Un angolo di Tibet tra le colline reggiane: un Borgo di pace e spiritualità

Laura Pistonesi
  • Esperienza di 20 anni in comunicazione e PR
  • Esperta di beauty, fashion e viaggi
08/04/2024

Silenzio, pace e atmosfera suggestiva fanno di questo piccolo borgo, un centro unico al mondo. E' questo il borgo emiliano dalla spiritualità buddhista...

Un angolo di Tibet tra le colline reggiane: un Borgo di pace e spiritualità

Partire il week end per andare a fare una gita fuori porta vuol dire disconnettersi spesso dalla frenesia della città per andare alla ricerca di un luogo che regala pace, ci riporta ad una dimensione umana della vita e lo fa magari con un contesto naturale da favola, con un ritmo lento della vita che scorre, con la sua architettura semplice. In Italia esistono tantissimi borghi capaci di regalarci questa sensazione, sono nascosti, inesplorati vanno cercati, vanno trovati con la voglia di scoprire, con il desiderio di lasciare da parte tutto il ritmo del quotidiano. Li troviamo, ovunque da nord a sud e ce ne sono alcuni nella zona del Reggiano in Emilia Romagna che sono davvero incantevoli…

I borghi del Reggiano

L’Appennino reggiano in Emilia Romagna si trova al confine con la Toscana, non lontano dalla Liguria. E’ un territorio ricco di storia e cultura e la zona dove assaggiare i sapori più autentici di questa regione, dove l’eleganza si mescola all’autenticità. Siamo nelle terre di Matilde di Canossa, un luogo che racconta il Medioevo anche nelle lotte tra Papa e Imperatore, siamo nel cuore del Parco Nazionale Tosco Emiliano. Uno dei borghi principali di questa zona è Canossa proprio al centro della fertile Val D’Enza, uno spartiacque tra la provincia reggiana e quella parmense. Questo borgo che si trova alla sommità di un colle è uno di quelli che custodisce le architetture più importanti dei Castelli di Matilde di Canossa, protagonista indiscussa del Medioevo. E’ proprio qui che si trova, infatti l’imponente e suggestivo Castello di Canossa che fu appunto un luogo  strategico nella disputa tra Impero e Papato. Intorno a Canossa si trovano dei piccoli luoghi speciali che appartengono a questo comune e che possono diventare delle tappe da scoprire nel momento in cui si sceglie di visitare queste zone. Ognuno di essi ha un sapore, un’identità seppur piccoli, ognuno di essi ha qualcosa da dire e raccontare. Tra tutti, se amate fare una gita in un luogo di vero relax, dove lasciarvi invadere da un senso di pace, che addirittura viene paragonato al Tibet e non bisogna dirne il motivo… se scegliete di visitarlo perché ve ne accorgete da soli. Stiamo parlando di Votigno di Canossa.

Votigno di Canossa: il borgo dalla spiritualità buddhista

Sembra quasi lontano dalla realtà immaginare che in una terra dove la storia del nostro paese, le lotte tra Impero e Papato hanno trovato il loro miglior teatro si possa trovare un luogo che viene paragonato al Tibet, eppure esiste davvero! Votigno di Canossa è a poco più di 3 km da Canossa ed è un piccolo borgo medievale a 200 m di altitudine, per trovarlo bisogna addentrarsi nella valle del Rio Cerezzola. Questo borgo è considerato uno dei migliori conservati del medioevo e risale all’undicesimo secolo. Votigno di Canossa è un piccolo paese fortificato aveva un importante funzione grazie alla sua posizione strategica nascosta dalle colline e questo oggi si vede dal fatto che si trova proprio qui una alta torre di avvistamento militare. La bellezza e unicità di questo borgo è stata addirittura riconosciuta al punto da diventare Patrimonio Unesco. Il merito di questo è dovuto non solo alla sua impronta originaria, ma anche al lavoro dei suoi abitanti che hanno ristrutturato con cura le case abbandonate in modo gratuito. L’energia di pace di questo piccolo centro è confermata dal fatto che proprio qui si trova quella che viene chiamata la Casa del Tibet un centro culturale buddhista unico in Italia.

Casa del Tibet: il rifugio reggiano per chi vuole meditare

 

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La Casa del Tibet non ha una storia molto lunga, essa nasce per iniziativa del medico Stefano Dallari che nel 1990 ha voluto creare un punto strategico che fosse unico in Europa e in Italia. Proprio così è stato visto che è diventato così unico da arrivare al Dalai Lama la sua nomea e da essere proprio lui ha dare la benedizione spirituale. Qui oggi non c’è solo un piccolo tempio, ma anche un museo, il Museo del Tibet che raccoglie oggetti della cultura tibetana grazie ad oggetti rari, immagini/foto e costumi della religione. Nel borgo di trova anche una parte dedicata a Mahatma Gandhi con una grandissima statua. L’importanza buddista di questo centro è avvallata anche dal fatto che richiama tantissimi monaci buddhisti per pregare, ma anche tanti convegni a livello mondiale sulla cultura tibetana.