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A conchiglia, a scacchiera, a triangolo: le piazze più strane (e belle) d’Italia sono queste

A conchiglia, a scacchiera, a triangolo: le piazze più strane (e belle) d’Italia sono queste
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L’Italia è un territorio ricchissimo di arte e storia, disseminata di città d’arte e borghi meravigliosi che dal progetto urbanistico delle città intere, che spesso rivelano forme straordinarie a livello di impianto complessivo (si pensi a Palmanova e Cittadella, a forma di stella, e Locorotondo, a forma di cerchio) come nella geometria delle piazze principali.…


L’Italia è un territorio ricchissimo di arte e storia, disseminata di città d’arte e borghi meravigliosi che dal progetto urbanistico delle città intere, che spesso rivelano forme straordinarie a livello di impianto complessivo (si pensi a Palmanova e Cittadella, a forma di stella, e Locorotondo, a forma di cerchio) come nella geometria delle piazze principali. Oggi facciamo un giro tra le piazze italiane con le forme più particolari e strane, dal grande impatto visivo, studiate al millimetro per restituire la grandiosità dell’impianto complessivo e regalare un colpo d’occhio unico su maestosi edifici che vi si affacciano.

Le forme geometriche uniche delle piazze italiane

In genere, infatti, la piazza è il cuore pulsante di una città, l’area su cui si concentrano i principali edifici religiosi e civili, come Chiese e Municipi, e dove da sempre avviene l’incontro dei cittadini, dove una volta avvenivano i più importanti scambi commerciali o dove si prendevano decisioni comuni sulla politica e la gestione della città. Con la storia millenaria dei centri italiani, tutto il mondo invidia le nostre piazze, medievali o rinascimentali, grandiose, come quella di San Marco a Venezia, Piazza del Popolo a Roma o Piazza Maggiore a Bologna, ma anche città e borghi meno noti rivelano nelle piazze grandi tesori architettonici e urbanistici meritevoli di attenzione. Cerchi, scacchiere, triangoli ma anche corridoi e conchiglie: ecco le piazze d’Italia dalle forme uniche che meritano un’attenzione in più quando si visitano!

Piazze triangolari, il borgo di Offida (Ascoli Piceno)

Offida è un antico borgo delle Marche racchiuso tra le mura del castello del XV secolo, su uno sperone roccioso tra le valli del Tesino e del Tronto. Cuore del borgo è Piazza del Popolo, dall’insolita forma triangolare (che condivide con l’impianto di Piazza del Popolo a Roma), sulla quale si affacciano edifici diversi per stile e materiale. Su di essa si affacciano il Palazzo Comunale, con un’ elegante loggetta di tredici colonne in travertino, il Teatro del Serpente Aureo, costruito nell’800, ricco di stucchi e intagli dorati, e la settecentesca Chiesa della Collegiata, che presenta una facciata dallo stile composito.

Una piazza triangolare a Spoleto, nel Cuore dell’Umbria

Andiamo in Umbria per scoprire una delle piazze più belle d’Italia, Piazza del Duomo a Spoleto. Di forma triangolare, è dominata dalla maestosa facciata del Duomo. Per arrivare al livello d’ingresso della chiesa bisogna scendere alcuni gradoni che, in occasione di concerti ed eventi, diventano delle sedute per spettatori. Protagonista assoluta di questo spazio, la facciata del Duomo di Santa Maria Assunta, in stile gotico Romanico, dalla meravigliosa pietra rosata che crea con il bianco magici effetti di luce e chiaroscuro, con il rosone e un grande mosaico al centro. Sul lato destra della piazza si trova la casa Fabricolosi mentre sul sinistro la casa dell’Opera del Duomo ed il piccolo teatro Caio Melisso.

Siena, la tipica forma “a conchiglia” di Piazza del Campo

Una piazza unica al mondo per la sua suggestiva forma a conchiglia: siamo a Siena, in Piazza del Campo, dove due volte l’anno, il 2 luglio e il 16 agosto, si corre il Palio, una delle più iconiche manifestazioni tradizionali italiane che vanta secoli di storia. La forma particolare deriva dalla particolare morfologia del luogo, un terreno scosceso su cui convergevano le vie dell’antica città. Qui non si affacciano Chiese o palazzi nobiliari per una precisa scelta della Repubblica di Siena: solo il Palazzo Pubblico, sede del Governo dei Nove, oggi il Comune, la domina nel punto da cui si dirama la raggiera. Tipica la pavimentazione, con mattoni disposti a “coltello” che risale al 1347. Il corridoio esterno è in pietra serena, e durante il Palio viene ricoperta di tufo. La Fontana al punto opposto è Fonte Gaia, scolpita da Jacopo della Quercia (l’originale è conservato al Museo di Santa Maria della Scala), sul punto in cui sgorga l’acqua del grande acquedotto sotterraneo con volte a botte (il Bottino), ancora oggi visitabile.

Piazze a Scacchiera, da Loreto a Marostica

La pavimentazione a scacchiera si ritrova in almeno tre città e borghi italiani, che rende le loro piazze esempi unici al mondo. Restiamo nelle Marche, a Loreto (Ancona), in Piazza della Madonna di Loreto, centro religioso visitato da un notevole afflusso di pellegrini. Situata nel punto più alto del borgo, la piazza è una grande spazio rettangolare su cui domina la facciata della Basilica della Santa Casa fa da scenografia. A sinistra della chiesa si trova il Palazzo Apostolico, a forma di L poiché rimasto incompiuto. Le linee della pavimentazione convergono nel punto in cui sorge la Fontana Maggiore, costruita nel XVII secolo.

A Marostica, in Veneto, ai piedi dell’altopiano di Asiago, la piazza centrale è caratterizzata da una pavimentazione a scacchiera dove ogni due anni si mette in scena una partita a scacchi storica, animata, che ricorda un evento del 1454. La leggenda narra che Rinaldo d’Angarano e Vieri da Vallonara si innamorarono della bella Lionora. Il padre della fanciulla però proibì la sfida a duello, come prevedeva l’usanza dell’epoca, e ordinò che lo sposo sarebbe stato decretato da una partita a scacchi, che vide la vittoria di Vieri. Non essendo note le mosse della partita a scacchi del 1454, nella rievocazione vengono riprodotte alcune partite celebri come L’Immortale, giocata da Anderssen e Kieseritzky nel 1851. La piazza è delimitata su due lati da palazzi e lunghi portici, mentre sul lato sud e nord si trovano rispettivamente il Castello Inferiore ed il Palazzo del Doglione.

Una piazza a scacchiera famosa si trova anche in Emilia, a Votigno di Canossa, di dimensioni ridottissime.

Castell’Arquato, una piazza a forma di L

Nello splendido borgo medievale di Castell’Arquato, vicino Piacenza, la piazza assume una forma a L, delimitata da edifici di grande bellezza che raccontano il passato del borgo. Su di essa si affacciano la Collegiata di Santa Maria con il suo portico di ingresso e di fronte il Palazzo del Podestà, con il bellissimo scalone che porta verso la Loggia dei Notari, aggiunta alla costruzione nel ‘400. Sul fondo si intravedono le possenti mura del Castello Visconteo.

Urbino, il Corridoio di Piazza Rinascimento

La città rinascimentale per eccellenza non poteva mancare all’appello delle piazze più belle d’Italia. Perla unica del Rinascimento, la sua piazza principale ricorda un lungo corridoio, delimitato alle estremità da una parte dal Palazzo Ducale e dall’altra dalla trecentesca Chiesa di San Domenico, dal portale rinascimentale.

Troviamo anche un elemento di provenienza orientale rappresentato dall’obelisco egiziano che segna l’inizio della piazza ed il collegamento con l’attigua piazza Duca Federico.

Pienza, la piazza rinascimentale a forma trapezoidale

E in tema di piazze rinascimentali, impossibile non citare la Piazza centrale del Borgo di Pienza. Qui, sull’impianto medievale della cittadina, fu significativo l’intervento dell’architetto Bernardo Rossellino, su indicazione di Papa Pio II, che trasformò l’urbanistica del luogo secondo i canoni prospettici e le nuove geometrie rinascimentali. Camminando per Piazza Pio II ci si accorge di essere all’interno di uno spazio dove le forme e le proporzioni non sono casuali. Di forma trapezoidale con pavimentazione a spina di pesce, la piazza accoglie la presenza di costruzioni grandiose, prima fra tutti la Cattedrale dell’Assunta. Sulla piazza si affaccia anche Palazzo Borgia, oggi sede del Museo Diocesano, il Palazzo Comunale, con la sua bassa torre dell’orologio, ed il Palazzo degli Ammannati. Molto caratteristico è il Pozzo dei Cani, abbellito da due colonne che sorreggono l’effige in memoria di Papa Pio II.