Serre Idroponiche, dalle basi spaziali alle nostre Cucine: Intervista a Marco Giordano, General Manager di ELThub

Serena Basciani
  • Giornalista e Content Editor
  • Esperta in Personal Branding
04/11/2023

Avete mai pensato di non dover rinunciare alla passione di frutta e verdura a chilometro 0 anche se non avete la possibilità di coltivare un orto in casa vostra? Al MoaCasa 2023, ci hanno pensato davvero, ce lo racconta Marco Giordano General Manager di ELTHub…

Serre Idroponiche, dalle basi spaziali alle nostre Cucine: Intervista a Marco Giordano, General Manager di ELThub

Un MoaCasa in cui le novità, il supporto tecnologico ed il minimalismo, uniti ad un moderno concetto di green, sono protagonisti assoluti. Tra le cose più accattivanti che hanno reso questi giorni interessanti e con grandi finestre aperte sul futuro, c’è qualcosa che riguarda un nuovo modo di utilizzare e pensare il mondo degli elettrodomestici. Se da una parte abbiamo visto il trionfo del biologico e del cibo a Km Zero, in questo momento stiamo andando ancora oltre. Avete mai sentito parlare di Serra Idroponica?

Serre Idroponiche: il futuro è al MoaCasa 2023

MoaCasa 2023 Roma

Il futuro ci guarda dritto in faccia proprio nei percorsi che possiamo vedere e vivere al MoaCasa 2023. Una delle cose più innovative che potete trovare, qui, sono queste piccole serre idroponiche, progettate per vivere in casa, più precisamente nelle nostre cucine, all’interno di piccoli elettrodomestici da incasso. Al posto del forno e del forno a microonde, o in aggiunta ad essi naturalmente, potrete avere il vostro orto, da cui raccogliere quotidianamente basilico, origano, menta e non solo. In un futuro non troppo lontano, anche le piante più grandi potranno diventare gestibili tra gli utensili ed i piani cottura della cucina di casa vostra. Non ci credete? Abbiamo incontrato direttamente al MoaCasa l’ingegnere che ha progettato questa novità. Marco Giordano, General Manager di ELTHub, era presente in Fiera, e molto disponibile.  Queste innovative piante coltivate dentro dei moduli perfettamente compatibili con gli spazi tradizionalmente destinati ai nostri elettrodomestici, hanno mosso molta curiosità, perciò abbiamo pensato di porre a lui quelle tante domande che di sicuro anche voi sarete posti di fronte a un progetto di questo tipo…

Intervista a Marco Giordano, General Manager di EltGroup

serra idroponica cucina

Non è facile pensare a delle piante senza immaginarle  nella terra, alla pratica di annaffiare, all’abitudine di vedere crescere e potare quello che è per i più comunemente pensato come “un frutto della terra”. Invece, come conferma l’ingegnere Marco Giordano, le piante hanno bisogno solo di acqua, e di un ambiente sicuro in cui crescere…

Cominciamo delle basi: cosa significa coltivazione idroponica?

Vuol dire andare a lavorare sulla coltivazione delle piante, cominciando dalle piante aromatiche che vediamo in questo allestimento, con acqua addizionata a sali minerali. Questo è tutto quello che serve ad una pianta per crescere: ad una pianta per crescere serve l’acqua per la fotosintesi e i sali minerali.

Come e da dove nasce questa idea?

Noi siamo una società di ingegneria, adesso stiamo collaborando con Mister Cucina perché abbiamo pensato proprio che questo è il futuro. Questa Serra nasce per coltivazioni destinate allo spazio, dove vengono appunto realizzate serre completamente isolate e totalmente automatizzate. Noi non dobbiamo fare nulla, la nostra piccola serra si gestisce con un sistema di irrigazione e ciclo notte e giorno…

Questa è una Serra pensata per le basi spaziali, come siete riusciti a “farla tornare sulla terra”?

Abbiamo scelto di farla tornare sulla terra creando un equilibrio perfetto tra design e funzionalità. Coltivare a casa alcune delle risorse che ci possono essere utili per il nostro fabbisogno è giusto, perché dovremmo rinunciarvi solo perché non abbiamo un giardino o un terreno in cui fare l’orto.

Lo spazio però ci sembra ridotto, è quindi una Serra solo per piccole piante ed erbe aromatiche?

Questi sono dei prototipi, pensati su modulo ad incasso che somiglia ad una cantinetta per il vino. Adesso stiamo pensando a dei moduli anche per delle piante più grandi. Le nostre prove hanno previsto anche la coltivazione di zafferano, per esempio, a partire dai bulbi, e delle piante di pomodori alte 3 metri…

Questo può davvero essere il futuro secondo voi?

Questo è il futuro, in Italia sta iniziando adesso a definirsi, ma a Singapore per esempio, questo è già il presente. In questa città-Stato hanno fatto una legge per cui tutti i nuovi costruttori devono metter in condizioni gli abitanti  di essere indipendenti dal punto di vista della produzione agroalimentare. Quindi chi vivrà in questi nuovi edifici avrà a disposizione uno spazio in cui coltivare le proprie verdure.

Qual è la vostra fonte di ispirazione e il vostro obiettivo qui al MoaCasa 2023?

Utilità e sostenibilità sono le nostri fonti di ispirazione, quindi anche un occhio a come questo aspetto viene sviluppato all’estero, certo. Al momento in esclusiva con Mister Cucina siamo riusciti ad arrivare qui in fiera per testare l’interesse e la reazione del pubblico, poi vediamo da qui come seguirà la storia di questo progetto in cui crediamo moltissimo!