Sportive di Lusso Made in Italy: 3 marchi italiani che hanno conquistato il Mondo

Lorenzo Fiorentino
  • Laureando in Lingue, Letteratura e Giornalismo
  • Redattore esperto di auto di lusso
16/09/2022

Le Sportive italiane nel tempo sono diventate un simbolo di lusso e di grazia riconosciuto in tutto il mondo. Dagli inizi all'essere considerati come degli oggetti del desiderio da qualsiasi automobilista del globo; ecco quali sono i 3 marchi italiani che hanno conquistato il Mondo...

Sportive di Lusso Made in Italy: 3 marchi italiani che hanno conquistato il Mondo

Macchine Sportive e Italia, un matrimonio iniziato più di un secolo fa e che sembra non voler terminare. Il nostro Paese nel corso della storia è riuscito a dare vita a tantissimi nomi altisonanti nell’ambito dell’automobilismo; tante le icone, e tante le meteore. Dalle normali e apparentemente noiose utilitarie, fino alle più sfrenate sportive nate per sfrecciare sull’asfalto. La bandiera tricolore sventola alta quando si parla di un argomento come quello dei veicoli a quattro ruote. Una questione di patriottismo forse, che però è più che giustificata. Basti pensa che una zona territoriale della nostra penisola è riconosciuta come la Motor Valley Italiana; l’Emilia Romagna, dove è presente la più alta concentrazione a livello mondiale di case automobilistiche di fama internazionale e storica. Lì sono nate le leggende dei marchi che hanno fatto fortuna in tutto il mondo. E soprattutto è da lì, dalla “Motor Valley Italiana”, che ha preso origine il mito delle Sportive di Lusso Made in Italy.

Sportive Italiane: i 3 marchi più celebri di sempre

Macchine emblema di storia, di tradizione e di intraprendenza; e, anche, di agonismo visto che alcune di loro sono scese sulle piste da gara, dalla quelle più prestigiose dei circuiti di Formula 1 o delle “leghe” minori a quelle più quotidiane delle gare di regolarità come la 1000 Miglia. Auto sportive italiane, una certezza di stile e di lusso che non passa e non passerà mai di moda. Ecco quali sono i 3 principali marchi italiani che hanno conquistato il Mondo…

Ferrari, l’intramontabile Cavallino

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Nata nel 1947 a Maranello, in provincia di Modena, a Ferrari si dagli esordi ha concentrato la propria produzione sulla creazione di automobili sportive d’alta fascia e da corsa; impegnandosi anche (con discreto successo) nell’automobilismo da corsa. Le sue origini, però, risalgono al ’29 quando il fondatore del marchio del cavallino Enzo Ferrari (il Drake) diede vita alla Scuderia Ferrari (tuttora divisione principale del reparto corse).

Il simbolo dell’azienda è, appunto, un cavallino rampante; lo stesso (o quasi) utilizzato dall’aviatore Francesco Baracca durante il corso della Grande Guerra. Il cavallino venne ceduto personalmente dalla madre del militare deceduto in battaglia a Ferrari; e da allora è divenuto emblema della migliore sportività di lusso. Il simbolo automobilistico (forse) più riconosciuto di sempre.

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La prima auto prodotta dalla casa di Maranello fu la 125S; un modello “barchetta” costruito solamente in due esemplari. L’ “autobotte”, così la definì Ferrari, esordì quello stesso anno (1947) nel circuito di Piacenza; guidata dallo stesso uomo che la collaudò, il pilota italiano Franco Cortese.

Da allora si sono susseguiti una serie innumerevole di macchine e modelli, che hanno contribuito a far aumentare sempre di più la fama del marchio a livello mondiale. Dalla iconica Testarossa del 1984, alla super moderna Roma del 2020; fino ad arrivare al Ferrari Purosangue, l’inedito SUV di Maranello prossimo a sbarcare sul mercato.

Lamborghini, il Toro figlio di una lite

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Altro evergreen dell’automobilismo mondiale targato “IT”. Questa vettura trattiene nella sua scocca la furia incontenibile di un Toro in tempesta, suo emblema stampato sull’inconfondibile scudetto. Le linee classiche della “Lambo” sono intramontabili; aggressive, allungate e spigolose. Sportive, sempre giovanili e con un fascino sfarzoso. Esse vanno a creare modelli che hanno fatto, fanno e continueranno a fare scuola nel design automobilistico.

La Lamborghini (in quanto produttrice di automobili) nasce nel maggio del’63 a Sant’Agata Bolognese da un’idea del suo esuberante e autoritario “patron” Ferruccio Lamborghini, già imprenditore e proprietario della Lamborghini Trattori, nonché di altri prodotti estranei a questo settore. Un’idea, leggenda vuole, scaturita da una lite; quella avvenuta tra lo stesso Ferruccio ed Enzo Ferrari. Il primo, infatti, si era recato dal fondatore del marchio del cavallino rampante per lamentarsi in prima persona della propria Ferrari modello 250G e spartire consigli. Al che la risposta stizzita del Drake, “Che vuol saperne lei che guida trattori?”. Una sfida per Ferruccio che in quel momento decise di dare il via alla sua produzione di vetture sportive, “perfette anche se non particolarmente rivoluzionarie”.

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Una produzione lunga 60 anni, che ha portato alla luce modelli indimenticabili come la Lamborghini Countach  o la Diablo. Oggi di nuova produzione Lamborghini ci sono tre modelli, con tutte le varie versioni di esse: Aventador, Huracán e Urus.

Maserati, l’eleganza delle sportive del Tridente

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Nata a Bologna e poi spostata definitivamente a Modena, dove è diventata ciò che è ora; ovvero il più raffinato esempio presente al mondo di eleganza sportiva rapportata all’automobile. La Maserati è nata nel 1914 grazie al pilota e imprenditore Alfieri Maserati. I primi anni passati nel capoluogo emiliano il marchio li ha trascorsi come semplice sviluppatrice di vetture da gara su strada per la casa Isotta Franchini. Con il trasloco dell’azienda in quel di “Mòdna”, comincia la propria produzione di veicoli sportivi.

Il primo prototipo risale al 1926 e risponde al nome di Tipo 26, una torpedo sulla quale debutta finalmente il simbolo caratteristico dell’azienda, un tridente stilizzato ripreso dalla fontana del Nettuno di Bologna. Disegno realizzato da Mario Maserati, il fratello pittore di Alfieri.

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La storia della Maserati è fatta di successi, crisi, continui passaggi di proprietà e grandi riprese economiche. Una storia tumultuosa lunga oltre un secolo, ma che non è riuscita a scalfire l’eleganza lussuosa e insieme sportiva del tridente.