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Questo borgo nel cuore della Ciociaria sembra davvero fermo nel tempo.Guarda che meraviglia!

Questo borgo nel cuore della Ciociaria sembra davvero fermo nel tempo.Guarda che meraviglia!
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Un posto magico, la destinazione ideale per un week end tra natura, storia e sapori autentici, ecco una vera sorpresa della Ciociaria…


Del Lazio si parla sempre di Roma, spesso dei laghi, in estate dei suoi tratti di costa, ma meno di quella terra autentica che è la Ciociaria, eppure proprio questa parte della regione è un tesoro di luoghi e tradizioni autentiche che più di ogni altra riescono a raccontare un tratto di questa terra molto piacevole ed interessante.

La Ciociaria a cavallo con la Campania, l’Abruzzo e il Molise è la terra caratteristica proprio per i suoi borghi, sono ben 91 comuni della Ciociaria che appartengono più nello specifico alla provincia di Frosinone, e ai territori limitrofi e che fanno proprio di questa terra la provincia storica del Lazio. La Ciociaria è dunque la meta ideale per chi vuole riscoprire le antiche tradizioni, facendo la conoscenza di luoghi come i monasteri benedettini e cistercensi, le città d’arte, ma anche per chi ama immergersi nella natura o fare una gita all’insegna dell’enogastronomia più autentica.

I borghi della Ciociaria hanno una ricchezza prima di tutto quello si essere dei luoghi sinceri, dove spesso il tempo sembra essersi fermato, vale anche per questo borgo che stiamo per raccontarvi, un tesoro da scoprire, una gita da fare se vi trovate in questa zona meravigliosa…

Il cuore della Ciociaria è un borgo fermo nel tempo

Si trova a metà strada tra Roma e Napoli diventando così proprio l’espressione più autentica delle Ciociaria una terra che a tratti ha le caratteristiche tutte laziali e nell’altro ha per alcuni versi delle contaminazioni della regione partenopea. Questop borgo immerso in un paesaggio autentico, ricco è la metà ideale per chi si vuole godere una gita al fresco nelle calde giornate estive, ama immergersi nella natura fare trekking e perché no anche canoa visto che è proprio sul fiume Liri protagonista di queste porzione laziale.

Stiamo parlando di Monte San Giovanni Campano, il borgo poco distante da Alatri, Veroli e Sora, un piccolo e grazioso paesino aggrappato ai Monti Erici che da lontano si vede per il suo meraviglioso castello, una tappa da non perdere, il  Castello d’Avalos.

Questo piccolo borgo è proprio l’esempio di un rifugio sicuro, lo racconta il suo impianto urbanistico a forma di cupola, un esempio di borghi costituiti dallo Stato Pontificio. Il suo nome è proprio la trascrizione della sua posizione e conformazione a cui viene aggiunto il termine campano per distinguerlo da un omonimo borgo che si trova in provincia di Rieti.

Il suo fascino senza tempo si percepisce dall’esterno, dalle sue mura che proteggono un centro storico fatto di vie lastricate, una cinta muraria importante se si pensa che è caratterizzata da trentasei torrette e il suo imponente castello.

Castello d’Aquino d’Avalos: il simbolo di Monte San Giovanni Campano

E’ il simbolo del borgo, questo magnifico castello che si erge su tutto l’abitato, il castello di Monte San Giovanni Campano è imponente ed è il racconto di un momento importante per la Ciociaria. E’ proprio qui, infatti che venne rinchiuso nel 1243 San Tommaso d’Aquino dai suoi familiari. Nei suoi due anni di permanenza, qui il Santo compose i primi scritti filosofici, e la sua stanza venne poi trasformata in cappella. Oggi il castello è uno dei principali monumenti da vedere in questo borgo e ciò che lo rende particolare non è solo la bellezza è la sua atmosfera che trasmette proprio il mistero e gli intrighi nascosti dietro questa vicenda.

Il castello andò in parte distrutto nel 1495 quando ci fu un attacco delle truppe di Carlo VIII di Francia, durante la sua discesa in Italia alla conquista del Regno di Napoli.

La gita a Monte San Giovanni Campano è una continua scoperta di meraviglie

Se il castello è il simbolo del borgo non meno importanti sono tantissimi edifici da vedere. Prima fra tutte è sicuramente la chiesa di Santuario della Madonna del Suffragio che venne raso al suolo quando fu distrutto il castello e poi venne ricostruito solo nel XVI secolo. Questo santuario è l’edificio religioso più importante, bellissimo è il suo portone in bronzo e meravigliosi sono i suoi interni simbolo di ricchezza e opulenza.

A proposito di edifici religiosi da vedere anche la Chiesa di San Pietro di Arenula che si trova un pò fuori dal centro storico ed è una delle chiese più antiche della diocesi con la pianta a croce latina ancora oggi visibile.

Parlando si edifici civili da non perdere è il Palazzo Comunale che si trova al centro della località a Piazza Marconi.

Tra natura e degustazioni a Monte San Giovanni Campano non ci si annoia

A Monte San Giovanni Campano si può fare una vacanza attiva. Chi ama fare trekking può passeggiare e andare alla scoperta di reperti storici può farlo verso la roccaforte medievale del Pozzo Faito dove si trovano resti di un tempio rupestre romano dedicato a Giove. Chi vuole regalarsi un’esperienza avventurosa tra l’acqua qui può praticare rafting, kayak e canottaggio seguendo il corso del fiume Liri.