Titanic, all’asta la lettera del direttore dell’orchestra

27/03/2012

Andrà all'asta il prossimo 26 aprile la lettera scritta dal direttore dell'orchestrina del Titanic, scritta cinque giorni prima della tragedia: la stima oscilla tra i 100mila e i 200mila dollari

Titanic, all’asta la lettera del direttore dell’orchestra

Un altro cimelio del Titanic andrà presto all’asta, precisamente il prossimo 26 aprile, e solo online. Si tratta della lettera scritta da Wallace Hartley, il direttore dell’orchestra che suonò fino all’ultimo durante il naufragio e che fu redatta di suo pugno cinque giorni prima della tragedia. Il cimelio è di grandissimo interesse per gli appassionati collezionisti e ha una base d’asta che oscilla tra i 100mila e i 200mila dollari. La cosa che rende davvero unico il lotto è il fatto che a scriverlo fu il direttore della banda, entrata nella leggenda per non aver abbandonato la nave e aver continuato a suonare mentre la nave veniva inghiottita dal mare.

È una bella nave e sembra che a bordo ci siano molte persone ricche. Abbiamo una bella band e i ragazzi si stanno divertendo”, così scriveva Wallace Hartley pochi giorni prima della tragedia.

La lettera venne scritta il 10 aprile del 1912 ed era indirizzata ai genitori in Inghilterra: un pezzo importante della storia di quella tragedia che racconta dalle stesse parole di un suo protagonista com’era la vita a bordo della nave, definita all’epoca la più lussuosa del mondo.

La stima tra i 100mila e i 200mila dollari chiarisce l’importanza del documento, come per ogni cimelio che arrivi dal Titanic. Il mare ne ha portati a galla molti e i collezionisti sono sempre alla ricerca di ricordi e oggetti che arrivano dai fondali del Titanic.

Quest’anno poi è un momento importante visto che cade il centenario del naufragio e la ricorrenza ha fatto nascere molte iniziative, come l’apertura del museo a Belfast dove si può ammirare la ricostruzione della nave grazie anche alle nuove tecniche del 3D.

Per qualche fortunato e ricco collezionista però ci sarà la possibilità di avere tra le mani la lettera del direttore d’orchestra, che non smise di suonare, anche nel dramma.