Un borgo al centro della Media Valle del Tenna (Monti Sibillini, tra Fermo e Macerata, nelle Marche), a oltre 400 metri di altezza, che sorge su un’area già popolata da millenni. Come testimoniano i reperti archeologici, qua sorgeva un antico insediamento piceno e romano. Dopo la caduta dell’Impero Romano, la ripresa economica e culturale fu legata al potere religioso che, tra vescovato e centri monastici, in particolare benedettini prima e farfensi poi (VI e VIII secolo), governarono l’area ed avviarono l’economia locale, riadattando resti di edifici romani e costruendo così quella rete politico-religiosa-amministrativa che farà da guida al territorio fino al XV secolo. Nel corso dei secoli, una forte spinta all’economia e quindi alle fortune e alla prosperità del borgo fu data da una colonia ebraica che, nel XIII sec., si spostò da Firenze insediandosi nel territorio di Montegiorgio, stimolando commerci ed esercitando le industrie della lana, del lino e della seta e l’artigianato, in particolare nel campo del cuoio e dei pellami.
Cosa vedere nel borgo storico
La struttura urbana di Montegiorgio risale al Medioevo: nel IX secolo vi si stabilirono i monaci Benedettini, che accolsero intorno alla Chiesa di Santa Maria Grande (l’attuale San Francesco con Cappella Farfense) e al Convento, i primi abitanti di Montegiorgio. La cinta muraria ingloba tutto il centro storico, le cui vie riportano intatte all’urbanistica medievale. Elegante e accogliente, alcuni vicoli stretti a misura d’uomo in contrada San Nicolò e le tracce preziose dei secoli sulle pietre delle chiese e dei palazzi conferiscono alla cittadina un’atmosfera piacevole e a misura d’uomo.
Tra gli edifici di interesse, troviamo il teatro storico Domenico Alaleona, il monumento a Salvo D’Acquisto, opera dello scultore Pigini (1993) nel Parco della Rimembranza, la chiesa barocca di San Michele Arcangelo; la Chiesa dei SS. Giovanni Battista e Benedetto, dalla bella facciata classicheggiante in laterizio, con pregevoli dipinti all’interno; la Chiesa di S. Andrea che accoglie la “Madonna dell’umiltà”, una pala a tempera su tavola del 1374 di Francescuccio Ghissi.
Le tappe del tour nel borgo (con i consigli dei locals)
Iniziamo la visita a Montegiorgio partendo da Corso Italia, qui a sinistra la facciata barocca della Chiesa di S. Michele Arcangelo. Salendo troviamo la Chiesa dei SS. Giovanni Battista e Benedetto dalla bella facciata classicheggiante in laterizio. In Piazza Matteotti, dominata dall’imponente facciata di Palazzo Passari, troviamo l’agile loggiato ottocentesco. Salita una rampa di scale c’è il Palazzo S. Agostino ex sede del convento degli agostiniani. Sopra il loggiato l’Arco del Trecento e la chiesina della Madonna degli Angeli. Arriviamo quindi in Piazza Alaleona dove sorgono il Monumento ai Caduti opera di Gaetano Orsolini, il Palazzo Alaleona, la chiesa annessa al convento delle Clarisse e l’antica Torre Civica detta “Torre de palazzu”. Subito a sinistra il Teatro Domenico Alaleona, che conserva pregevoli affreschi, stucchi e dorature. Proseguendo si arriva alla sommità del paese, il “Pincio”. Il luogo è dominato dalla possente mole della Chiesa di S. Francesco con il portale di pietra calcarea del 1325. Annessa alla chiesa è la Cappella Farfense con l’interessante ciclo di affreschi “L’invenzione della croce”. Alla sinistra dell’altare della chiesa di San Francesco, una porta vi farà accedere a questo scrigno incantato (che rimanda al ciclo di affreschi di Giotto nell’omonima chiesa di Arezzo) e col naso all’insù ammirerete affreschi che vi racconteranno una leggenda molto più antica.
Vicino, l’ex Palazzo comunale, sorto negli anni ’50. Lasciando il “Pincio”, il punto più alto del paese, troviamo la Chiesa di S. Giacomo e la Chiesa di Sant’Andrea. Merita una visita con sosta dedicata alla riflessione le incantevoli frazione di Cerreto e di Alteta. Si fa presente che alcuni siti turistici indicati nella guida sono al momento NON VISITABILI causa inagibilità dovuta al sisma del 2016.
Emozioni e panorami da non perdere
Dalla sommità del paese, comunemente chiamata “Pincio”, si gode un ampio panorama che si estende dal Mare Adriatico ai Monti Sibillini, dal Monte Conero al Gran Sasso d’Italia. Un panorama fantastico anche dal colle di Contrada Montemilone, che regala una vista a 360° da togliere il fiato.
Sopravvivono ancora ora oggi alcune antiche attività artigianali: piccole botteghe dove ammirare lavori di qualità, realizzati con sapienti tecniche e portate avanti da generazioni. Punto di riferimento per gli amanti dell’ippica, con manifestazioni e gare di rilievo nazionale, l’ippodromo di San Paolo, che si trova a pochi passi dal centro.
Montegiorgio si trova a soli 27 km dal mare di Porto San Giorgio: per chi ha in programma una vacanza nel litorale marchigiano, una deviazione al borgo e un’immersione nella sua natura circostante non può mancare.
Per gli amanti di bike e escursioni, imperdibile il percorso cicloturistico nelle colline Fermane, tra Borghi antichi e la valle del Fiume Tenna, che segna il lungo percorso dai Monti Sibillini fino al Mare Adriatico.
Per chi vuole scoprire i segreti dei Monti Sibillini e la leggenda della Sibilla, non resta che prendere info sui tanti percorsi trekking e escursioni guidate nella zona del parco naturale.