5 angoli segreti di Milano da scoprire

11/12/2014

Alla scoperta degli angoli segreti di Milano, cinque luoghi da visitare per vedere volti diversi della città della moda e del design

5 angoli segreti di Milano da scoprire

milano

Milano non è solo la città della moda e del design: tra vie e quartieri, è possibile scoprire angoli segreti di cui anche molti milanesi non sono a conoscenza. La città del Duomo e del Quadrilatero della moda è molto di più: ricca di storia, di arte, di cultura e di bellezze, è una di quelle perle di cui è costellata l’Italia e che molto spesso dimetinchiamo di avere a portata di mano. Per scoprire le bellezze nascoste è nata anche un’associazione, Città Nascosta Milano, che organizza visite guidate lungo itinerari sconosciuti. Se però avete voglia di vedere e scoprire qualcosa di più, ecco un elenco dei cinque angoli segreti più chic di Milano.

La contrada dei nobili

palazzo orsini milano

Una passeggiata lungo via Borgonuovo, tra Montenapoleone e Brera, l’asse stradale congiunge il centro di Milano alla chiesa di San Marco dove fino agli anni Venti scorreva il Naviglio. Quello che nel Quattrocento era una strada di campagna, nel corso dei secoli è stato inglobato dal tessutto cittadino, ospitando palazzi signorili conservati ancora oggi. Un tempo la via era nota come la contrada dei nobili o degli “sciuri“, dei signori, proprio per ospitare la nobiltà e l’alta borghesia milanese. Ancora oggi, la via è perfettamente conservata, senza negozi o locali che interrompono la vista dei palazzi antichi. Segnaliamo almeno il Palazzo Orsini, al civico 11 di via Borgonuovo, nato dall’unione di diversi edifici cinquecenteschi che oggi è sede di rappresentanza della maison Armani.

La Milano dei grattacieli

torre garibaldi

Più che un angolo segreto, il percorso alla scoperta dei grattacieli di Milano è un’esortazione a guardare oltre il proprio naso, alzando gli occhi al cielo. La città meneghina è al centro di un grande mutamento che ha modificato lo skyline, portando una ventata di modernità. Il tutto però con uno stile tipicamente italiano che ha portato a una pioggia di premi anche a livello internazionale, ultimo in ordine di tempo il Bosco Verticale, nominato il grattacielo più bello del mondo. Dalle Torri di piazza Garibaldi, al Palazzo Lombardia, passando per la Torre Diamante e diamantini e la Torre Garibaldi, nota come palazzo Unicredit, in piazza Gae Aulenti, gli alti edifici sono il biglietto da visita della città per il futuro.

I Navigli segreti

chiesa san cristoforo Naviglio

Un viaggio indietro nel tempo seguendo un percorso alternativo che passa da uno dei luoghi più frequentati della città, i Navigli. Percorrendo le vie più lontane dal caos dei locali, è possibile incontrare alcuni monumenti ancora vivi della Milano di un tempo come il Circolo dei Canottieri, lungo l’Alzaia Naviglio Grande, nato a fine Ottocento e che da allora riunisce atleti e non. In via Tobagi c’è poi la più antica fornace ancora in funzione, la Fornace Curti, fondata nel 1450; da non perdere una delle tante perle disseminate lungo le trafficate vie milanesi, la chiesa di San Cristoforo sul Naviglio, splendido esempio di romanico e gotico, eretta dopo la fine dell’epidemia di peste del 1399.

La Milano della Belle Epoque

casa Tensi

Un percorso alla scoperta della Milano della Bella Epoque, dietro al centro cittadino e a due passi dai giardini Indro Montanelli (che da soli varrebbero un giro). Lungo le vie che tagliano Corso Venezia è possibile ammirare palazzi unici e splendidi che raccontano gli anni dello stile Liberty in versione milanese. Da vedere Palazzo Castiglioni, firmato dall’architetto Giuseppe Sommaruga, che è noto anche come la “Ca di ciapp” per le due figure femminili che decoravano il portale d’ingresso e che, per le polemiche nate, furono spostate sulla villa Luigi Faccanoni, sempre a Milano. Lungo il percorso si incontrano Casa Tensi, ispirato ai palazzi francesi dell’epoca, e lo Sheraton Diana Majestic, in viale Piave, che nel 1842 era noto come Bagno Diana, la prima piscina all’aperto per i milanesi poi trasformato a inizio Novecento nel primo hotel di lusso della città.

La via più stretta e oscura di Milano

Via Bagnera

Chiudiamo con quella che è la via più stretta ma anche la più oscura di Milano: via Bagnera. Siamo a ridosso della centralissima via Torino, una delle strade dello shopping che parte dal cuore della città: la stradina è molto piccola, ci passa a mala pena un’utilitaria e oggi è resa quasi più allegra da murales e disegni colorati, ma il suo passato parla di omicidi efferati. Qui infatti vennero commessi quattro delitti a opera di Antonio Boggia, agli inizi dell’Ottocento: condannato a morte nel 1861 fu molto probabilmente il primo serial killer moderno e l’ultimo condannato alla pena capitale della città. Si dice che il suo fantasma si aggiri ancora nella via: se amate il mistero, è un angolo segreto da scoprire.