A metà strada tra Roma e Napoli, al largo della costa laziale, si trova una delle isole più affascinanti del Mediterraneo: Ventotene. Lontana dai riflettori del turismo di massa, è la destinazione ideale per chi cerca un’esperienza intima, culturale e profondamente radicata nella storia. Quest’isola di origine vulcanica, lunga appena 3 chilometri, ha saputo conservare intatta nel tempo una bellezza selvaggia, un ritmo lento e una forte identità, diventando negli anni una meta cult per viaggiatori attenti, sensibili all’ambiente e alla cultura.
Ma Ventotene non è solo mare turchese e calette segrete: è anche un museo a cielo aperto, un laboratorio naturale e un luogo ricco di storie da scoprire. Se questa estate vuoi davvero “staccare”, ritrovando un senso di meraviglia autentica, ecco le 5 attrazioni imperdibili da segnare in agenda.
Il Porto Romano, storia viva scavata nella roccia
Non si può iniziare la visita a Ventotene senza passare dal suo simbolo: il Porto Romano. Scavato interamente nel tufo dai Romani nel I secolo a.C., è un’opera ingegneristica che lascia senza fiato. Ancora oggi è il cuore pulsante dell’isola: da qui arrivano e partono i pescherecci, le barche dei residenti e i traghetti turistici. Ma oltre al suo utilizzo quotidiano, il porto racconta millenni di storia. Le pareti scolpite rivelano cunicoli, magazzini, antichi moli e un sistema idrico straordinariamente moderno per l’epoca. Sedersi su uno degli scalini di pietra al tramonto, con il rumore del mare e le barche che dondolano leggere, è uno dei piccoli lussi che solo Ventotene sa offrire. Per chi ama la storia, è possibile anche organizzare una visita guidata con archeologi locali, per scoprire i dettagli meno noti del sito.
Villa Giulia vi conquisterà con il suo fascino austero
Sul promontorio orientale dell’isola si trova un altro sito storico straordinario: la Villa di Giulia, figlia dell’imperatore Augusto, che qui venne esiliata per motivi politici e personali. Quella che oggi è una zona archeologica suggestiva, affacciata sul mare, racconta una storia intensa di potere, punizione e isolamento. La villa era un vero e proprio complesso residenziale con terme, ambienti privati, giardini e cisterne, il tutto progettato con grande raffinatezza. Camminare tra i resti di colonne, mosaici e vasche antiche, con il vento che soffia forte e il blu del Tirreno all’orizzonte, è un’esperienza emozionante. L’area è ben segnalata e permette di immaginare, anche grazie a ricostruzioni e pannelli illustrativi, la vita di corte e il silenzio dell’esilio.
Le due spiagge principali dell’isola sono piccole, ma racchiudono tutta la poesia del Tirreno. Cala Nave, con la sua sabbia scura di origine vulcanica, è incorniciata da scogli dorati e da acque cristalline. Cala Rossano, invece, è più raccolta e protetta, perfetta per chi viaggia con bambini o cerca un punto panoramico vicino al centro. Entrambe sono raggiungibili a piedi dal porto, e offrono angoli suggestivi per chi ama nuotare, fare snorkeling o semplicemente rilassarsi con un buon libro. Nessun ombrellone a pagamento, nessuna musica ad alto volume: qui regna la quiete, il rumore delle onde e il profumo del sale.
Un’escursione all’Isolotto di Santo Stefano
A meno di un miglio da Ventotene si trova l’isolotto di Santo Stefano, facilmente raggiungibile con escursioni organizzate o piccoli tour in barca. Qui sorge uno dei più celebri carceri borbonici del Mediterraneo, costruito nel 1795 e attivo fino al 1965. Una struttura a ferro di cavallo, imponente e solitaria, che ospitò personaggi storici come Sandro Pertini e Altiero Spinelli. L’isola è oggi disabitata e in parte in rovina, ma conserva un fascino potente e austero. Visitare il carcere, con le sue celle e i lunghi corridoi, è un’esperienza che tocca corde profonde, riportando alla memoria la storia del confino politico e delle lotte per la libertà. Dall’alto dell’isola, la vista su Ventotene e sul mare aperto è impagabile.