La chiamano “la piccola Bologna”, un Borgo che saprà affascinarvi all’istante!

Laura Sandroni
  • SEO Editor
  • Esperta di Beauty, Lifestyle e Viaggi
09/09/2024

Un borgo magico dell'Emilia Romagna anche noto con il soprannome "la piccola Bologna": ecco il perché e cosa scoprire in loco.

La chiamano “la piccola Bologna”, un Borgo che saprà affascinarvi all’istante!

Viaggiando in lungo e il largo per la nostra Penisola ci si imbatte in luoghi che lasciano senza parole, non solo per la loro bellezza ma anche per le caratteristiche che possiedono e che li rendono unici nel al mondo. Luoghi che vi fanno fare un salto indietro nel tempo e che vi donano la possibilità di scoprire storie, immagini, leggende e scorci che racchiudono in sé tutta la magia della regione che li ospita e tutto il fascino che hanno saputo racchiudere al loro interno. Proprio come accade visitando un borgo dell’Emilia Romagna anche noto come “la piccola Bologna”.

La “piccola Bologna” una bellezza emiliana da scoprire

Una meta unica e bellissima, sita all’interno del Quadrilatero Unesco, un progetto creato per rilanciare il turismo nelle città di Ferrara, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Mantova, Rovigo e l’intero Delta del Po. Una meta che, quindi, vale davvero il viaggio ed è importante conoscere proprio per queste sue caratteristiche e per il territorio stesso in cui si trova. Un susseguirsi di paesaggi suggestivi e ricchi di fascino, come il Bosco della Panfilia, una riserva naturale di enorme bellezza e valore che sorge su una golena del fiume Reno e all’interno della quale abitano indisturbati moltissime specie di fauna locale e di flora, tra pioppi, noccioli, olmi e frassini. Insomma, un borgo che vale la pena conoscere e che, al di là del suo soprannome, la piccola Bologna, conta moltissimi motivi per essere scoperta il prima possibile organizzando un viaggio verso l’Emilia Romagna e verso Pieve di Cento.

Un borgo emiliano che negli ultimi tempi si è fatto conoscere anche grazie all’arrivo in loco di Alessandro Gassman, arrivato in questo piccolo tesoro dell’Emilia Romagna per prendere parte all’opera prima di Stefano Cipani “Mio fratello rincorre i dinosauri”. Insomma, un borgo che tra arte, cultura, bellezze naturali e scorci che trasportano verso luoghi ed epoche lontane, vi saprà far vivere un sogno a occhi aperti.

Cosa vedere a Pieve di Cento

Ma perché Pieve di Cento è soprannominata la piccola Bologna? Per via delle sue peculiarità architettoniche che ricordano molto quelle che si possono trovare nel centro storico della bellissima Bologna appunto. In questo borgo emiliano, infatti, si possono ammirare un susseguirsi di portici, vicoletti dal fascino e dalle atmosfere medievali, edifici antichi siti nel centro storico del borgo, la Rocca, ovvero una struttura fortificata datata al 1387 e che in passato svolgeva un’importante funzione difensiva di Pieve di Cento e fino al borgo degli Ebrei. Ma anche i bellissimi portici che vi portano dritti alle quattro porte che indicano i rispettivi punti cardinali: Porta Asìa, Porta Ferrara, Porta Cento e Porta Bologna, realizzate a metà del XIV secolo e capaci di incantare ieri come oggi i visitatori della piccola Bologna, un borgo emiliano da favola.

Un borgo che vale davvero la pena di scoprire e di visitare al più presto, anche per le sue incantevoli architetture religiose, come la Colleggiata di Santa Maria Maggiore di Pieve, ma anche la Chiesa di Santa Chiara o quella della Santissima Trinità. Un territorio davvero eccezionale, ricchissimo di bellezze senza tempo e di immagini che lasciano senza parole, di luoghi densi di atmosfere e di energia e di esperienze che meritano di essere vissute durante le prossime settimane di inizio autunno.

Un viaggio che riempie il cuore

Ma viaggiare verso la piccola Bologna significa anche scoprirne i dintorni, entrando con un balzo nel suo passato, lasciandosi conquistare dai racconti, dalle storie, le leggende che aleggiano nel borgo stesso e in tutto il territorio connesso. Come lo stesso Bosco della Panfilia, per viversi un’immersione totale nella natura e nella sua autentica e palpabile energia. Riconnettendosi a essa e facendo un pieno di positive vibes da riportare con voi al ritorno.

Insomma, organizzare un viaggio verso Pieve di Cento non è solo l’occasione giusta per scoprire le tante ragioni del suo soprannome, ma è anche un modo per rallentare e per godere a pieno dell’autenticità che solo nei borghi del nostro Paese e possibile trovare. Luoghi fermi nel tempo che custodiscono tesori del passato e che regalano la prospettiva di un futuro pieno di immagini e ricordi che non potrete dimenticare mai più. Proprio come quelli che potete vivere viaggiando verso la piccola Bologna e verso l’Emilia Romagna.