Nella punta dello stivale italiano, in Puglia, terra che vanta una storia antichissima dalla preistoria al barocco, punteggiata di città meravigliose, castelli sul mare, spiagge caraibiche e entroterra ricco di storia, tradizioni e uliveti a perdita d’occhio, troviamo anche una serie di isole e arcipelaghi tutti da scoprire.
Un tour tra le isole e gli aricpelaghi della Puglia
Poggiata tra il Mar Adriatico e lo Ionio, la Puglia è una destinazione sempre top per chi ama l’Italia d’estate. Facciamo un giro in Puglia senza parlare, almeno non troppo, di cosa la rende già così meravigliosa e attraente per i turisti di tutto il mondo. Riempiamoci gli occhi delle meraviglie del Salento, delle strutture medievali di Federico II come Castel del Monte, di città luminose come Lecce e Otranto, di grotte affascinanti come Castellana o Altamura, di spiagge mitiche come Punta Prosciutto, Torre dell’Orso (i Caraibi del Salento) o Santa Maria di Leuca (tanto per citare alcune delle più amate). Teniamoci uno spazio anche per affacciarsi sulle isole e sugli arcipelaghi, poco lontani dalla costa. Il viaggio di oggi ci porta alla scoperta delle isole della Puglia, piccole perle disseminate sul mare fra le province di Brindisi, Foggia, Taranto e Lecce.
Isole Tremiti, Foggia
Conosciute anche come Isole Diomedèe, le Isole Tremiti si trovano una ventina di chilometri a nord dal promontorio del Gargano, nel Mar Adriatico. L’arcipelago è abitato da poco più di 500 persone e forma il comune diffuso delle isole Tremiti, il cui capoluogo è San Nicola, nell’isola omonima.
La più grande per estensione, circa 208 ettari, abitata sin dalla preistoria, la più ricca di vegetazione e forse la più suggestiva è San Domino, ricoperta da una pineta di pini d’Aleppo, a strapiombo sul mare. Perfetta da visitare via mare, con tour in barca o in gommone tra le grotte e le insenature come Cala delle Arene, con una spiaggia di sabbia, Cala Matana, a cui è dedicato un album di Lucio Dalla, il suggestivo Scoglio dell’elefante. Sul versante meridionale di San Domino si trova invece la celebre Grotta delle Viole, chiamata così per le migliaia di fiori selvatici che fioriscono al suo interno.
L’isola di Capraia (o Caprara), da non confondersi con quella toscana, è la seconda più grande dell’arcipelago tremitese. Il suo nome deriva dalla presenza di capre selvatiche sul suo territorio sin dall’epoca degli antichi greci. Bellissime e selvagge Punta dello Straccione, Cala dei Turchi, Punta Secca, Cala dei Pesci e Cala del Falconetto.
C’è poi l’Isola di San Nicola, dalla forma lunga e stretta, le rocce a picco sul mare e la costa frastagliata protetta da grandi scogli. Dominata dall’abbazia di Santa Maria a Mare, a San Nicola si possono visitare anche il castello fortificato, realizzato su iniziativa di Carlo d’Angiò, e la chiesa della Vergine ricostruita nel 1045 dai monaci benedettini di Montecassino sui resti di un precedente edificio religioso.
Anticipa, letteralmente, il confine della Puglia, essendo il suo punto più a nord: l’isola di Pianosa è una distesa pianeggiante di pietraia che digrada verso sud proprio dove le rocce calcaree si tuffano nel mare mentre sul versante opposto il territorio è a falesia. Alta poco più di 15 metri, quest’isola viene letteralmente sommersa dall’acqua durante le mareggiate. gorgonie, alghe, polpi e murene (ma anche tante altre specie) hanno trovato il loro habitat naturale nelle acque che circondano l’isola, anche se l’isola non può essere visitata in autonomia ma solo con l’autorizzazione della riserva marina che ne controlla la gestione. Il Cretaccio è l’isola più piccola dell’arcipelago, quasi un grande scoglio, con i suoi 4 ettari di estensione e completamente disabitata.
Isole Cheradi, Taranto
Un tempo erano tre, San Pietro, San Paolo e San Nicolicchio, che oggi è scomparsa per l’estensione del porto della città. Si tratta di un piccolo arcipelago a sud ovest del Mar Grande di Taranto. La prima è stata da poco riaperta alle visite, mentre la seconda è area militare. Dal grande interesse naturalistico, a San Pietro hanno trovato il loro habitat cormorani, beccacce di mare, martin pescatore e gechi e, dopo decenni di coltivazioni, è tornata a fiorire la vegetazione mediterranea con querce, platani, narcisi, erica, capperi, avena e trifoglio. Tra bassi fondali sabbiosi e roccia, qui trovano riparo numerose specie di molluschi, pesci e delfini, che non è raro avvistare.
Isole Pedagne, Brindisi
Sei lembi di terra di fronte al porto di Brindisi formano il piccolo arcipelago delle Isole Pedagne. La più grande è Sant’Andrea, già nota all’epoca di Plinio il Vecchio. La seconda è Pedagna Grande, collegata alla terraferma da Strada delle Pedagne che conduce all’area industriale di Brindisi. Questa, come l’isola Giorgio Treviso, è territorio militare e non si può visitare. ). La Chiesa è una delle isole minori delle Pedagne caratterizzata da fondali sabbiosi con qualche roccia isolata e ciuffi di piante acquatiche di poseidonia, dove si trova la Grotta dell’Eremita.
Isola di Gallipoli, Lecce
Anche il centro storico della “Perla dello Ionio” sorge su un isolotto calcareo: a collegarla alla città nuova è un ponte in muratura seicentesco. Numerosi i tesori di Gallipoli, a partire dal castello del XIII secolo, costruito durante la dominazione angioina e successivamente ristrutturato, la basilica di Sant’Agata, capolavoro del barocco salentino, il Santuario di Santa Maria del Canneto, la chiesa di San Francesco di Paola e quella del Santissimo Crocifisso. Tra palazzi barocchi, teatri e i tipici frantoi ipogei, qui si respira un’aria antica e allo stesso tempo ricchissima di vita, proprio in questi ultimi anni, da quando è diventata meta amatissima dai turisti e centro della movida pugliese. Tra le spiagge più belle di Gallipoli, iconica la Spiaggia della Purità, proprio sull’isola del suo centro storico, una distesa di sabbia lunga 300 metri, ma anche Baia Verde e Rivabella, sulla costa della penisola, tutte caratterizzate da mare cristallino e sabbie bianche e finissime.
Isola di Sant’Andrea, di fronte a Gallipoli (Lecce)
Immersa nel Mar Ionio, quest’isola di 50 ettari un tempo veniva utilizzata dai residenti di Gallipoli per pascolare le greggi trasportate sino a lì con le barche. Oggi, completamente disabitata, assieme a Punta Pizzo, fa parte di un parco naturale di interesse scientifico ma anche storico, data la presenza di un sito archeologico risalente al periodo del Bronzo. Si può visitare con tour guidati, ma anche arrivarci con un giro in barca attorno, è un sito perfetto per chi ama snorkeling e immersioni, dati i suoi fondali, brulicanti di vita.
Isola dei Conigli, Lecce
È l’atollo del Salento con spiagge dorate e fondali trasparenti, parte dell’Area Marina protetta di Porto Cesareo, sulla costa ionica, ad appena a 1 km dalla città. L’isola dei Conigli (o Isola Grande) è un susseguirsi di macchia mediterranea, pini d’Aleppo, acacie e cipressi. I suoi fondali sono fra i più apprezzati per chi ama esplorare il mare: si può nuotare fra coralli, polipi e branchi di pesci ma anche fra relitti di imbarcazioni affondate, colonne e marmi antichi. Il paradiso per gli amanti dello scuba diving ma anche per chi ama semplicemente rilassarsi circondato da acque cristalline e bassissime e la natura più autentica.