Da Christie’s asta dei cimeli olimpici: c’è anche la prima storica coppa in argento
Andrà all'asta da Christie's la storica prima coppa in argento vinta nella prima maratona del 1896 con un valore stimato tra i 143mila e i 190mila dollari: a venderla gli eredi del corridore
Tra i tanti eventi che il 2012 ci riserva ci saranno le Olimpiadi e anche il mondo delle aste non è stato a guardare. Christie’s ha infatti organizzato un’asta per il prossimo 18 aprile sui cimeli dei Giochi Olimpici. Tra i lotti è spuntata anche la prima coppa in argento data al primo vincitore della maratona, la gara simbolo delle Olimpiadi, vinta nel 1896 da un greco Spyridon “Spyros” Louis. Il suo valore è tale che la stima oscilla tra le 120mila e le 160 mila sterline, circa 143mila e 190mila euro. Un prezzo adatto a pochi ma non fermerà i più appassionati.
Il mondo delle aste d’altra parte riserva sempre delle chicche di grandissimo valore e non solo per gli appassionati d’arte. Difficile che altri settori possano avere introiti come quelli del mondo artistico dove capolavori dei più quotati artisti scatenano corse a suon di milioni di dollari, ma ci sono casi in cui alcuni oggetti possono davvero far impazzire i collezionisti.
È il caso della coppa Michel Bréal, dal nome del suo creatore, il primo trofeo in argento creato per i Giochi Olimpici per il vincitore della maratona. Nel 1896 ebbero luogo le prime Olimpiadi dell’era moderna, volute dal barone Pierre de Coubertin. A vincere la gara simbolo, la maratona, fu il greco Spyros Louis che in dono chiese un carretto e un asino per il suo lavoro (era un acquaiolo) e la coppa in argento alta 15 cm.
Il trofeo è di altissimo valore tanto che il Cio, il Comitato Olimpico Internazionale, l’ha più volte chiesto agli eredi del corridore, morto nel 1940, ottenendo sempre un rifiuto. Nel museo delle Olimpiadi così hanno messo una copia, convinti che il legame della famiglia con la coppa non sarebbe mai stato rotto.
Invece ora la coppa arriva all’asta come lotto principale di una sessione tutta dedicata ai Cinque Cerchi con cimeli e opere per un valore complessivo di 835mila euro.
Dietro la vendita della preziosa coppa potrebbe esserci la crisi che in Grecia ha assunto dimensioni enormi tanto da arrivare ad affittare i monumenti più rappresentativi anche ai privati. La famiglia Louis nega, ma è difficile da credere che 190mila euro non abbiano fatto gola.