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Ecco un affascinante Borgo della Ciociaria che merita di essere scoperto adesso

Ecco un affascinante Borgo della Ciociaria che merita di essere scoperto adesso
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Questo piccolo ma incredibile borgo della Ciociaria vi conquisterà con il suo fascino senza tempo!


Il Lazio è sicuramente noto per la sua capitale, Roma, con il suo fascino eterno che attrae milioni di visitatori da ogni parte del mondo. Tuttavia, il cuore di questa regione è punteggiato da borghi pittoreschi, piccoli gioielli che custodiscono un fascino autentico e raccontano storie secolari. Lontani dal traffico metropolitano e dallo smog, questi centri sono ideali per chi desidera immergersi in un’atmosfera di tranquillità, respirare aria pura e godersi paesaggi mozzafiato. Sono luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, dove le tradizioni si tramandano di generazione in generazione e dove ogni pietra ha una memoria da raccontare. Tra questi, spicca un borgo che, per posizione, storia e leggenda, rappresenta un’esperienza unica: Fumone, un piccolo paese della Ciociaria capace di sorprendere e affascinare chiunque decida di scoprirlo.

Questo borgo della Ciociaria vi lascerà a bocca aperta

La Ciociaria, ovvero il territorio del Lazio meridionale che prende il nome dalle tipiche calzature contadine dette ciocie, è una terra intrisa di cultura, natura e tradizioni. In questa cornice si erge Fumone, un borgo medievale dalla bellezza senza tempo, adagiato su un colle a oltre 700 metri di altitudine, da cui domina la valle sottostante. Fumone è celebre per i suoi panorami suggestivi: da qui, nelle giornate limpide, lo sguardo può spaziare fino al mar Tirreno da un lato e alle montagne abruzzesi dall’altro. Un luogo che offre al visitatore non solo un’immersione nella storia ma anche un contatto autentico con la natura e con i profumi dei boschi circostanti. Nonostante le sue piccole dimensioni, questo borgo si rivela sorprendente a ogni passo. I suo stretti vicoli e i lastricati in pietra, le sue casette addossate le une alle altre, le chiese nascoste e i cortili segreti restituiscono l’immagine intatta di un centro medievale che ha resistito al tempo e alle trasformazioni della modernità. Fumone è piccolo, sì, ma ogni angolo custodisce una storia da raccontare e ogni scorcio regala emozioni che sanno restare impresse nella memoria.

Tutto ciò che c’è da fare e vedere in questo meraviglioso borgo laziale

Il cuore pulsante di Fumone è senza dubbio il suo castello, monumento simbolo e custode di leggende che hanno attraversato i secoli. Costruito come torre di avvistamento, aveva un ruolo strategico di fondamentale importanza: dall’alto del suo colle, attraverso grandi fumate – da cui deriva il nome stesso del borgo – si segnalavano eventuali invasioni, comunicando così con le fortificazioni dei territori limitrofi. Per secoli, il castello è stato una fortezza inespugnabile dello Stato Pontificio, un bastione militare che garantiva controllo e sicurezza sull’intera valle.

Non solo fortezza militare ma anche un concentrato di memorie storiche e culturali. Una delle vicende più note legate al castello riguarda Papa Celestino V, conosciuto come il “papa del gran rifiuto”. Dopo la sua abdicazione, avvenuta nel 1294, fu rinchiuso proprio a Fumone, dove visse per quasi un anno in condizioni durissime, praticamente murato vivo. Camminare oggi tra le stanze che furono la sua prigione suscita un’emozione forte e un senso di connessione con la grande storia della Chiesa e del Medioevo.

Il castello custodisce anche il giardino pensile più alto d’Europa, un luogo incantato che regala viste spettacolari e una cornice ideale per passeggiare tra fiori, piante e scorci panoramici. All’interno, invece, è possibile visitare il piano nobile, arredato con mobili d’epoca e quadri che raccontano la vita aristocratica di un tempo, e naturalmente la celebre prigione papale. Ogni ambiente è impregnato di memoria e restituisce al visitatore l’atmosfera autentica di un passato che continua a vivere. Oltre al castello, il borgo offre molto altro: le chiese antiche, come quella di San Pietro e quella di Santa Maria Annunziata, i piccoli musei locali, le botteghe artigiane che ancora oggi conservano e portano avanti le tradizioni del territorio.

Potete continuare la vostra visita al borgo andando ad esplorare le sue famose chiese, tante ma tutte molto belle! Tra le più importanti ricordiamo la Chiesa Collegiata di Santa Maria Annunziata, situata proprio nel centro storico e famosa per le numerose opere d’arte di valore custodite al suo interno. Meritano una visita anche la Chiesa di SS. Michele e Gaugerico, la Chiesa della Madonna delle Grazie e la Chiesa di San Pietro Celestino V, tutte molto belle e con un passato importante da raccontare. Infine, concludete la vostra visita passeggiando per le stradine del centro storico, caratteristico per le case acciottolate e per i vicoletti molto caratteristici!

Fumone, un borgo pieno di misteri

Oltre alla sua storia ufficiale, Fumone è avvolto da un alone di mistero che lo rende ancora più affascinante. Il castello, in particolare, è al centro di leggende che hanno attraversato i secoli e continuano ad attrarre visitatori curiosi e appassionati di storie di fantasmi. La più celebre è quella del marchesino Francesco Longhi, un bambino di 5 anni appean morto in circostanze drammatiche e avvolte dal sospetto. Si narra che fosse stato avvelenato dalle sette sorelle, decise a impedirgli di ereditare il patrimonio della famiglia in quanto unico figlio maschio. La madre, sopraffatta dal dolore, fece imbalsamare il corpo del piccolo e lo conservò in una teca ancora oggi visibile all’interno del castello. Da allora, secondo la tradizione popolare, lo spirito del marchesino non ha mai lasciato quelle mura, e insieme a quello della madre continua a percorrere i corridoi e le stanze del maniero. Molti visitatori raccontano di aver percepito presenze, rumori inspiegabili e sensazioni di freddo improvviso durante le visite. Che si creda o meno a queste storie, il fascino della leggenda contribuisce a rendere il borgo un luogo unico, dove il confine tra realtà e mito si fa sottile.