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Uno splendido borgo del Molise che rinasce come albergo diffuso…

Uno splendido borgo del Molise che rinasce come albergo diffuso…
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Tra boschi e pascoli, a 800 metri d’altitudine, questo piccolo borgo molisano, attraversato dalle limpide acque del fiume Sangro, al confine con l’Abruzzo, regala un’esperienza unica ed è protagonista di una rinascita, con un’esperienza sostenibile e meravigliosa tutta da scoprire


In un territorio montano ricco di vegetazione, circondato da meleti, che costituiscono un’importante risorsa del territorio (e tutto bio), sorge un borgo speciale che dal 2000 a oggi ha saputo rigenerarsi e riaprirsi al turismo. Grazie alla passione e al coinvolgimento di tutto il territorio. Ecco il borgo molisano che vi regalerà una fantastica vacanza all’insegna della natura, delle tradizioni, e soprattutto della sostenibilità: la parola chiave del nostro futuro.

Il borgo che rinasce tra natura e tradizioni

L’esperienza di questi luoghi, nella provincia di Isernia, vale al borgo la nomina di Città del Bio: da terreni incolti e semi abbandonati, questo riscatto della produzione agricola, rappresenta per il borgo uno dei principali progetti su cui ha puntato l’intera comunità. Non solo, fa parlare di sé un’altra realtà, che ha visto coinvolti amministrazioni, cittadini e imprenditori: una rigenerazione urbanistica che ha trasformato stalle private e abbandonate in un albergo diffuso. Borgotufi, a Castel del Giudice, è oggi un albergo – con 60 posti letto, spa e ristorante inclusi – che vale la pena visitare per un’esperienza a contatto con la natura e all’insegna del modo di vivere il turismo del futuro. Un esempio di recupero conservativo che torna a promuovere e valorizzare la storia rurale del borgo.

La Storia

Le origini di Castel del Giudice risalgono probabilmente al periodo medioevale, anche se poche sono le testimonianze storiche e architettoniche, perse a seguito dei numerosi terremoti ed eventi catastrofici che hanno distrutto, nel tempo, gli edifici del paese. Ma, come dimostra la storia attuale, dalle rovine si rinasce. Il nome del paese deriva da “Castrum Judicis” (o “Castellum Judicis”), e tutto fa pensare che qua sorgesse un’area fortificata a controllo e protezione del territorio. La posizione del borgo nella parte terminale del tratturo Sprondascino – Castel del Giudice, ha fatto sì che i primi insediamenti della zona siano nati come luogo di riposo dalla transumanza.

Cosa fare e vedere nel borgo e nei dintorni, fino ai parchi nazionali d’Abruzzo e della Maiella

Castel del Giudice è particolarmente piacevole per l’opportunità di visitare numerose architetture di pregio, molte delle quali in stile barocco. Dalla Chiesa dell’Immacolata alla Cappella di Sant’Antonio, recentemente restaurata, dal Santuario della Madonna in Saletta alla Chiesa di San Nicola, struttura barocca risalente al XV-XVI secolo. Tante anche le attività all’aria aperta: il fiume Sangro offre la possibilità di navigazioni estive, mentre la vicinanza al Parco Nazionale d’Abruzzo e a quello della Maiella consente agevolmente di organizzarsi in escursioni a piedi, mountain bike o a cavallo, attraverso sentieri meravigliosi. E d’inverno, ovviamente, da qui si raggiungono con facilità anche le più note stazioni sciistiche del centro sud.

Ma è Borgotufi, esempio unico di recupero conservativo e di nuova destinazione di immobili rurali abbandonati, ad attirare la nostra attenzione: scopriamo di che si tratta.

Borgotufi, il borgo che vi aspetta per una vacanza ecosostenibile

Tra i simboli della ripartenza di Castel del Giudice, oltre alla produzione delle mele e di tutta la filiera produttiva che ne segue, c’è l’albergo diffuso di Borgotufi, restaurato e trasformato tramite un attento e accurato recupero architettonico, con pietra e materiali locali. La mela è simbolo del luogo: a circondarlo, un meleto di 40 ettari, dedicato alla coltivazione di frutta biologica, è un esempio di sostenibilità economica. 

Parola d’ordine, ecosostenibilità: tanti i riconoscimenti che collocano Castel del Giudice tra i comuni più virtuosi del panorama nazionale. In dettaglio, la struttura possiede 25 unità abitative per un totale di 60 posti letto. Un’occasione unica per vivere a contatto con le tradizioni popolari, nel segno della tipicità del territorio. E come se non bastasse, il centro benessere vi regalerà una pausa speciale e rigenerante in cui godere di momenti di relax unici, immersi nella natura.

I piaceri della tavola

Al ristorante di Borgotufi, come ovunque nei dintorni, è possibile assaporare le specialità gastronomiche tipiche della cucina molisana.  Formaggi, latticini, frutta, funghi e tartufo bianco sono alcuni tra i prodotti più noti, ma anche piatti tradizionali a base di carne di pecora, cacciagione, polenta, primi piatti al sugo di castrato.

Gli appuntamenti della tradizione

Tra gli eventi e gli incontri a Castel del Giudice: il Fuoco di Sant’Antonio, festeggiato il 17 gennaio, inaugura l’anno al borgo, che in ogni stagione si anima con manifestazioni interessanti e attrattive. Tra le più importanti troviamo il Carnevale, la Maggiolata del I maggio, e ad agosto la “sagra del salame e della pallotta cacio e ova” in agosto. Fino ad ottobre, quando Castel del Giudice vi aspetta con la Festa della mela e con il Castel Del Giudice Buskers Festival, il festival internazionale dell’arte di strada del Molise.