Cosa fare se smarrisci la targa dell’auto. Ecco come risolvere il problema…

Lorenzo Fiorentino
  • Laureando in Lingue, Letteratura e Giornalismo
  • Redattore esperto di auto di lusso
15/11/2022

Cosa fare quando si smarrisce la Targa della propria Auto? Certamente questo è un problema non molto diffuso ma che potrebbe portare diverse grane, scopri quindi cosa fare per risolverlo...

Cosa fare se smarrisci la targa dell’auto. Ecco come risolvere il problema…

Automobili e i loro problemi… Possedere una vettura proprio ha di certo i suoi vantaggi; vuoi mettere la libertà e la indipendenza di non dover chiedere nulla a nessuno e di potersi muovere (e viaggiare anche e soprattutto quando se ne ha voglia) in modo autonomo e senza dover per forza dipendere dalle volontà, e necessità, di terzi? Basta solamente aprire lo sportello della propria quattro ruote, metterla in moto e partire verso la meta prestabilita (o meno); semplice e veloce, ma soprattutto libero. E poi, avere un’auto di proprietà ti permette anche di non vincolare la propria vita e i propri spostamenti agli orari (e soprattutto ai ritardi) dei mezzi pubblici; spesso anche lasciati allo stato brado e senza un minimo di cura estetica o sanitaria. Insomma essere dei motorizzati da sempre ha i suoi “perché”, ma attenzione perché non è tutto rosa e fiori! Infatti, essere proprietari di un veicolo, qualsiasi esso sia, vuol dire anche andare in contro ad alcuni problemi, e spese di conseguenza. Problemi estetici che richiedono l’intervento del carrozziere (magari un piccolo tamponamento oppure un fine righino antiestetico presente sulla carrozzeria che va a contrastare il colore dell’auto), oppure danni al compartimento ‘motore’, costringendoci a lasciare il nostro bene a quattro ruote nelle mani dispendiose di un meccanico. Ma esistono anche altre grane, di minore o maggiore gravità, usuali oppure meno, che vanno a rendere di certo meno roseo il possesso di una vetture. E tra questi è presente, senza ombra di dubbio, un inusuale e caratteristico smarrimento. Ovvero quella della targa

Perdere la targa della propria autovettura, per motivi e cause multiple, infatti può rivelarsi un grane problema, soprattutto per quanto riguarda la legge e i suoi termini che vanno a gestire la mobilità sulle strade. Partiamo, però, dal principio; che cos’è una targa? Essa è esattamente un codice relativo all’identificazione dell’auto registrata e del suo proprietario. Viene stampata su una placca di materiale metallico o plastico, la quale viene poi affissa sia sul frontale del mezzo che sul retro. La sua funzione principale è quella di agevolare il riconoscimento dell’automezzo in caso di necessità (soprattutto in occasione di qualunque infrazione del Codice della Strada). Varie, in forme e colori, sono le targhe in giro per il mondo. In Unione Europea (anche se non in tutti gli Stati membri) queste vengono emesse in formato comune che consiste in una banda blu sulla sinistra sulla quale sono presenti le dodici stelle simbolo dell’UE e la sigla internazionale dello Stato di immatricolazione.

Spiegato adesso cosa e come sono le targhe, anche se è di conoscenza comune, possiamo andare avanti andando ad analizzare tutti i problemi e le grane alle quali andremo in contro in caso di smarrimento di queste. Ecco come risolvere il problema…

Hai smarrito la Targa? Ecco cosa fare…

smarrimento-targa

Allora, in caso ci si trovi di fronte ad un caso di smarrimento (oppure di furto) della propria targa auomobilistica l’intestatario della carta di circolazione o del Documento unico di circolazione e di Proprietà del veicolo è tenuto a denunciare tempestivamente l’accaduto agli organi di Polizia. Infatti, trascorsi solamente quindici giorni da questa denuncia formale, senza che ci sia stato alcun ritrovamento da parte degli ufficiali, è comunque possibile richiedere l’effettiva reimmatricolazione dell’auto presso gli Uffici della Motorizzazione, e anche (ovviamente) la conseguente reiscrizione al PRA (ovvero il Pubblico Registro Automobilistico) per il rilascio di tutti i documenti necessari per una mobilità regolata a norma di legge: ovvero targa nuova e rispettivo D.U. (che poi non sarebbe altro che il Documento Unico di Circolazione).

Se non ci si appresta a fare subito ciò, ovvero se si decide di non presentare denuncia alla Polizia, entro i limiti temporali previsti dalla Legge Italiana, che sarebbero poi 48 ore, si può incorrere a delle sanzioni amministrative le cui somme variano da 84 euro fino ad arrivare a 335 euro di ammenda. Inoltre, esporre subito denuncia risulta fondamentale soprattutto quando ci si trova in una situazione di furto della targa; quest’ultima, infatti, potrebbe essere così usata per svolgere qualche illecito e azione illegale sotto falsa identità. In assenza di esposto la targa risulterà sempre e comunque legata al proprietario del veicolo dal quale è stata staccata, e sarà lui poi a dover rispondere di queste azioni messe in atto da terzi.

Reimmatricolazione, tempi e costi della procedura

La richiesta della reimmatricolazione del proprio veicolo deve essere presentata a uno Sportello Telematico dell’Automobilista. A farne domanda può essere lo stesso proprietario oppure una persona incaricata da egli (con effettiva richiesta) e bisognerà presentare la seguente documentazione: istanza unificata, certificato di proprietà cartaceo o Foglio complementare in caso di veicoli per cui non è stato rilasciato un certificato di proprietà digitale o un documento unico di circolazione e di proprietà del veicolo, denuncia di smarrimento, furto o perdita della targa, fotocopia del documento di identità dell’intestatario, e il codice fiscale dell’intestatario.

La cosiddetta procedura di reimmatricolazione, poi, presenta dei costi fissi e predefiniti: 27 euro di emolumenti ACI, 32 euro per l’istanza unificata e ulteriori 32 per il documento unico di circolazione (imposta di bollo), 10,20 euro di diritti DT (motorizzazione civile), e il costo targa, stabilito dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri, pari a circa 40-45 euro. A queste spese vanno poi aggiunti anche i costi di esazione per versamenti delle somme di competenza motorizzazione e, nel caso ci si rivolga allo STA o a uno studio di consulenza automobilistica (agenzie pratiche auto), i conseguenti costi previsti per il servizio di intermediazione.

Come già anticipato, per procedere a tutto ciò bisognerà attendere almeno 15 giorni dal giorno in cui si espone denuncia di smarrimento (o furto). Durante questo periodo di assenza di targa è possibile circolare solamente se si affigge sull’auto un pannello a fondo bianco che riporti le stesse indicazioni presenti nella targa originaria. Diverso in caso in cui ad essere smarrita è anche la carta di circolazione o il certificato di proprietà, qui l’iter da seguire cambia perché bisognerà prima rivolgersi alla Motorizzazione civile e solo dopo allo STA dell’ACI per il rinnovo dell’iscrizione al PRA.