Se si pensa che nel 1755 il re di Napoli Carlo di Borbone la elevò a “città modello”, appare chiaro che visitare almeno una volta nella vita la bellissima località molisana di Campobasso vale davvero la pena. Una città giovane, in cui ha sede l’unica università del Molise, super vivibile e ricchissima di arte che rimanda al periodo romanico, barocco e neoclassico. Insomma, un luogo davvero magico e che merita tutta la vostra attenzione.
Una località che ha origini longobarde e che presenta una struttura a ventaglio. Una città, la cui parte più antica, ruota intorno al simbolo di Campobasso, il Castello Monforte. La parte nuova, invece, è databile all’età napoleonica e pare sia stata portata avanti da Gioacchino Murat, che decise di farla costruire seguendo un ideale ottocentesco, quello legato all’immagine della città giardino. Si tratta di un modo di concepire la città in cui sono presenti edifici e costruzioni eleganti, palazzi signorili e giardini con fontane e alberi di varie specie.
Cosa vedere a Campobasso
Ma cosa vedere a Campobasso durante questo vostro tour tra le sue bellezze? Senza dubbio l’appena citato simbolo della città, il Castello Monforte, che sorge isolato, sulla collina di Monforte. Una fortezza intorno alla quale si è sviluppata tutta la cittadina molisana e che venne eretta dai Normanni, distrutta da un terremoto del 1456 e ricostruita nel 1459 dal conte Cola di Monforte, ovvero il feudatario di Campobasso. Un castello che ha una pianta quadrangolare, quattro torri cilindriche angolari e un aspetto maestoso che domina la città intera.
Le chiese del capoluogo del Molise
Altre architetture che non possono mancare tra le mete da visitare durante il vostro viaggio a Campobasso, poi, ecco anche la bellissima Cattedrale della Santissima Trinità, voluta nel 1504 dal duca Termoli, Andrea di Capua e che è sita al di fuori della cerchia muraria feudale di Campobasso. Una chiesa che, nel 1805, venne distrutta la terremoto ma che fu ricostruita sul progetto dell’architetto Berardino Musegna, diventando quella che oggi è considerata come la chiesa maggiore e più importante della città.
Un edificio realizzato con una facciata e un portico in stile neoclassico, e al cui interno sono custoditi dei dipinti realizzati da Romeo Musa e Amedeo Trivisonno.
Altra chiesa importante per Campobasso e che potete visitare durante la vostra gita in questa città molisana, è quella di Sant’Antonio Abate. Un’architettura molto importante per la città, poiché è di fatto la maggior espressione dell’arte barocca a Campobasso. Una vera bellezza al cui interno sono custoditi dei veri tesori, il San Benedetto che esorcizza un indemoniato di Francesco Guarino, quattro altari rivestiti in oro e un organo seicentesco. E ancora la chiesa di San Bartolomeo, o quella di San Leonardo, realizzata in stile gotico.
Ed eccoci a un’architettura che è un pezzo di storia di Campobasso, il Palazzo Cannavina. Un edificio nobiliare antico che è stato costruito nel XVIII secolo su un precedente edificio cinquecentesco. Un’architettura su due piani e dalla forma quadrangolare, a cui si accede da un portale realizzato in stile barocco sormontato da uno stemma su cui è posto la corona marchesale.
Insomma, un luogo che vale la pena scoprire durante questo vostro viaggio a Campobasso alla scoperta delle sue bellezze.
Le specialità tipiche di Campobasso
Ma a Campobasso sono anche i sapori e le specialità locali un buon motivo che potrebbe attrarvi. Per esempio provando una specialità del posto, il Formaggio di Pietracatella, che prende il nome dall’omonimo paese in provincia di Campobasso. O ancora il tartufo bianco, che cresce nella montagna che circonda questa città molisana e che copre il 50% della produzione nazionale.
Insomma, il capoluogo del Molise è la meta che non dovreste perdervi per nulla al mondo, un luogo magico e che vi farà sognare a occhi aperti.