Un luogo immerso nell’entroterra della Versilia più autentica, dove ritrovare pace e tranquillità, godendo di panorami meravigliosi e visitando edifici storici, tra cui la casa natia del poeta Giosuè Carducci. Un affascinante borgo medievale sulle Alpi Apuane, vicino Camaiore, del cui comune fa parte, in provincia di Lucca. Un borgo che mantiene intatta la sua struttura medievale, con resti delle mura fortificate e l’antica porta di accesso al castello, da cui la vista si estende sui monti attorno fino al Mar Tirreno. Proprio quel tratto di costa toscana amatissimo dal turismo d’elite tra Viareggio e Forte dei Marmi.
Il borgo tra storia e tradizione
Siamo a Monteggiori, che letteralmente significa “piccolo monte”, abitato sin dall’antichità, come mostrano le tracce degli insediamenti etruschi prima e romani poi. Esattamente situato alle pendici del monte Gabberi, su una collina che domina la vicina frazione di Capezzano Pianore, è un luogo piacevole e interessante dove rigenerarsi e ritrovare se stessi, in una serena passeggiata tra i suoi piccoli vicoli.
Il centro, il Castello di Monteggiori e la leggenda del fantasma
Noto alle cronache già nel 1200, il centro di Monteggiori divenne un punto strategico medievale con la costruzione del suo Castello, risalente al XIII sec., importante roccaforte deputata al controllo del territorio, che fu scenario di aspre battaglie fra Lucchesi e Pisani per il controllo della costa. e porte d’accesso sono la testimonianza più evidente del passato fortificato di Monteggiori. La Porta della Madonna è affrescata e apre direttamente l’ingresso sulla Piazza degli Artisti, il punto più alto del paese. Nella parte alta del borgo, punti di interesse sono la Chiesa di Santo Stefano ed il suo campanile. La seconda porta si trova dietro la chiesa, è più piccola e serviva probabilmente da via di fuga in caso di assedio.
Il castello ha una tipica forma a “pesce allungato”, come molte delle fortificazioni toscane e laziali del tempo, di cui restano visibili i resti della doppia cinta muraria, un muro esterno e 3 mura interne. L Fu residenza del condottiero lucchese Castruccio Castracani e agli inizi del XV secolo anche di Paolo Guinigi, signore di Lucca. La posizione del castello è decisamente strategica, dominando dalla cima dei monti apuani tutta la piana versiliese fino al mare.
Al castello di Monteggiori è legata la leggenda del fantasma del castello di Rotaio. Si narra che qui sia avvenuta la morte del Duca di Groningen, durante la fuga di Enrico di Fiandra, imperatore di Costantinopoli, attraverso i corridoi che collegavano Rotaio al vicino castello duecentesco di Monteggiori.
Museo “Casa Carducci”
Nella casa dove la famiglia Carducci visse tra il 1856 e il 1858, a Monteggiori si trova il museo dedicato al poeta. Nel luogo vi è una mostra permanente di 26 dipinti e disegni del maestro Possenti intitolata “Il Tenero Gigante”, ispirata alla vita ed alle opere di Giosuè Carducci. Un percorso guidato sulla vita e sulle condizioni socio-culturali della famiglia in quel periodo, attraverso fotografie, riproduzioni di documenti, libri e materiale figurativo. A fare da ulteriore sfondo, la tragedia che colpì la famiglia del poeta: la morte del secondogenito Dante, per cause sconosciute, e la successiva morte del padre del poeta, la cui tomba si trova nel vecchio cimitero del paese (Campo della Rimembranza).
Cosa vedere in Versilia
Meta turistica soprattutto d’estate, la Versilia è sole, mare e meta di vacanze raffinate e sofisticate tra residenze di lusso e spiagge storiche, come il lungomare di Forte dei Marmi. Un modo insolito di visitarla, oltre i tesori del litorale tirrenico a nord della Toscana, resi mitici da pellicole come Sapore di Mare, è quello di visitare le sue località e i suoi borghi. Nelle vicinanze di Monteggiori, oltre a Camaiore, meritano una visita Pietrasanta e la sua Marina, le cave di marmo e le miniere d’argento, fino a Lucca, cittadina meravigliosa, Viareggio e le sue perle liberty, Stazzema. Imperdibili le cascate di Candalla, mentre un fascino unico ha Torre del Lago Puccini, sul lago di Montecuccoli, dove il più grande compositore italiano del Novecento ebbe la sua residenza e produsse la gran parte delle opere che hanno cambiato la storia del melodramma lirico italiano.