


Ci sono luoghi che, più di altri, in autunno si trasformano. Si accendono di colori nuovi, si lasciano avvolgere da un’atmosfera lenta e sognante, e sembrano quasi voler raccontare — attraverso sfumature e profumi — la magia della stagione più poetica dell’anno. Consuegra, piccolo borgo nel cuore della Castiglia-La Mancia, è uno di quei posti che sembrano usciti da un dipinto antico. Qui, tra colline sinuose e dodici mulini a vento che si stagliano fieri all’orizzonte, il paesaggio si tinge di un viola sorprendente: quello dei campi di zafferano in fiore.

In queste settimane d’autunno, quando le temperature si fanno più miti e la luce più dorata, la campagna intorno al borgo si trasforma in un mare di petali profumati, offrendo uno spettacolo naturale che toglie il fiato. Il viola, colore della spiritualità e della nobiltà, qui si mescola ai toni caldi della terra e al bianco dei mulini, creando una palette cromatica degna di un romanzo di Cervantes. È un luogo che incanta e che invita a rallentare, a fermarsi per guardare, respirare e lasciarsi semplicemente stupire.

Una località spagnola tra colori magici e mulini a vento

Non è un caso che Consuegra sia una delle tappe più amate della celebre Ruta de Don Quijote, l’itinerario letterario che attraversa la Castiglia-La Mancia e ripercorre i luoghi che ispirarono Miguel de Cervantes. È proprio qui che si respira l’essenza più autentica della Spagna descritta nel romanzo: quella dei grandi spazi, del vento che muove le pale dei mulini e della fantasia che trasforma la realtà in leggenda.

I dodici mulini a vento di Consuegra, allineati sul crinale del colle Calderico, dominano la pianura come antichi guardiani. Ognuno ha un nome — tra cui “Sancho”, “Bolero” e “Cardeño” — e racconta una storia. Questi mulini, costruiti tra il XVI e il XIX secolo, sono tra i più antichi e meglio conservati della regione, e ancora oggi regalano l’immagine iconica della Spagna più romantica. Salire fino a loro, magari al tramonto, significa immergersi in un paesaggio sospeso tra realtà e mito, dove il tempo sembra essersi fermato. E poi c’è la luce: quella calda e dorata che accarezza le colline e fa risplendere il viola dei campi di zafferano, rendendo tutto ancora più suggestivo. È in questo periodo dell’anno, tra ottobre e novembre, che Consuegra dà il meglio di sé. Passeggiando tra le sue vie silenziose e guardando i mulini stagliarsi contro il cielo autunnale, è impossibile non sentirsi parte di una scena poetica, un po’ malinconica ma piena di bellezza.

La bellezza di Consuegra: il borgo dello zafferano e dei 12 mulini

Consuegra non è solo un borgo pittoresco: è una sinfonia di profumi, colori e tradizioni. Durante l’autunno, i suoi campi si accendono di zafferano, l’“oro rosso” della Spagna. Coltivato da secoli, è il simbolo di questa terra e il protagonista assoluto del paesaggio. Da ottobre a novembre, quando i fiori di Crocus sativus sbocciano, il territorio si trasforma in un mosaico di sfumature violacee che rendono ogni scorcio degno di una fotografia.

La raccolta dello zafferano è un rito antico, tramandato di generazione in generazione: all’alba, uomini e donne si chinano sui campi per cogliere i delicati fiori, che vengono poi essiccati e lavorati a mano. È un momento che unisce la comunità e che culmina nel Festival Nacional de Folclore “Rosa del Azafrán”, la festa più sentita del borgo. L’evento, che si tiene ogni anno nell’ultimo fine settimana di ottobre (nel 2025 dal 24 al 26 ottobre), celebra la tradizione, la musica e la cucina locale, trasformando Consuegra in un tripudio di danze popolari, profumi e allegria.

Oltre ai mulini e ai campi di zafferano, Consuegra regala ai visitatori una bellezza autentica fatta di pietra e silenzio. Le sue vie acciottolate, le case bianche e le piazze soleggiate custodiscono un’anima calda e accogliente. È facile lasciarsi conquistare dal ritmo lento della vita locale, da un caffè in Plaza de España, dal profumo del pane appena sfornato o da una chiacchiera con gli abitanti, sempre pronti a raccontare storie di famiglia e di tradizioni antiche.

Cosa vedere a Consuegra

Oltre ai mulini e ai campi di zafferano, Consuegra è un piccolo scrigno di storia. Il monumento più iconico dopo i mulini è senza dubbio il Castillo de la Muela, un’imponente fortezza medievale che domina la collina. Costruito nel X secolo, ha visto passare secoli di guerre, dominazioni e leggende, e oggi è perfettamente restaurato. Dalle sue torri si gode una vista mozzafiato sulla pianura manchega e sui mulini, in un panorama che sembra uscito da una tela d’autore.

Scendendo nel borgo, il cuore pulsante è la Plaza de España, incorniciata da edifici storici e da portici che invitano a una sosta lenta. Qui si affacciano il Municipio rinascimentale, che ospita il Museo Archeologico, e la Chiesa di San Giovanni Battista, il principale luogo di culto della città. Il museo conserva reperti che raccontano la storia antichissima del territorio, dalle origini romane fino al medioevo, offrendo un viaggio nel tempo tra cultura e memoria. Ma la vera magia di Consuegra è nel suo equilibrio tra bellezza e semplicità. È un luogo che non ha bisogno di artifici per emozionare: basta alzare lo sguardo verso i mulini, o camminare tra i campi di zafferano al tramonto, per capire che ci si trova in uno di quei posti rari dove la natura, la storia e la poesia convivono in perfetta armonia.