Per vivere davvero la magia del Natale, non occorre prenotare un volo in una delle città più belle d’Europa perché l’Italia è ricca di borghi e paesini decisamente caratteristici che in vista le Feste, diventano dei veri e propri regni incantati! Tra le regioni più belle che a Natale acquistano un fascino magnetico, rientra sicuramente il Lazio, una destinazione non molto popolare durante il mese di Dicembre ma davvero incantevole. Meta perfetta per coloro che sono in cerca di una regione comoda da raggiungere e ricca di tradizioni ed eventi, il Lazio ospita moltissimi borghi e paesini che in questo periodo dell’anno (e non solo!) lasciano a bocca aperta chiunque li visiti!
Castro dei Volsci, una vera magia
Partiamo da Castro dei Volsci. Sospeso su un colle che domina la Ciociaria, questo borgo offre nel periodo natalizio uno scenario che profuma di fiaba: il centro storico, con le sue case in pietra addossate l’una all’altra, le piazzette intime e i vicoli che si arrampicano tra le arcate, si trasforma in un vero presepe diffuso. È un’esperienza che cattura, perché non è costruita: è semplicemente la vita del borgo che si veste di luce.
Le architetture religiose raccontano secoli di storia. La Chiesa di Santa Maria, eretta tra il 1156 e il 1160, custodisce un altare maggiore che dialoga con piccoli affreschi antichi, un organo settecentesco e un’acquasantiera a forma di giglio che sembra uscita da un gesto di un artigiano medievale. Poi c’è la Torre dell’Orologio, oggi casa di una mostra dedicata a Nino Manfredi, figlio illustre di Castro, che qui rivive attraverso fotografie e documenti preziosi. Il percorso termina idealmente al Monumento alla Mamma Ciociara, affacciato su una terrazza che regala una vista vasta e commovente: un quadro naturale che a Natale acquista ancora più fascino.
Collalto Sabino, il paese di Babbo Natale
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A Collalto Sabino il Natale non si aspetta, si vive. Appena oltre Roma, il borgo – già di per sé perfetto nella sua armonia medievale – si trasforma in un piccolo regno incantato. Le sue vie ospitano “Il Paese di Babbo Natale”, un evento che è ormai tradizione e che avvolge tutto in una luminosa sospensione: mercatini artigianali, la casa di Babbo Natale, laboratori, musica diffusa, profumi di legno e spezie. Qui i bambini consegnano la letterina direttamente nelle mani di Babbo Natale, salgono sulla slitta, incontrano asinelli mansueti e vivono un’esperienza che resta. Gli adulti riscoprono l’autenticità di un’atmosfera che non finge: è la comunità, con la sua ospitalità spontanea, a rendere il borgo un vero rifugio di serenità. Tra luci calde e fiocchi di neve – veri o scenografici – Collalto Sabino regala un Natale che sembra dipinto.
Artena, la Città Presepe
Ad Artena, il Natale si arrampica sulle vie ripide e sinuose del centro storico più grande d’Europa completamente pedonale. Non è un caso che venga chiamata la “Città Presepe”: le sue strade sembrano naturalmente predisposte a diventare un teatro diffuso di luci, creazioni artigianali e scorci che sorprendono a ogni passo. Per arrivare al cuore del borgo, c’è chi sceglie il divertente Christmas Express, un trenino colorato che collega la piazza principale alla parte alta del paese, e chi opta per il minibus che porta direttamente in cima. Da lì inizia un percorso fatto di cantine aperte, profumi che si intrecciano, presepi artistici nascosti in ogni angolo, decorazioni create dalle mani sapienti dei residenti. L’atmosfera è calda, autentica, capace di rendere ogni visita un piccolo viaggio nel tempo e nella creatività.
Greccio, una località suggestiva e emozionante
Greccio non celebra il Natale: lo custodisce. Incastonato nella Valle Santa di Rieti, è il luogo in cui San Francesco, oltre otto secoli fa, decise di ricreare la mistica atmosfera di Betlemme dando vita al primo presepe della storia. Da allora, Greccio non ha mai smesso di essere un punto di riferimento spirituale, culturale e simbolico. Il presepe vivente che ogni anno anima le feste non è una semplice rappresentazione: è una rievocazione capace di sospendere il tempo. Le scene, curate con precisione quasi filologica, diventano un viaggio nella memoria collettiva, un momento in cui lo spettatore non resta tale: si lascia coinvolgere, si commuove, partecipa. Le strette vie medievali, le mura antiche e il silenzio che accompagna la sera amplificano la suggestione. Qui il Natale torna alla sua origine più pura.

