Viaggiando in lungo e in largo per l’Italia, una tappa d’obbligo di ogni itinerario che si rispetti è senza dubbio la bellissima regione dell’Umbria. Una terra che, per molti aspetti, sembra essere ferma nel tempo, sospesa in un’epoca passata, ricchissima di bellezze e di location che fanno battere il cuore a ogni passo. Proprio come accade visitando un borgo umbro dal fascino quasi surreale, e che vale la pena visitare durante queste giornate settembrine. Un luogo in cui ogni angolo o pietra richiama a una spiritualità e a una riscoperta interiore che vale la pena di provare in prima persona.
Un borgo umbro da scoprire
Una meta che non può mancare nel vostro viaggio di fine estate e che saprà come darvi un pieno di benessere sia fisico che interiore. Un viaggio che vi piacerà sotto ogni punto di vista e che vi saprà arricchire di immagini e di emozioni difficili da spiegare. Una meta che non potete non amare all’istante e che racchiude in sé una storia unica.
Un borgo noto anche come il borgo della ceramica e che sorge nel cuore dell’Umbria, tra il verde dei suoi paesaggi e la bellezza della natura che cambia colore con l’arrivo dell’autunno. Un borgo che deve il suo nome alla fuga dei perugini dalla loro città, a causa di un incendio a opera di Ottaviano avvenuto nel 40 a.C. durante la guerra civile contro Lucio Antonio.
Un nome che significa “rovinata” varianti di “diruta” e che oggi è noto come Deruta, un borgo umbro dal fascino antico e che merita di essere scoperto il prima possibile.
Cosa vedere a Deruta
Un luogo in cui sono tante le cose da vedere e da scoprire. Per esempio partendo da una delle sue tre porte di accesso storiche, che ancora oggi si conservano alla perfezione e che aprono la porta a diverse stradine dai tratti spiccatamente medievali. Viuzze che portano fino a Piazza dei Consoli che è la piazza principale di Deruta, e in cui è posta la fontana a pianta poligonale realizzata dai quinqueviri del Comune, durante l’anno 1848. Altra location da visitare durante il vostro viaggio e Deruta, poi, è il Palazzo comunale, che è anche la sede della Pinacoteca del borgo e in cui sono raccolte tutta una serie di dipinti che arrivano dalle chiese vicine oltre a una parte di opere della collezione di Lione Pascoli, tra cui spiccano i dipinti del Perugino e dell’Alunno.
Tra le architetture di rilievo da scoprire visitando Deruta, ecco che una menzione va fatta alla chiesa di San Francesco, realizzata in stile gotico e che è posta accanto all’ex convento fondato dai benedettini nel 1008, oggi sede del Museo Regionale della Ceramica.
Le tradizioni locali
Deruta, infatti, è conosciuta come il borgo delle Ceramica, e questo luogo è il più antico museo italiano per la ceramica, fondato nel 1898 e che oggi conserva oltre 6000 opere che raccontano visivamente la storia della ceramica e di quest’arte. Le maioliche di Deruta, infatti, sono conosciute in tutto il mondo, e sono tutte realizzate rigorosamente a mano.
Ma come ogni borgo umbro che si rispetti non sono solo le cose da vedere l’attrazione locale, ma anche quelle da assaggiare. Tra i piatti tipici locali e che mixano la tradizione del borgo con quella regionale, infatti, ecco che spiccano le tagliatelle con le interiora d’oca, la porchetta al finocchio e i famosi umbricelli al coccio. E fino all’olio extravergine d’oliva di Castelleone, un’eccellenza della zona, che è stata apprezzata anche da celebri palati, come quello di Gabriele D’Annunzio. Insomma, Deruta è uno dei borghi umbri che meritano di essere scoperti e in cui organizzare subito un viaggio settembrino.