Il Salento è una delle destinazioni più amate per le vacanze estive, una di quelle terre che sanno regalare un viaggio indimenticabile a tutti. Questo tratto di terra pugliese con i suoi colori incredibile, ha un paesaggio autentico e selvaggio, ma resta sempre di un’eleganza sorprendente, è la terra baciata dal mare con i suoi oltre 250 km di coste.
In Salento il Celeste limpido del mar Ionio che da Gallipoli a Santa Maria di Leuca con le sue spiagge di sabbia bianca finissima fanno da contrappunto alla costa Adriatica dove il mare è blu cobalto, le rocce vertiginose e rendono tutto questa porzione di Puglia un vero Paradiso Naturale. E’ proprio in questa natura così straordinaria che si inseriscono l’arte delle città che sono dei veri e propri manifesti di Barocco e i borghi incantevoli dove la tradizione resiste ed accoglie ogni ospite con una sensazione meravigliosa da rendere qualsiasi viaggio un’esperienza indimenticabile.
Nel Salento baciato dal Sole esiste un borgo con un panorama mozzafiato
I borghi del Salento sono delle gemme, degli scrigni di tesori naturali e architettonici davvero meravigliosi. E’ difficile quando si va in Salento trovare un borgo che non piace, perché tutti lasciano sempre un’emozione positiva.
Se di sceglie di andare alla scoperta della Puglia, più precisamente del Salento, non deve mancare una tappa alla visita di questo delizioso borgo che spicca per la sua bellezza naturale al punto da diventare anche una delle mete più amate per le vacanze estive.
Parliamo di Castro, che molti conoscono solo nella parte di Castro Marina, perché in effetti il borgo si divide in due parti: Castro Marina, dove è situato l’antico porto sul mare Adriatico e Castro Alta, la zona del centro storico un promontorio di 98 m sul livello del mare.
Castro o come viene chiamata dai Salentini, Casciu ha un piccolo borgo di poco più di 2000 abitanti in inverno che in estate vede il suo moltiplicarsi proprio per quanti turisti accoglie. La sua particolarità è proprio data dal fatto che è un borgo che cresce tutto in altezza con il suo punto più elevato che è il Monte Mattia e la sua estensione è davvero minima, è la terza più piccola cittadina della Puglia. Il risultato di questa sua conformazione? Una piccola gemma con panorami meravigliosi!
Castro e la sua storia
Castro ha delle origini molto lontane e già il suo nome ne è la prova, “Castrum” in latino è la “fortezza” che contraddistingueva l’insediamento che all’epoca era denominato “Castrum Minervae”, a motivo della presenza di un importante tempio dedicato alla Dea Minerva. Il primo centro abitato risale al XVII-XVI sec. a.C. e fu abitato prima dai Messapi, poi dai Greci e intorno al 123 a.C. divenne colonia romana.
Dopo la caduta dell’Impero Romano essa divenne un possedimento di Bisanzio e nel 682 fu eletta a sede vescovile da papa Leone II, fu poi per ben 11 anni sotto la dominazione Araba e dal 1100 fino al 1500 fu elevata a contea. La sua decadenza iniziò quando i Saraceni iniziarono qui le loro incursioni e subì negli anni un decisivo spopolamento.
La sua seconda vita, se così si può chiamare è davvero recente, risale al 1975 quando iniziò a diventare una meta turistica di riferimento per il Salento.
Cosa fare e vedere a Castro
Visitare Castro significa entrare nella storia del Salento e nel paesaggio naturale più autentico. Girando per il suo centro storico non si può fare a meno di restare affascinati dai suoi luoghi simbolo la Chiesa e il Castello aragonese. La Chiesa madre dell’Annunziata è un tappa immancabile di epoca romanica. Il suo stile è ancora oggi ben riconoscibile con la sua pianta a croce latina e sembra sia stata costruita sulle rovine di un antico tempio greco.
Insieme ad essa, un elemento simbolo di Castro è il Castello Aragonese con la sua presenza possente su tutto il centro, questa fortezza risale al XII-XIII sec. e fu edificato sui resti di una rocca bizantina. In seguito a numerose vicissitudini che ne causarono ripetuti danneggiamenti, quali gli attacchi e saccheggi dei turchi, la struttura castellare medievale ha sempre subito ritocchi, adeguamenti e rifacimenti.
Se queste sono le tappe architettoniche che non devono mancare nella visita a Castro per quanto riguarda il mare e la natura c’è tanto tanto altro da dire e da fare.
Il suo porto resta ancora un punto di riferimento importante che fa da legame tra storia e paesaggio, fino a poco tempo fa qui, sostavano lampare e barche a remi di pescatori che praticavano una pesca molto faticosa a causa della difficoltà del paesaggio.
E proprio il mare il protagonista assoluto di Castro, con il suo azzurro intenso e le sue grotte nascoste. A Castro si trovano infatti quelle che sono tra le più belle grotte carsiche, uno dei 10 siti carsici mondiali meritevoli di tutela, che attrae circa 100.000 visitatori all’anno stiamo parlando di Grotta Zinzulusa.
Il suo nome è legato alla presenza all’interno di stalattiti e stalagmiti che sembrano dei veri e propri stracci appesi che proprio nel dialetto salentino sono denominati “zinzuli”. Questa grotta è visitabile sia via terra che via mare dal Porticciolo di Castro Marina, è suddivisa in 3 parti principali: la prima che termina ad un laghetto di acqua dolce, la seconda che si chiama Duomo è la parte più grande con pareti alte fino a 25m e la terza è un piccolo bacino di acqua salata. Uno spettacolo naturale da non perdere!