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Qui i Borghi più affascinanti dell’Appenino Umbro-Marchigiano da scoprire in Autunno

Qui i Borghi più affascinanti dell’Appenino Umbro-Marchigiano da scoprire in Autunno
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L’Appennino Umbro-Marchigiano si svela in tutto il suo splendore con questi quattro borghi da scoprire, vivere e amare subito…


Ci sono luoghi che sembrano custodire l’anima più autentica dell’Italia, dove la vita scorre lenta, i profumi sanno di boschi e tradizioni, e ogni pietra racconta un pezzo di storia. L’Appennino Umbro-Marchigiano è uno di questi: un territorio di confine e armonia, dove natura e cultura si intrecciano creando panorami mozzafiato e borghi di una bellezza senza tempo. Con l’arrivo dell’autunno, questi luoghi si vestono di colori caldi e avvolgenti, trasformandosi in destinazioni perfette per chi desidera scoprire un’Italia più intima, sincera e genuina. Dai paesaggi che si accendono di rosso e oro ai profumi che si diffondono dalle cucine dei borghi, ogni dettaglio regala emozioni. Ecco quindi quattro borghi dell’Appennino Umbro-Marchigiano che vale assolutamente la pena visitare in questa stagione magica…

Gubbio: la città di pietra

Partiamo da Gubbio, senza dubbio uno dei borghi più famosi dell’Umbria e una vera gemma di storia e architettura. Il suo centro storico, perfettamente conservato, è un susseguirsi di vicoli lastricati, archi in pietra e scorci che lasciano senza fiato. Passeggiando tra le sue vie, si percepisce subito la forza del suo passato medievale, che ancora oggi vive nei palazzi nobiliari, nelle torri e nelle piazze. Tra le tappe imperdibili ci sono il Palazzo dei Consoli, che domina la città con la sua maestosità, e il Palazzo Ducale, elegante e armonioso, testimonianza del periodo rinascimentale. Non meno affascinante la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo, custode della celebre Madonna del Belvedere di Ottaviano Nelli, un capolavoro di rara delicatezza. Ma Gubbio non è solo arte e storia: è anche un luogo da vivere, magari sorseggiando un caffè nella piazza principale, cuore pulsante della città, o ammirando il panorama che si apre sulla valle sottostante. In autunno, tra la nebbia e foglie colorate, il borgo assume un fascino ancora più suggestivo, perfetto per una fuga romantica o un weekend di relax.

Cagli: tra monti, storia e natura incontaminata

Proseguendo verso le Marche, ci imbattiamo nello spendido Cagli, un borgo adagiato su un altopiano circondato da montagne e attraversato dai fiumi Bosso e Burano. È un luogo che racchiude il meglio di questa regione: natura selvaggia, arte e un’accoglienza autentica che conquista chiunque vi arrivi. Come Gubbio, anche Cagli conserva intatti tesori architettonici di grande valore, come la Chiesa di San Francesco e la Chiesa di San Domenico, entrambe ornate da preziosi affreschi medievali. Passeggiando per le sue vie strette e silenziose, si respira un’atmosfera d’altri tempi, fatta di pietra, tradizione e tranquillità. Imperdibile una visita al Ponte Mallio, antichissimo sito romano, simbolo della continuità storica di Cagli. Ma il borgo regala anche esperienze immersive nella natura: la Gola del Burano è un luogo spettacolare, con cascate, piscine naturali e scorci che sembrano usciti da un affresco. Qui, il verde dei boschi e l’azzurro dell’acqua si fondono in un equilibrio perfetto! E se cercate silenzio e pace, non perdete il Fosso Pian dell’Acqua, uno spledido torrente…un piccolo paradiso incastonato tra faggi e rocce.

Sassoferrato: tra arte e panorami mozzafiato

Sul versante orientale dell’Appennino sorge invece Sassoferrato, un borgo ricco di fascino, che si distingue per la sua doppia anima: il rione Borgo, più moderno e vivace, e il rione Castello, più antico e raccolto. È proprio qui che si trova il cuore autentico del paese, con i suoi vicoli acciottolati, le piazzette e i palazzi storici. La storia di Sassoferrato è antichissima e si può toccare con mano visitando l’area archeologica di Sentinum, un sito che racconta la civiltà romana e la famosa battaglia del 295 a.C. che cambiò la storia d’Italia. Da non perdere anche il Museo Civico Archeologico, ricco di mosaici, reperti e testimonianze del passato. Il Palazzo dei Priori custodisce invece la preziosa Icona di San Demetrio, un mosaico bizantino di rara bellezza, mentre nella Civica Raccolta d’Arte è possibile ammirare opere che vanno dal Quattrocento al Settecento, firmate da maestri italiani e fiamminghi. Ma Sassoferrato è anche un luogo da vivere: tra i suoi musei, le passeggiate panoramiche e la cordialità dei suoi abitanti, questo borgo rappresenta una tappa imperdibile per chi ama l’arte e la quiete della montagna.

Matelica: tra storia, sapori e autenticità

Concludiamo il nostro viaggio con Matelica, una perla delle Marche che affascina per la sua storia e il suo legame profondo con la tradizione. Il suo centro storico è un piccolo scrigno di architetture armoniose, chiese e palazzi che testimoniano un passato fiorente. Tra le tappe da non perdere ci sono il Palazzo Ottoni, esempio splendido di Rinascimento marchigiano, e il Museo Piersanti, che custodisce una raffinata collezione di opere d’arte e arredi antichi. Ma Matelica conquista anche il palato: qui il gusto incontra la genuinità, con prodotti locali che raccontano la terra e le sue stagioni. Il protagonista assoluto è il ciauscolo, il tipico salame spalmabile marchigiano, ma meritano un assaggio anche pecorini, ricotte e salumi di ogni tipo, accompagnati magari da un calice di Verdicchio di Matelica DOC, il vino bianco che nasce proprio da queste colline. Tra una visita culturale e una sosta gastronomica, Matelica regala emozioni sincere, perfette per chi ama i luoghi autentici e lontani dal turismo di massa.