Borghi dell’Umbria: i 5 più belli nel Cuore Verde d’Italia!

Laura Pistonesi
  • Esperienza di 20 anni in comunicazione e PR
  • Esperta di beauty, fashion e viaggi
13/09/2022

Piccoli borghi, valli meravigliose, natura da sogno: questa è l’Umbria. Fare una visita nella regione, centro del nostro Bel Paese, è un’esperienza che regala relax e sorprese. Scopriamo insieme i borghi più belli…

Borghi dell’Umbria: i 5 più belli nel Cuore Verde d’Italia!

L’Umbria è un po’ la regione ideale per il buen retiro o per una fuga di fine estate. Quando si ha voglia di staccare da tutto, immergersi nella natura, andare qui è la cosa ideale. Questa terra così intima, introspettiva è una regione piena di valli, di fiumi e montagne, che va visitata lentamente, esplorata nei piccoli centri, nei suoi luoghi nascosti che regalano sorprese che lasciano a bocca aperta. L’Umbria è l’ideale per fare anche solo un fine settimana anche per la sua posizione geografica, che la rende facilmente raggiungibile da tutte le zone e regioni dello stivale. Innamorarvi di questa terra non vi sarà difficile, vi basterà il racconto che stiamo per farvi suoi borghi più belli!

Panicale: il borgo a sorpresa per entrare subito nell’autentico spirito umbro

Panicale centro
Panicale

Abbiamo iniziare il nostro tour da uno dei borghi meno noti, Panicale, perché è un vero incanto per gli occhi e vi fa respirare l’essenza di questa regione. Le sfumature della campagna umbra con quel fascino autentico e rigenerante catturano lo sguardo in questo minuscolo in un secondo. La pace e la tranquillità di questi luoghi riportano a tempi lontani. Fuori dalla frenesia, dal tempo che scorre troppo velocemente. Arroccata sulla cima di un’altura che domina la valle del fiume Nestore e la pianura del Lago Trasimeno, il piccolo borgo umbro conserva tutto il fascino di un’atmosfera medioevale. Un borgo che si sviluppa su una serie di piazzette incorniciate da giri di ellissi concentriche.

Cosa vi farà innamorare di Panicale…

  • Visitare la Collegiata di San Michele Arcangelo: culla dell’Ars Panicalensi.

Con la sua facciata in stile rinascimentale e gli splendidi interni barocchi essa, conserva alcune delle più belle opere della scuola del Perugino. Qui trovò ispirazione Anita Belleschi Grifoni, una donna colta e raffinata ma anche molto intraprendente, che negli anni ’30 fondò una scuola di ricamo su tulle, la rinomata Ars Panicalensi.

  • Assaggiare la cucina umbra tutta al femminile dall’osteria Lillo Tani

L’Osteria Lillo Tatini, non è  un luogo qualunque per Panicale, ma è il simbolo della cucina e delle tradizioni umbre. Tutto è affidato alle mani e alla passione di due donne Patrizia con la figlia Bianca che accoglie i propri ospiti in quello che sembra il salotto di casa, con le madie antiche, i fiori secchi, le zucche. Qui le zuppe calde di ceci e castagne, di cappelletti al tartufo Scorzone saranno accompagnati dai racconti che vi resteranno nel cuore.

  • Provare l’esperienza dell’hotel diffuso a Relais Villa Monte Solare

 

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Se la bellezza dell’Umbria sta nella sua natura e, allora, sicuramente una delle più affascinanti esperienze da fare è soggiornare in un hotel diffuso. Relais Villa Monte Solare, è un relais incastonato in 80 ettari di uliveti e vigneti, il cui interior gioca con eleganza tra grandi camini in marmo, decorazioni murali, pavimenti in cotto antico e arredi d’epoca . Qui  il relax e l’esperienza rigenerativa della vacanza in Umbria si concretizzerà nella nuova Umbria Panorama SPA, un’oasi di pace all’interno dell’antica Limonaia della Villa.

Gubbio: una passeggiata sulle orme di Don Matteo

Gubbio
Vista di Gubbio

Gubbio è un grazioso borgo medievale in provincia di Perugia. Un reticolo di vicoli stretti, di casette caratteristiche regalano a questo centro tutta l’impronta dell’Italia ai turisti italiani e stranieri. Andare qui significa entrare in un libro di storia, lasciarsi affascinare dall’arte e tradizione. Il borgo è comunemente soprannominato “la città dei matti“, per il carattere imprevedibile e ironico che contraddistingue i suoi abitanti ed è diventato in pochi anni celebre perché il set della nota fiction di rai uno Don Matteo.

Cosa fare nella celebre Gubbio…

  • Entrare nel Palazzo Ducale

Costruito da Federico da Montefeltro, immergersi in un contesto fatto di echi medievali, arrivare nel cortile centrale guardare con il naso all’insù fra colonne e archi.

  • Fare tre giri di corsa intorno alla Fontana dei Matti
fontana dei matti Gubbio
Fontana dei Matti, Gubbio

Questa che si chiamerebbe Fontana del Bargello, prendendo nome dal Palazzo antistante, ma è passata alla storia come la Fontana dei Matti. Essa rappresenta una delle più belle attrazioni di Gubbio.La tradizione vuole che, compiendo tre giri di corsa attorno alla fontana si possa ottenere la “Patente da matto”, ma, attenzione, si deve fare tutto questo alla presenza di un cittadino eugubino, che alla fine del percorso deve anche “battezzare” ogni richiedente con l’acqua della stessa fontana.

  • Vedere la città dall’alto

A Gubbio la cosa che dovete fare per meravigliarvene del tutto è prendere la funivia per viaggiare sospesi nel vuoto, con il panorama sui tetti medievali per arrivare alla Basilica di Sant’Ubaldo del 500.

Orvieto: il simbolo del fascino umbro

Orvieto. veduta
Orvieto

Orvieto, o come dice il nome “città vecchia” è una delle cittadine più antiche di questa regione. Questo centro è una vera e propria perla, che sorprende, affascina e regala un’atmosfera magica. Orvieto è la cittadina dei capolavori dell’arte, degli artigiani della ceramica e del legno, delle passeggiate che regalano panorami mozzafiato sulla valle e sul fiume Paglia. Non importa se non avete molto tempo a disposizione, l’amore per lei sarà un colpo di fulmine al quale non potrete proprio sfuggire.

Cosa c’è da scoprire nella bellissima Orvieto…

  • Fare un tour tra le meraviglie Gotiche e lasciarsi incantare dal Duomo che illumina la pizza
Duomo di Orvieto
Duomo, Orvieto

Orvieto è proprio l’esempio di borgo dallo stile gotico e il suo Duomo è la rivelazione di una straordinaria armoniosità nonostante vi abbiano lavorato 20 artisti diversi per più di 3 secoli. Iniziato nel 1290 e costruita in oltre 3 secoli, vale tutto il tempo della realizzazione, poiché è ad oggi considerata una delle chiese più belle del nostro Paese e d’Europa. Al centro della facciata del Duomo di Orvieto, il rosone in tutta la sua magnificenza, circondato da mosaici che ben si sposano con lo stile gotico.

  • Buttare la monetina nel Pozzo di San Patrizio

Questa costruzione nota come il Pozzo si chiama così per la somiglianza con la cavità dove il santo irlandese amava ritirarsi in preghiera. Questa meraviglia di ingegneria fu costruita nel 1527 per volere di papa Clemente VII per assicurare a Orvieto acqua in ogni momento dell’anno. I passanti e i turisti, per scaramanzia, gettano da monetine dentro il pozzo, sperando che il gesto sia di buon auspicio per il futuro. Se siete allenati e volete guardarlo dal fondo questo pozzo, profondo 62 metri,  scavato nel tufo da doppie le doppie scale elicoidali, ampie e indipendenti, potete arrivare alla base tramite 258 scalini. La discesa è facile, la salita più ardita, ma ne vale davvero la pena.

  • Scoprire Orvieto Underground

Descritta cose Orvieto, può dare l’idea di una realtà underground quasi come Berlino: non lasciatevi ingannare dalla definizione, perché Orvieto sotterranea è tutt’altro. Per 2.500 anni gli abitanti di Orvieto hanno scavato nella rupe di tufo realizzando un’altra, città parallela, sotterranea e nascosta.

Narni: il borgo dallo spirito medievale

Narni
Veduta di Narni

Narni, in prossimità della Valnerina dell’Umbria, ha il potere di far vivere al visitatore un vero e proprio viaggio nel passato. Le sue radici medievali sono visibili in ogni angolo: dagli antichi edifici e opere d’arte, alle rievocazioni storiche che ogni anno riempiono le caratteristiche strade del piccolo borgo.

Cosa visitare assolutamente nel Borgo di Narni…

  • Scoprire Narni sotterranea: l’ispirazione per le cronache di Narnia

Avete letto bene, la meravigliosa città sotterranea di Narni scoperta 1979, sembra sia stata fonte di ispirazione per il famoso film di Disney. Scoperta, da un gruppo di ragazzini chiamata la “banda del buco” tramite un passaggio attraverso un muro sotto un antico convento domenicano, ha portato alla luce una vera e propria città sotterranea, che è un vero e proprio luogo di storia e mistero. Qui infatti si trova una una grande sala (Stanza dei Tormenti) che era dedicata agli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione, con graffiti che testimoniano le sofferenze patite dagli inquisiti.

  • Visitare Duomo di San Giovenale: la chiesa più importante
Duomo San Giovenale
Duomo San Giovenale, Narni

Esso rappresenta la chiesa più importante del comune. Si trova adiacente alla cinta muraria della città, fu consacrata e terminata nel 1145. Un portico quattrocentesco, decorato con un fregio dell’epoca rinascimentale, precede il fronte principale risalente al XI-XII secolo. La Chiesa ha anche un ingresso laterale, evidenziato da un portale ad arco, che si affaccia su Piazza Garibaldi. All’interno, sotto l’altare a baldacchino, è situata la cripta con le spoglie di San Giovenale, patrono della città, dipinti del XVII secolo, mosaici e statue in legno.

  • Fare un tuffo nella natura alla Mole di Narni

La Mole di Narni è un piccolo lago naturale situato nelle vicinanze delle Gole del Nera. Questa “piscina” di acqua limpida è circondata dalla Valle in cui scorre il fiume Nera ed è il luogo ideale, durante le giornate afose, per fare il bagno e prendere il sole, ma la zona è perfetta anche per fare trekking e percorsi in mountain bike.

Spoleto: l’eccellenza umbra del Festival dei Due mondi

Spoleto
Veduta di Spoleto

Se scegliete di seguire i nostri consigli e raggiungere Spoleto, una volta che entrerete nel suo centro storico, non potrete che dire WOW! Le sue radici tornano indietro nel tempo fino all’età del bronzo, epoca in cui è stata probabilmente fondata. Quando si parla di Spoleto, non si può certo non parlare del Festival dei Due Mondi, inevitabilmente ci si riferisce all’arte, alla musica, al teatro, alla cultura, allo spettacolo, ad una manifestazione internazionale che, dal 1958, ha dato alla cittadina una fama internazionale.

Cosa non devi perderti dell’incantevole Spoleto…

  • Degustare piatti e vini della cucina umbra a Piazza del Mercato

L’antico foro della città romana era la sede del mercato cittadino, qui è presente il monumento dedicato alla famiglia Barberini, una delle più influenti famiglie nobiliari italiane. Fermatevi in uno dei tanti ristorantini, dimenticate la dieta. Piatti da leccarvi i baffi sono principalmente basati su una cucina di terra come: gli stringozzi alla spoletina, un tipo di pasta lunga irregolare condita con Tartufo Nero di Norcia o con sugo d’oca, le braciole di castrato alla scottadito. Se volete scoprire le cose più tradizonali su tutte vincono il pilotto, la crescionda e la attorta.

  • Visitare la Basilica di San Salvatore, sito dell’ Unesco

Nominata nel 2011 Patrimonio Mondiale dell’Unesco come parte del sito I Longobardi in Italia. I luoghi del potere, la Basilica di San Salvatore si trova all’interno del cimitero di Spoleto, al di fuori delle mura medievali. Questa chiesa rappresenta una delle principali testimonianze dell’architettura longobarda, in cui si manifesta la volontà di realizzare edifici monumentali da parte dei duchi longobardi di Spoleto.

  • Visitare il Duomo di Spoleto: uno dei luoghi religiosi più ricco di opere d’arte
Duomo di Spoleto
Duomo, Spoleto

Il Duomo di Spoleto è uno degli edifici religiosi più ricchi di opere d’arte del nostro paese, con il suo portico rinascimentale, la facciata caratterizzata dalla presenza del luminoso mosaico e un maestoso campanile. Il vero tesoro di questa chiesa sono i cicli di affreschi conservati. Qui è presente anche il monumento funebre, commissionato da Lorenzo de’ Medici con un’iscrizione dell’amico Angelo Poliziano.