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Dopo David Lynch il Salone del Mobile 2025 ospiterà Paolo Sorrentino: “La Dolce Attesa”

Dopo David Lynch il Salone del Mobile 2025 ospiterà Paolo Sorrentino: “La Dolce Attesa”
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Dopo l’indimenticabile collaborazione con David Lynch, il Salone del Mobile 2025 accoglie il genio visionario di Paolo Sorrentino, che con “La Dolce Attesa” trasforma il tempo sospeso in un’esperienza sensoriale unica.


Il Salone del Mobile.Milano è da sempre un palcoscenico privilegiato per l’incontro tra design, arte e innovazione. L’edizione del 2025, in programma dall’8 al 13 aprile, si preannuncia particolarmente significativa grazie alla partecipazione di Paolo Sorrentino, regista premio Oscar, noto per la sua capacità di trasformare storie ordinarie in esperienze cinematografiche straordinarie. Dopo la collaborazione con David Lynch nel 2019, il Salone rinnova la tradizione di coinvolgere grandi maestri del cinema, offrendo al pubblico installazioni che vanno oltre il semplice design per esplorare le profondità dell’animo umano.

Sorrentino presenterà “La dolce attesa”, un’installazione che invita i visitatori a riflettere sul tema universale dell’attesa. Questo sentimento, spesso carico di ansia e speranza, diventa il fulcro di un percorso sensoriale che mira a trasformare la percezione del tempo e dello spazio. L’installazione sarà allestita all’ingresso dei padiglioni 22-24 della Fiera Milano a Rho, e creerà un passaggio simbolico tra il mondo esterno e l’universo creativo del Salone.

“La dolce attesa”: un viaggio sensoriale

Dopo David Lynch il Salone del Mobile 2025 ospiterà Paolo Sorrentino: “La Dolce Attesa”
Paolo Sorrentino. La dolce attesa, Sketch Salone del Mobile.Milano 2025 – Margherita Palli

“La dolce attesa” si configura come uno spazio atemporale, un ponte invisibile tra presente e futuro, dove il desiderio si intreccia con il timore di incontrare il destino. Sorrentino descrive l’attesa come “angoscia”, ma la “dolce attesa” come “un viaggio che stordisce e ipnotizza”. L’installazione offre ai visitatori l’opportunità di fermarsi, ascoltare il proprio respiro e riscoprire la bellezza nel tempo che scorre lento, insegnando il valore della pazienza.

Il tema dell’attesa è profondamente radicato nell’esperienza umana. L’attesa di un referto medico, di un verdetto, di una telefonata importante: in tutti questi momenti il tempo assume un significato diverso, quasi sospeso. Con “La dolce attesa”, Sorrentino vuole suggerire un nuovo modo di percepire questi momenti, non come un’agonia ma come un’opportunità per viaggiare dentro noi stessi. L’installazione immergerà lo spettatore in una dimensione sospesa, tra suoni ovattati e luci soffuse, creando un’atmosfera che ipnotizza e spinge alla riflessione.

L’idea centrale è quella di ripensare l’attesa, trasformandola da momento di angoscia a esperienza arricchente. Sorrentino sottolinea come, nelle situazioni in cui il nostro futuro dipende da fattori esterni, siamo spesso sopraffatti dall’ansia. Tuttavia, attraverso un cambiamento di prospettiva, l’attesa può diventare un’opportunità per intraprendere un “piccolo viaggio”, simile a quello dei bambini su giostre rassicuranti.

In “La dolce attesa”, il pubblico potrà lasciarsi trasportare da una serie di stimoli visivi e sonori studiati per evocare emozioni profonde. L’uso di luci, ombre e suoni contribuirà a creare un’esperienza avvolgente, in cui il visitatore potrà sperimentare la dimensione sospesa del tempo e confrontarsi con il proprio rapporto con l’attesa.

La collaborazione con Margherita Palli e l’eredità del Salone

Per la realizzazione de “La dolce attesa”, Sorrentino si è avvalso della collaborazione di Margherita Palli, scenografa con una carriera quarantennale alle spalle. Nota per la sua lunga partnership con il regista Luca Ronconi, Palli ha realizzato scenografie per oltre sessanta spettacoli in Italia e nel mondo, lavorando in istituzioni prestigiose come la Biennale di Venezia, il Piccolo Teatro di Milano e il Teatro alla Scala. La sua esperienza e sensibilità artistica hanno contribuito a dare forma all’universo immaginato da Sorrentino, creando uno spazio che stimola la riflessione e l’introspezione.

Palli, con la sua esperienza nel teatro e nella lirica, ha saputo interpretare il concetto di attesa traducendolo in una scenografia che amplifica la dimensione onirica e sospesa dell’installazione. I visitatori non saranno semplici spettatori, ma protagonisti di un viaggio interiore che li condurrà a esplorare il valore e il peso dell’attesa nelle loro vite.

La presidente del Salone del Mobile.Milano, Maria Porro, ha espresso grande entusiasmo per la partecipazione di Sorrentino, definendola “un’emozione profonda”. Porro ha sottolineato come il regista sia capace di esplorare l’umano con profondità e leggerezza, rendendo straordinarie le vite ordinarie attraverso il suo sguardo unico. L’installazione rappresenta un racconto fatto di immagini, suoni e respiri, che ricorda come l’attesa sia un sentimento universale, vissuto in vari contesti della nostra quotidianità.

L’edizione 2025 del Salone del Mobile si prospetta dunque come un’occasione imperdibile per vivere un’esperienza immersiva nell’universo creativo di Paolo Sorrentino. “La dolce attesa” non è solo un’installazione, ma un invito a rallentare, a riflettere e a riscoprire la bellezza nascosta nei momenti di sospensione, trasformando l’attesa da fonte di ansia a viaggio ipnotico e affascinante.