Il 2025 sta volgendo al termine, le feste natalizie stanno terminando una dopo l’altra e la quotidianità è pronta a riprendersi la scena. Dopo giorni scanditi da pranzi conviviali, serate sul divano e ritmi volutamente rallentati, è naturale sentire il richiamo della normalità, tra lavoro, impegni e agende che tornano a riempirsi. Ma prima di rientrare definitivamente nei ranghi, il calendario regala un’ultima, preziosa occasione di evasione: il weekend dell’Epifania. Quest’anno il 6 gennaio cade di martedì, trasformandosi in un invito irresistibile a concedersi una piccola fuga fuori porta per un fine settimana lungo. Perché non approfittarne per scoprire uno dei tanti borghi italiani, sospesi tra bellezza, tradizioni e atmosfere senza tempo? Che si tratti di una meta rilassante, perfetta per rigenerare mente e corpo, o di un luogo ricco di storia e curiosità da esplorare passo dopo passo, l’Epifania è il momento ideale per viaggiare con calma e curiosità. Un ultimo assaggio di vacanza, prima di voltare pagina e iniziare davvero il nuovo anno…
Triora, il borgo magico in cui trascorrere la Befana 2026
Tra le mete da inserire senza esitazione nell’itinerario dell’Epifania c’è Triora, piccolo borgo ligure incastonato tra le Alpi Marittime. Con i suoi circa 400 abitanti, è una vera perla dal fascino misterioso, conosciuta non solo per l’eccellente pane di grano saraceno, ma soprattutto per la sua storia legata alle streghe. Proprio qui, nella seconda metà del XVI secolo, si svolse il più grande processo alle streghe d’Italia, un evento che ha segnato profondamente l’identità del borgo. Ancora oggi, passeggiando tra i vicoli in pietra, si percepisce un’atmosfera enigmatica: gatti neri scolpiti, scope appese, teste di pietra e carrugi nascosti accompagnano il visitatore in un percorso carico di suggestioni. Triora è uno di quei luoghi che affascinano e inquietano allo stesso tempo, rendendo la Befana un viaggio tra mistero, storia e leggende.
San Lupo, un viaggio nel tempo tra leggende e tradizioni
Proseguendo verso il Sud, in provincia di Benevento, si incontra San Lupo, borgo di poco meno di mille abitanti che conserva un patrimonio immateriale ricchissimo. Considerato terra di streghe e Janare, San Lupo è avvolto da leggende antiche, tra cui la più celebre narra di una giovane donna nata dall’unione tra un diavolo e una strega, accusata di stregoneria e affogata nel fiume dagli abitanti. Un racconto che ancora oggi alimenta il fascino del borgo, rendendo ogni angolo del centro storico carico di memoria e mistero. Passeggiare tra le sue strade significa compiere un vero salto nel passato, tra tradizioni popolari e atmosfere arcaiche. La visita può poi proseguire a Benevento, città vivace e ricca di botteghe, ristoranti e specialità locali, come il celebre liquore Strega, a cui è dedicato anche un museo: una tappa curiosa e fuori dal comune, perfetta per completare l’esperienza dell’Epifania.
Santa Fiora, la poesia dell’Epifania sul Monte Amiata
Inserito tra i Borghi più belli d’Italia, Santa Fiora è una delle mete più affascinanti da visitare proprio in occasione della Befana 2026. Situato sul versante meridionale del Monte Amiata, in Toscana, questo borgo incanta per il suo equilibrio perfetto tra storia, romanticismo e natura. Circondato da maestosi castagni, questo splendido borghetto si distingue per le sue architetture medievali, le piazze raccolte e gli angoli nascosti che si rivelano lentamente, passo dopo passo. È un luogo che invita alla lentezza, ideale per chi desidera allontanarsi dal caos e immergersi in atmosfere silenziose e ricche di tradizione. Durante l’Epifania, il borgo si veste di un fascino ancora più intenso, tra tradizioni locali, passeggiate rilassanti e scorci che sembrano usciti da un dipinto. Una sosta qui non è solo consigliata, ma necessaria per chi cerca bellezza e quiete.
Montescaglioso, tra riti antichi e suggestioni lucane
A chiudere questo viaggio ideale tra i borghi da visitare all’Epifania c’è Montescaglioso, in Basilicata, destinazione perfetta per un weekend all’insegna delle tradizioni. Questo borgo accogliente permette di vivere giorni di pace, lontano dalla frenesia cittadina, senza rinunciare a un ricco patrimonio storico e culturale. Tra le sue attrazioni spiccano l’Abbazia di San Michele Arcangelo, la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo e Porta Sant’Angelo, simboli di una storia ancora profondamente viva. Il momento più atteso è il 6 gennaio, quando va in scena il suggestivo rito di “Cuci Bocca”: personaggi enigmatici, con mantelli neri, barbe di canapa e maschere realizzate con bucce d’arancia, percorrono le strade del borgo con lanterne in mano. Secondo la tradizione, sottraggono simbolicamente cibo dalle case per offrirlo ai contadini, trasformando l’Epifania in un racconto collettivo di folklore, memoria e identità.