David Bowie Maison: tutte le Case Chic del Duca Bianco

Lorenzo Fiorentino
  • Laureando in Lingue, Letteratura e Giornalismo
  • Redattore esperto di auto di lusso
17/10/2023

Le case dove ha abitato il Duca Bianco, ecco David Bowie Maison!

David Bowie Maison: tutte le Case Chic del Duca Bianco

Starman, Space Oddity, Life on Mars?, i riferimenti ad una vita ultraterrena e di una provenienza dal cosmo lontano sono molteplici tra le centinaia di canzoni; eppure il Duca Bianco, uno dei tanti pseudonimi di David Bowie, avrà pure vissuto in una casa vera, no? Leggenda vuole che Ziggy Stardust, altro alter ego del cantante, fosse sceso in Terra da chissà quale altro pianeta sconosciuto; un messaggero degli Starman, una fantasiosa razza aliena, con quella sua immagine asessuata e quasi inumana pronto a rendere iconiche alcune tra le ballate più iconiche della storia della musica. Eppure David Robert Jones, vero nome di Bowie, in realtà è nato Londra e nella sua lunghissima carriera è stato anche un viaggiatore assiduo vivendo tra Europa e USA alloggiando in appartamenti di lusso (e non) e ville elegantissime. Ecco dunque tutte le maison di David Bowie!

Mars? No, Londra, Berlino e N.Y. tra magioni luxury e loft sgangherati

Narratore di quel passaggio generazionale tra i dionisiaci anni ’60 e più avvilenti ’70, e lo stesso ha fatto anche con l’arrivo dei più glamour ’80 e ’90. Un simbolo e allo stesso tempo un uomo, ma anche un marziano e sicuramente un cantante, sì ma anche un filosofo della vita moderna, e soprattutto della parte più deprimente di essa.

E poi? E poi ancora attore, causa di dibattiti bigotti tra droga e sessualità, immagine in carne e ossa di una modernità che forse ancora deve realizzarsi (chissà se lo farà) e poi, infine, un uomo con tutte le caratteristiche peculiari di uomo.

 

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E no, non stiamo certamente di mani e braccia, naso e volto, capelli e trucco, il che sarebbe comunque meritevole di studio quando si parla di Bowie, ma in questo caso facciamo riferimento alle passioni, alle necessità e alla visione (o visioni) della vita. Una vita, quella terrena, che Ziggy ha passato tra vecchio continente e gli Stati Uniti d’America, quest’ultima anche patria della sua dolorosa e privatissima dipartita.

Zoomando ancora di più sulla mappa, è possibile dunque notare le bandierine affisse dal marziano di Londra sulle varie città dove egli ha sostato. Una vita vissuta come una sorta di infinito tour musicale, la giovinezza e i primi anni di carriera nella sua terra natia, la ribellione, con tutto quello che ne consegue, vissuta a Berlino (e dove sennò?) e poi ancora Caraibi e Broadway.

Ogni città racconta un momento precisissimo della vita di Bowie, ma a raccontare tutto ciò in maniera ancora più impeccabile sono le case dove egli ha vissuto in tutti questi anni. Tra ville super deluxe e appartamenti passati alla storia come quello a Schöneberg (quartiere berlinese) condiviso assieme a Iggy Pop.

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David Bowie maison, ecco dove ha vissuto Ziggy

Quello di Bowie è un caso molto particolare all’interno della storia della discografia, anzi è unico a tutti gli effetti, come unico d’altronde egli è sempre stato. Insomma, si tratta di un caso in cui musica e architettura riescono quasi a fondersi.

No, David Bowie tra le tante cose che ha fatto, o che è stato, la professione di architetto non l’ha mai svolta; ma le case dove egli ha abitato hanno raccontato molto, e continuano ancora oggi a farlo, dei vari capitoli artistici della carriera del Duca Bianco.

L’infanzia londinese passata prima al 40 di Stansfield Road, a Brixton insieme alla mamma Peggy e al padre John, e poi a sei anni il trasferimento a Bromley, un sobborgo popolare a sud est della Capitale. Nulla di che, il giovane David deve ancora diventare Bowie, e lo diventerà definitivamente nella immensa (e iconica) villa di Haddon Hall.

Una villa che è poi una leggenda, o meglio tutto ciò che ruota intorno alla villa è leggenda. È il 1969 e David è ancora lontano, anche se non troppo, dal divenire un’icona generazionale, ed è proprio in questo momento che egli comincia ad alimentare il proprio mito. Insieme alla sua prima moglie, la statunitense Angie, egli si trasferisce in un’enorme magione al 42 di Southend Road, Beckenham.

Si tratta, o meglio si trattava visto che la villa è stata demolita negli anni ’80, classico (e raffinato) edificio di epoca vittoriana circondato da un immenso giardino e arredata secondo gli eclettici gusti del cantante di allora. È proprio nella villa di Haddon Hall che Bowie comincia ad appassionarsi al décor e all’arredamento, dando sfoggio di tutta la propria creatività.

Creatività che trova sfogo anche nella musica. Qui vengono scritti e incisi album del calibro di The Man Who Sold The World del 1970, Hunky Dory del ’71 e The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars 1972. Ma la fase londinese termina qui, Berlino chiama.

 

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Da Londra a Berlino, da Angie a Iggy Pop e soprattutto dalla meravigliosa e storica villa del Beckenham al più modesto appartamento di Schöneberg. Bowie si trasferisce così nel palazzo in via Hauptstraße 155 della capitale tedesca. Siamo adesso nel 1976, quindi bisogna ancora fare differenza tra est e ovest, e in questo caso ci troviamo nella zona ovest della città.

L’arrivo a Berlino avviene per vie traverse. Dopo una breve quanto intensa, ma intensa per davvero, parentesi losangelina vissuta tra vizi ed eccessi, e quella ancor più rapida in Svizzera, Bowie in compagnia dello stesso Iggy e di Brian Eno, arriva nella decadente città, meta della scena alternative del tempo, con l’obiettivo di disintossicarsi dalla cocaina.

Nasce qui, dopo aver abbandonato il costume di Ziggy Stardust, il mito del Duca Bianco e soprattutto la cosiddetta Trilogia di Berlino (LowHeroesLodger). Ancora oggi la palazzina in via Hauptstraße 155 è meta di tanti turisti e amanti di Bowie.

 

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Superati il decennio degli eighties, caratterizzato da un successo commerciale senza precedenti, da una passione sfrenata per l’arte e il collezionismo e soprattutto dalla totale disintossicazione, nel 1990 Bowie si trasferisce definitivamente a New York.

Numero civico 285 di Lafayette street, praticamente Broadway. Qui Bowie insieme alla sua seconda moglie, la modella somala Iman (Mohamed Abdelmajid), prende alloggio al settimo piano di un edificio nato come fabbrica di caramelle a fine ‘800 e riconvertito a building residenziale. Un appartamento di lusso di quasi 500 metri quadri e dotato di tre terrazze con vista su Soho, un salone, una biblioteca, quattro camere da letto, l’ascensore privato. L’appartamento è stato venduto da Iman nel 2021 per una cifra di 6 milioni e 800 mila dollari.

Precedentemente la coppia aveva vissuto anche in un all’Essex House, con vista su Central Park, ma se si vuole ricercare la residenza più esclusiva di David Bowie allora occorre uscire dalla città. Il cantante londinese infatti era proprietario di una villa costruita su un’isola dei Caraibi; più precisamente a Mustique, già famosa per essere la meta preferita di Mick Jagger.