Venduto da Christie’s lo studio preparatorio dei “Giocatori di carte” di Cézanne
Venduto da Christie's a New York lo studio preparatorio di Paul Cézanne per la serie "I giocatori di carte" al prezzo finale di 19 milioni di dollari: stessa cifra anche per l'opera di Matisse "Les Pivoines"
Asta ricchissima di offerte e soddisfazioni per Christie’s che martedì sera ha battuto alcuni capolavori dell’arte moderna e impressionista tagliando il traguardo di 117.086.000 dollari. Due su tutti i grandi protagonisti della vendita, uno firmato Henri Matisse che con il suo splendido “Les Pivoines” ha raggiunto la cifra totale di 19.122.500 dollari. La stessa cifra, pari a circa 14 milioni di euro, è stata pagata per l’acquerello di Paul Cézanne dei “Giocatori di carte”, uno degli studi preparatori effettuato dal maestro francese tra il 1890 e il 1896 per il suo celebre dipinto. Rispettate così le stime iniziali che si aggirava tra i 15 e i 20 milioni di dollari, confermando, se mai ce ne fosse bisogno, la fortuna del movimento impressionista tra i cultori dell’arte.
Il grande protagonista dell’asta da Christie’s è stato così l’acquerello di Cézanne, tornato alla ribalta dopo più di sessant’anni: era dal 1953 che non si avevano sue notizie visto che il suo proprietario, il dr. Hein F. Eichenwald, lo ricevette in eredità da suo padre e fino alla sua morte lo tenne con sé nella sua abitazione di Dallas, USA.
L’acquerello è uno studio per l’opera “I Giocatori di carte”, che a oggi è il dipinto più costoso al mondo, acquistato dalla famiglia reale del Qatar, almeno secondo le indiscrezioni di stampa, per 250 milioni di dollari.
Secondo alcuni media del Medio Oriente gli sceicchi del piccolo Emirato sarebbe interessati anche all’altra grandissima opera che ha giorni sarà messa all’asta da Sotheby’s, l’Urlo di Edvard Munch: dalle prime indiscrezioni sarebbero pronti a mettere sul piatto l’offerta da 80 milioni di dollari pur di avere il capolavoro del pittore norvegese.
28 marzo 2012 – Cézanne da record: all’asta lo studio preparatorio dei “Giocatori di carte”
Paul Cézanne continua a tenere banco nel mondo dell’arte e delle aste. Questa volta tocca a uno studio preparatorio della celebre serie dei “Giocatori di carte”, dipinta dall’artista tra il 1890 e il 1896. Un piccolo capolavoro di grandissimo valore che andrà all‘asta il prossimo 1° maggio da Christie’s a New York con una stima tra i 15 e i 20 milioni di dollari. A differenza di quanto accadde con l’ormai celebre quadro da 250 milioni di dollari, forse acquistato dalla famiglia reale del Qatar, in questo caso la vendita si terrà con asta pubblica, scatenando così rilanci che gli organizzatori prospettano da record, come si addice all’opera.
“I giocatori di carte” è stata venduta lo scorso aprile, stabilendo il primato come il quadro in assoluto più costoso al mondo con un prezzo finale di un quarto di miliardo. Ad acquistarlo sembra essere stata la famiglia reale del Qatar.
Condizionale al momento d’obbligo visto che la notizia è stata data solo dopo la vendita, avvenuta con trattative private. Tutti gli elementi dati fanno risalire agli emiri che, d’altra parte, hanno da tempo espresso la loro passione per l’arte con acquisti milionari.
La notizia aveva portato scompiglio nel mondo delle aste anche perché ha fissato un nuovo standard che difficilmente potrà essere superato.
L’attenzione sull’opera di Cezanne però è tornata ad accendersi con la notizia della vendita di questo studio preparatorio, un acquerello dalle fresche pennellati blu e ocra che è servito al pittore come studio per il personaggio sulla destra, quello senza pipa e con i baffi.
Il suo ritorno sulla scena delle aste d’arte era molto atteso anche perché era dal 1953 che non si avevano sue notizie ed era noto solo attraverso una riproduzione in bianco e nero.
Il dipinto apparteneva infatti al Dr. Hein F. Eichenwald, raffinato collezionista d’arte e medico di fama mondiale (fu un pioniere delle malattie infettive dei bambini) che lo ricevette in eredità dal padre il quale sembra che lo comprò a Berlino nel 1930, prima di fuggire negli Stati Uniti.
Il dottore lo ha sempre tenuto con sé nella sua abitazione a Dallas, trattandolo con i dovuti riguardi tanto che l’opera è ancora in perfette condizioni. A trovarlo sono stati gli eredi alla sua morte avvenuta nel 2012: ora la decisione di venderlo.
Che sia un’opera attesissima tra i collezionisti lo conferma anche il fatto che nel 2010 quando alla Courtauld Gallery di Londra organizzarono la mostra “Cézanne’s Card Players”, tra l’altro ospitata in seguito anche dal Metropolitan Museum of Art di Manhattan, l’acquerello non compariva tra le opere esposte e il catalogo lo dava come “scomparso”.
Ora che è ritornato sul mercato potrebbe fare la gioia di qualche ricco collezionista, magari proprio di un emiro.