Tiffany celebra la vittoria di Jannik Sinner agli Us Open, ecco come…
Jannik Sinner, dopo il caso doping, trionfa agli Us Open, e a celebrare questa (storica) vittoria ci pensa Tiffany. Ecco come...
Nello sport ci sono successi che verranno ricordati più di altri. Vuoi perché si tratta di vere e proprie imprese, o ancora perché un trofeo mancava da tanto o da troppo tempo; o ancora, perché questo avvenimento arriva dopo un periodo difficile, proprio come successo di recente a Jannik Sinner. Il tennista italiano, infatti, ha dovuto lottare a suon di racchettate contro varie critiche e polemiche, incluso un vero e proprio scandalo nato intorno alla sua immagine. Per questo bisogna fare un passo indietro allo scorso marzo, quando l’altoatesino è risultato positivo a un test antidoping. Tutta colpa di una pomata che conteneva l’ormai tristemente noto Clostebol, una uno steroide anabolizzante, in poche parole una sostanza vietata. Nulla di cui preoccuparsi però, quella di Jannik è stata considerata “assunzione inconsapevole” da parte di un tribunale, il classe 2001 è stato scagionato da tutte le accuse (ma non dalle polemiche) ed è tornato in campo a trionfare. È lui il vincitore degli ultimi Us Open, una vittoria celebrata anche da Tiffany; ecco come…
Dallo scandalo alla vittoria, per Jannik Sinner sono stati dei mesi da paura
Dobbiamo ammettere che diventare famosi, anzi dei veri e propri idoli come in questo caso, non è mai semplice. Jannik Sinner in pochi anni si è trasformato in uno dei tennisti più forti della storia d’Italia, se non addirittura il più forte di sempre, arrivando a scalare completamente la classifica Atp, e sedendosi al primo posto, e vincendo alcuni dei tornei più importanti del mondo. Tanto per citarne alcuni, stiamo parlando degli Australian Open dello scorso anno, l’ultima Coppa Davis vinta con la nazionale italiana, e soprattutto gli ultimi Us Open; forse la vittoria più importante, almeno per il momento, per il giovane altoatesino. Per Sinner, infatti, gli ultimi mesi non sono certo stati i più tranquilli della sua carriera. Il suo forfeit alle Olimpiadi di Parigi 2024, a pochi giorni dall’inizio dei Giochi francesi, hanno fatto alzare non poche critiche, soprattutto perché questa rinuncia, dovuta a una presunta tonsillite, e annunciata dallo stesso atleta sul suo profilo Instagram, è arrivata solamente dopo la vacanza del tennista con la sua fidanzata (e collega) Anna Kalinskaya nella paradisiaca Costa Smeralda della Sardegna. Ma questo non è stato l’unico conflitto tra Jannik e il pubblico del tennis italiano (e non).
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Dopo il no alle Olimpiadi, infatti, per il giovane campione sono arrivate varie voci di cronaca rosa, un gossip infinito che parlava di presunte crisi nella coppia Jannik-Anna, con i due che smettevano di seguirsi sui social, e poi ricominciavano, in un loop quasi infinito. E poi, eccolo qui lo scandalo, è arrivata la notizia della positività di Sinner al Clostebol, una sostanza vietata come specificato in precedenza. Da questo momento, per il classe ’01 è cominciato un vero e proprio inferno. Tanti sono stati gli attacchi nei suoi confronti, nonostante sia stato effettivamente scagionato da un’indagine indipendente dell’Itia (International Tennis Integrity Agency) per “assunzione inconsapevole” della sostanza. Molti sono stati i colleghi a puntare il dito contro Jannik, dall’olandese Tallon Grieskspoor all’australiano Nick Kyrgios, e da Carlos Alcaraz e Novak Djokovic non sono arrivate certo le parole che ci si aspettava. Altri, come Matteo Berrettini, hanno deciso invece di difendere con decisione il tennista, il quale ha deciso di rispondere alle critiche con la propria racchetta. Una risposta valevole anche della firma di Tiffany.
Tiffany firma la vittoria dell’altoatesino a New York, un trofeo indimenticabile
Già, così Sinner si è presentato agli Us Open con un solo pensiero nella testa: vincere. Vincere per la gloria personale, per un obbligo sportivo, che per lui è anche professionale, ma soprattutto per avere una rivincita per tutte le critiche. E in effetti Jannik ha vinto, dimostrando ancora una volta di essere il più forte al mondo, conquistando un trofeo che ha qualcosa di speciale. Il titolo degli Us Open, infatti, ormai dal 1987 sfoggia la firma della maison newyorkese Tiffany, e anche questa volta il lusso è stato protagonista della finale del torneo statunitense, e della vittoria del tennista italiano.
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Una premiazione degna di nota, e di moda, di alta moda. La coppa in questione, infatti, è stata realizzata a mano in argento sterling nel laboratorio di lavorazione di Tiffany a Cumberland, nel Rhode Island. Qui gli artigiani dell’azienda statunitense usano ancora tecniche antiche, quali la tornitura, l’argenteria, la cesellatura, la fusione, la formatura del filo, la saldatura, la punzonatura, la lucidatura e l’incisione a mano per dare vita ai trofei. Inoltre, quest’anno per la prima volta Tiffany ha allestito una esposizione sul campo per fare sfoggio dell’intera gamma di trofei degli Us Open nei momenti antecedenti della cerimonia di premiazione.
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