La questione sul “come consumare meno carburante in auto” è da sempre uno dei più grandi quesiti che gli automobilisti si pongono. E adesso che siamo nel 2023, e nel mese di settembre per essere più precisi, questo colossale quesito continua ancora imperterrito a dannare i pensieri dei motorizzati; anche perché la ricerca assidua del risparmio al volante ora è sostenuta anche da una grandissima inflazione dei prezzi dei carburanti. Insomma, non si tratta di quello che definiremmo “scenario roseo”; eppure, quasi a voler risolvere i dubbi amletici dei chi guida, o perlomeno per consolare questi ultimi, ci pensa uno studio portato avanti dall’Università del Surrey, contea del Sud Est dell’Inghilterra. Ebbe, secondo le suddette ricerche viaggiare con i finestrini aperti farebbe consumare molto più carburante rispetto all’aria condizionata accesa. E così cadono anche i luoghi comuni…
Dimenticate ciò che vate sempre pensato di sapere, vi mostriamo la prova che viaggiare con i finestrini aperti fa consumare più carburante!
In un periodo di stravolgimenti a dir poco colossali e di una evoluzione, quella dell’automobilismo e dell’intera mobilità, che incute anche un po’ di timore, i tradizionali luoghi comuni rappresentano una sorta di cuscinetto sul quale cadere senza farci del male. Ma ecco che questi piano piano ci vengono tolti.
Ma non tutto il mal viene per nuocere, o perlomeno in questo caso, il suddetto studio dell’università britannica, infatti, vuole solamente fare luce su una questione molto interessante e soprattutto sentita. Sentita più che altro dai possessori di automobili agée, se così possiamo definirle; e non serve per forza guidare un’automobile d’epoca in questi casi. Basta anche solamente un’auto usata; ci spieghiamo meglio…
Chi è più interessato nella ricerca del minor consumo di carburante possibile è soprattutto colui che guida sistematicamente, anche per brevi/medi tratti, una vettura oramai data, o perlomeno non nuova di zecca. Mentre chi possiede un modello di ultima generazione, solitamente fa pochi drammi. Infatti, le auto moderne cercano da sole di mettere qualche pezza, a volte riuscendoci e a volte no, sul tema dei consumi. Ma per i veicoli “d’altri” tempi, invece, occorre conoscere quelle che sono le necessità e le caratteristiche dei mezzi stessi.
Per esempio, un tempo era luogo comune pensare che l’aria condizionata, soprattutto se “sparata a palla”, durante un qualsiasi viaggio consumasse di più dei finestrini aperti. Spesso, dunque, a bordo di auto di annata si preferiva, e si preferisce ancora, non toccare per nessuna ragione la manovella di questo dispositivo, sempre che esso sia presente; magari patendo un caldo infernale al quale nulla potevano fare i finestrini abbassati.
Ecco, abbiamo dovuto aspettare la famigerata, e già citata, ricerca inglese per renderci conto che questo luogo comune è falso. Dunque alzate immediatamente i vetri della vostra auto, è la scienza che ve lo consiglia; e adesso vi mostriamo anche quali sono le ragioni di ciò!
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L’aria esterna che entra nell’abitacolo rappresenta una vera e propria minaccia per i consumi della vettura, soprattutto se le velocità sono elevate
E c’è voluta l’Università del Surrey per sfatare il mito comune legato ai consumi causati dall’aria condizionata. Secondo gli studi dell’accademia inglese, infatti, viaggiando con i finestrini abbassati il consumo di benzina, o di qualsiasi altro carburante, aumenta del doppio rispetto a quando si viaggia con il climatizzatore acceso.
I consumi, infatti, in questo caso aumentano del 20% (rispetto al 10% dell’aria condizionata), dato riportato proprio nei rispettivi reportage stilati dagli ricercatori dell’università, i quali ha analizzato l’esposizione alle emissioni di PM10 e PM2.5 in ben dieci città diverse nel mondo (Roma inclusa), arrivando proprio a teorizzare che la guidare con l’aria condizionata è consigliata anche nel centro urbano.
In questa ricerca gli scienziati hanno analizzato soprattutto in che modo variava la concentrazione di emissioni all’interno delle auto, soprattutto nelle ore di punta al mattino e alla sera; arrivando, quindi, a dei risultati incredibili.
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Ma qual è la ragione che porta a questi consumi maggiorati? La risposta è più semplice del previsto, e forse anche banale. Infatti, l’aria esterna che entra nell’abitacolo quando si viaggia con i finestrini abbassati non fa altro che distruggere (in senso letterale) l’aerodinamicità del veicolo.
Inoltre, viaggiare con i finestrini abbassati aumenta, ovviamente, il rumore percepito dall’esterno, e rende meno salutare l’aria che si respira, facendo entrare nell’auto lo smog rilasciato dagli scarichi delle altre vetture.