L’Umbria è una delle regioni più ricche di borghi e cittadine da visitare in un week end della primavera o magari ad inizio estate. Qui paesaggi incantevoli nascondono delle vere e proprie perle da scoprire e ogni gita si trasforma in un viaggio che coinvolge tutti i sensi.
L’Umbria ha la bellezza del paesaggio e la ricchezza dell’arte, ha la meraviglia delle tradizioni autentiche, ha la prelibatezza dei sapori autentici e il profumo di vini inebrianti e quell’ospitalità che sa accogliere tutti.
Quando si inizia a pianificare un viaggio in Umbria e si fa una classifica di posti da visitare tra le prime posizioni non può mancare Spoleto, la città in cui l’arte fa da padrona e trasforma questo meraviglioso posto quasi in uno scrigno o ancora di più in un museo a cielo aperto.
Spoleto: la regina affascinante dell’Umbria contesa nei secoli
Nella regione dei borghi Spoleto è come se avesse un posto a sé unico che nessuno può rubargli. Questa meravigliosa cittadina ha il carattere di un borgo nella sua autenticità e le dimensioni di una città senza prenderne il caos che può contraddistinguere un centro urbano più grande.
Spoleto fonda le sue radici nell’età del bronzo, si trasforma poi in una colonia romana fino a passare nella dominazione Lomgobarda e poi un luogo conteso tra Impero e la Chiesa, che ne mantenne il controllo fino al 1860, quando venne annessa al Regno d’Italia.
Cosa fare e vedere a Spoleto
Spoleto ha sempre qualcosa di bello da vedere, ha sempre qualcosa di magico per cui sorprendersi. Girovagare per le sue vie si fa un salto nel tempo. Tra i suoi vicoli di vie, infatti ci sono tantissime testimonianze di epoca romana. Tra i simboli da non perdere l’Arco di Druso e Germanico che si impone con la sua architettura romana fino a quella che oggi è la Pizza del Mercato e una volta il foro della città di cui se ne possono vedere i resti. Un altra traccia importante della storia romana è il Teatro romano che ancora oggi è una scenografia suggestiva per spettacoli ed in pare Museo Archeologico Nazionale di Spoleto. C’è infine per gli amanti della storia romana la Casa Romana da non perdere che è una dimora che risale al 1 secolo d.C.
Facendo un salto nei secoli successivi dell’epoca Longobarda da vedere all’interno del Palazzo Mauri dei bellissimi mosaici del VI secolo, che dimostra come l’area forense della città continuò a vivere anche dopo la caduta dell’Impero Romano, trasformandosi nella sede delle aristocrazie longobarde e la Basilica di San Salvatore che per la sua bellezza è un esempio di architettura longobarda e le sue influenze bizantine è patrimonio Unesco.
I tesori più importanti risalgono alle epoche successive, in cima alla lista sicuramente resta impresso a tutti il Duomo di Spoleto, che è un vero e proprio edificio iconico non solo della città, ma anche dell’Umbria stessa. Il Duomo di Spoleto è quasi un museo per la ricchezza di opere d’arte, il suo portico rinascimentale e la facciata in cui si vede uno strepitoso mosaico del Cristo benedicente di Solsterno che accanto ha un maestoso campanile. Il suo interno è un posto magico, qui si trovano infatti degli affreschi che risalgono ad alcuni dei più importanti artisti del Rinascimento tra cui Filippo Lippi e altri commissionati da Lorenzo de’ Medici con un’iscrizione dell’amico Angelo Poliziano. Non mancano le opere di Pinturicchio, mentre nella Cappella delle Reliquie è conservata una lettera autografa di San Francesco a un frate spoletino.
Insieme al Duomo ciò che rappresenta un edificio importante della cittadina di Spoleto è la Rocca Albornoziana che domina tutto il paesaggio dal Colle Sant’Elia dove sorge. Questa opera commissionata da Papa Innocenzo VI prende il nome del cardinale spagnolo Egidio Albornoz che molto vicino al papa, seguì i lavori di costruzione. Questa che era nata come fortezza difensiva venne usata anche come palazzo per ospitare ospiti illustri tanto che qua ha vissuto per un periodo anche Lucrezia Borgia.