La Sicilia è l’isola del mare, della storia, delle belle città che parlano con la loro arte e architettura, delle tradizioni che resistono ma è anche l’isola che sa regalare emozioni e esperienze straordinarie grazie al suo cibo. La Sicilia è una di quelle regioni che non ammette diete, perché in ogni angolo anche il più nascosto ci sarà sempre qualcosa da assaggiare e voler provare di nuovo.
L’isola è buona nelle sue materie prime e deliziosa in quello che attraverso esse si riesce a realizzare. Il pesce diventa protagonista di primi piatti, secondi piatti saporiti che profumano di mare, la carne è il racconto della terra e delle tradizioni e poi si sono i dolci. Un vero tripudio quando si parla di dolci siciliani.
Si parte dal gelato, considerato che questa regione è una di quelle protagoniste per la presenza di famosi gelatieri e poi ci sono la cassata, la torta setteveli e tantissime altre golosità che in ogni angolo della Sicilia si possono assaggiare sicuramente. Per chi vuole questa estate concedersi un dolce itinerario tra le strade della Sicilia, ecco i borghi da non perdere…
Il cioccolato di Modica: una storia, una tradizione, un prodotto davvero unico
Basta nominare Modica e chi sa un po’ dell’isola o chi è goloso saprà benissimo che in questo borgo la cioccolata è una grande protagonista. Ma la cioccolata di Modica non è una qualunque, ha un suo sapore particolare, ha una storia tutta sua che è ancora ben custodita nel centro storico di questo meraviglioso borgo dalle linee barocche. Modica è il borgo che si trova nella Val di Noto e fa parte del Patrimonio Unesco. Il cioccolato qui è un prodotto che ha ottenuto la denominazione IGP proprio per la sua unicità oltre che la sua eccellenza. La lavorazione del cioccolat, qui ha radici molto lontane, si fa risalire alla dominazione spagnola quando qui di creò proprio la “Contea di Modica”, un tempo la maggiore del Regno di Sicilia. Oggi la sua ricchezza sta proprio nel fatto che è ancora prodotto nella maniera artigianale e questo fa si che sia molto puro e con un sapore molto intenso. Questo cioccolato molto scuro si ottiene con la macinazione delle fave di cacao e viene cucinato ad una temperatura tra i 42 e i 45 gradi così’ che i cristalli di zucchero non si sciolgono e gli danno una consistenza ruvida. Se andate a Modica dovete assolutamente fare tappa nella Bottega della Cioccolateria Bonajuto vi sembrerà di essere in luogo in cui si va indietro nel tempo e dove la cioccolata viene non solo assaggiata, ma anche raccontata in tutti i suoi aneddoti.
Enna e il Buccellato: una tradizione che si tramanda di generazione in generazione
Per i turisti il nome Buccellato è spesso sconosciuto per i siciliani è uno di quei dolci caratteristici dei pranzi di famiglia delle loro tradizioni, di quello che non deve mai mancare soprattutto nelle feste di Natale. Questo dolce tipico di Enna è un gustoso biscotto che presenta una farcitura di frutta secca e fichi, e si prepara con pochissimi ingredienti. Ha un sapore delicato che conquista anche chi non ama particolarmente i dolci. Questo dolce tipico della Sicilia prende il nome da una terminologia latina significato, infatti, “boccone morbido”, proprio per intendere la morbidezza di questo biscotto. Questo prodotto da forno è simile ad un raviolo dolce che ha una farcitura composta da un misto di frutta secca, mandorle e noci, uvetta sultanina e ai fichi secchi che vengono cucinati con il vino cotto e poi aggiunte alcune spezie. Oggi si trovano per Enna tantissime pasticcerie o forni che offrono questi biscotti con la ricetta più tradizionale e vale davvero la pena provarlo.
Caltanissetta: la storia del famoso cannolo Siciliano inizia da qui
Sicilia e Cannolo Siciliano è quasi come dire la stessa cosa, non si va in Sicilia senza averne assaggiato uno. Lo si trova ovunque anche nel più piccolo e nascosto centro siciliano, eppure dovete sapere che una cittadina ha il primato su tutti, stiamo parlando di Caltanissetta. Qui sembra avere la sua origine il dolce che ha conquistato il mondo, il simbolo dell’arte dolciaria dell’isola. Il cannolo siciliano tradizionale fatto con una cialda fritta a forma di tubo ripiena di ricotta di pecora, si dice sia un morso croccante e una dolce carezza proprio per la sua composizione. La sua storia molto incerta si fa risalire ad epoche molto antiche, addirittura all’epoca di Cicerone ed ebbe la sua forma più concreta nella dominazione araba che appunto lo riporta al suo luogo d’origine: Caltanissetta. Alcuni storici sostengono che ad inventare il cannolo siano state le monache di clausura, modificando e rielaborando l’antica ricetta, altri storici sostengono che furono le donne degli innumerevoli harem che popolavano la città che ingannavano il tempo preparando dolci manicaretti.