Stellantis svela cosa accadrà alla Fiat Panda: una vera Sfida!
Ma cosa ne sarà di Fiat Panda? Lo svela Stellantis...
La domanda se la stanno ponendo tutti gli automobilisti italiani: ma la Fiat Panda che fine farà? Incertezza, dubbi e un pizzico di paura sul destino di questa mitica vettura, d’altronde si tratta pur sempre dell’auto più amata di motorizzati del Belpaese, e su questo i numeri non mentono. Inoltre, il timore è aumentato anche quando è stata annunciata la sua versione full-electric, versione che dovrebbe nascere (a breve) in Serbia e non più nello storico stabilimento di Pomigliano d’Arco. Insomma, la super utilitaria di Torino nata addirittura nel 1980 si trova davanti al cambiamento più grande della sua lunga carriera. Ma cosa ne sarà della Fiat Panda? Stellantis prova a rispondere così…
Il futuro della Fiat Panda, ecco cosa le accadrà
Nella giornata di ieri nello stabilimento campano di Pomigliano d’Arco di Stellantis (ex Fiat) è andata in scena la curiosa presentazione ufficiale della Fiat Pandina; già, perché il modello che siamo abituati a conoscere, e a guidare, non si chiamerà più Panda ma Pandina. La Panda, dunque, sarà quella totalmente elettrica, e non mild hybrid come l’attuale, che nascerà tra pochi mesi nella fabbrica serba (sì, in Serbia…) di Kragujevac, e cioè dove venivano costruite le “vecchie” Fiat 500L.
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Ecco, in questa poche righe c’è semplicemente di tutto. Il futuro di un brand storico, ma che ha perso ormai i contatti con il suo luogo di nascita, ricordiamo che nello stabilimento torinese di Mirafiori (ora in cassaintegrazione) Fiat produce solamente la 500e, a ritmi cadenzati, per non dire di peggio. C’è il problema, grave, della de-industrializzazione del settore automobilistico made in Italy; argomento che nelle ultime settimane ha innescato furenti liti tra il Governo capitanato da Giorgia Meloni e la coppia Carlos Tavares e John Elkann. La Premier vuole tornare a produrre un milione di auto in Italia, con o senza Stellantis; tant’è che il ministro delle imprese e del made in Italy ha annunciato l’interesse di accogliere un secondo produttore in Italia, che sia Tesla o uno cinese.
Ma in quelle poche righe è contenuto anche l’avvenire di un modello che ha letteralmente scritto la storia della moderna “motorizzazione” dello Stivale. Sì, perché noi parliamo spesso della 600 e della 500 che dal boom economico hanno offerto una mobilità sostenibile a tutti (o quasi) gli italiani, ma spesso ci dimentichiamo della Panda, vero fenomeno culturale tricolore a partire addirittura dal 1980. Allora si trattava di una vera e propria rivoluzione, sia per il design, per quanto spartano, che per gli interni multitasking.
Di quelle prime serie, con gli anni, si è perso molto; ma la Panda (o Pandina dir si voglia) continua a essere, continua a essere low cost, e soprattutto continua a essere acquistata e guidata nonostante tutto. Ma gli anni passano, e anche questo pezzo di storia è chiamato a modernizzarsi, e non con quei pochi aggiustamenti tecnologici e di sicurezza presentati ieri a Pomigliano. Qui c’è aria di una vera e propria, e radicale, rivoluzione; o meglio ancora di una “sfida globale“, come definita dalla stessa Stellantis.
La sfida globale di Stellantis dà vita a un’intera famiglia di Panda
Poco tempo prima di svelare la Pandina a Pomigliano d’Arco, Stellantis nella propria newsroom ha pubblicato un comunicato ufficiale intitolato “Fiat lancia una nuova sfida globale”. Le parole, quindi, lasciano spazio all’immagine, e la foto scelta per questo comunicato sembra essere una sorta di rivisitazione della Centoventi, il prototipo presentato nel 2019, proprio quello su cui dovrebbe prendere forma la Panda elettrica. E guarda caso, sulla fiancata destra della vettura futuristica proposta è scritto proprio Panda. Ma di che sfida si tratta?
Beh, accorpando alcuni passaggi del comunicato, si viene a sapere che così “l’Amministratore Delegato di Fiat, Olivier François, ha appena svelato i prossimi passi nella creazione della nuova gamma“, ma anche che “tutti i nuovi modelli, che condivideranno una piattaforma globale comune, saranno disponibili ai clienti di tutto il mondo”, e infine che “Fiat offrirà propulsori elettrici, ibridi e ICE (termici, ndr) per soddisfare le esigenze dei clienti dovunque essi vivano nel mondo”. Questo nuovo modello verrà svelato, o meglio ancora questa nuova famiglia, verrà svelata nel prossimo mese di giugno, proprio quando dovrebbe essere presentata la Panda “serba”, e seguirà poi il lancio di un nuovo modello ogni anno per i tre anni successivi.
Nel comunicato, poi, non si fa mai riferimento alla Panda, se non in dei piccoli passaggi, come per esempio quando viene rivelato che “la nuova famiglia di concept – è – ispirata a Panda“, e poi il nome della super utilitaria viene più citato solamente un paio di volte, poco più. Strano… Ma è inevitabile, o forse banale, il collegamento tra il concept e il modello. “Siamo entusiasti di condividere un’anteprima del nostro futuro; un futuro molto prossimo in realtà, infatti la prima auto sarà presentata tra 4 mesi durante le celebrazioni del 125° anniversario del marchio” ha commentato a questo proposito François.
In questo caso si parla addirittura di cinque configurazioni disponibili con una sola piattaforma. Nello specifico si parla di city-car, come la Pandina attuale, pick-up, fastback, SUV e addirittura camper. Ma cosa vorrà dire questo dettaglio? Verranno realizzate cinque auto differenti, oppure la nuova Fiat Panda, quella elettrica e prodotta a Kragujevac, sarà declinabile in cinque versioni?