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Voglia di rallentare? In questo borgo sardo è possibile farlo e ne vale davvero la pena

Voglia di rallentare? In questo borgo sardo è possibile farlo e ne vale davvero la pena
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Uno dei borghi più belli della Sardegna da visitare questo autunno? Ulassai, affascinante e ricco di arte. Scopriamolo insieme…


In provincia di Nuoro, incastonato tra le vertiginose pareti calcaree dei Tacchi d’Ogliastra, sorge Ulassai, un piccolo borgo sardo capace di racchiudere in sé tutta l’essenza più pura dell’isola. Qui il paesaggio è maestoso e arcaico: montagne di pietra che si innalzano come sculture naturali, vallate che si perdono all’orizzonte e un silenzio che sa di vento e resina. È uno di quei luoghi che sembrano sospesi nel tempo, dove la vita segue ritmi antichi e autentici.

Riconosciuto come una delle zone blu del mondo, Ulassai è un laboratorio di longevità: gli abitanti vivono a lungo e bene grazie a un’alimentazione genuina, al forte senso di comunità e a un’esistenza scandita da semplicità e natura. Ma questo borgo non è solo un rifugio di benessere: è anche un museo a cielo aperto, un crocevia di cultura, arte e paesaggio. Ed è proprio qui che è nata Maria Lai, una delle artiste più originali e poetiche del Novecento, che con la sua arte ha trasformato Ulassai in un simbolo di bellezza e partecipazione collettiva. Tra panorami mozzafiato, arte e tradizioni millenarie, Ulassai è una di quelle mete che vanno vissute con lentezza, passo dopo passo, lasciandosi sorprendere da ogni dettaglio.

Tutto quello che c’è da sapere sul bellissimo borgo sardo di Ulassai

Ulassai è un borgo che unisce in modo perfetto arte, natura e tradizione. Situato a circa 740 metri sul livello del mare, domina un territorio che alterna vallate verdi e pareti rocciose, offrendo scorci che cambiano colore a ogni ora del giorno. Le sue origini sono antiche: il nome deriva probabilmente dal termine prelatino “Ulass”, che indicava un altopiano, a testimonianza del profondo legame del paese con la sua geografia imponente. Passeggiare tra le vie di Ulassai significa respirare autenticità. Le case in pietra, i balconi fioriti e le piazze raccolte raccontano una Sardegna intima, lontana dalle rotte più battute. Gli abitanti mantengono vive le tradizioni artigiane, soprattutto quelle legate alla tessitura e alla lana, tramandate di generazione in generazione. I telai in legno, ancora oggi presenti in molte botteghe, ricordano la manualità sapiente che ha reso celebre questo borgo. Ulassai è anche un luogo che ama raccontarsi attraverso le sue feste popolari. Tra le più sentite ci sono la Festa di Sant’Antioco, patrono del paese, e la Sagra del Vino, occasione perfetta per degustare i prodotti locali e scoprire la convivialità autentica della comunità ogliastrina. Qui ogni sorriso è sincero, ogni incontro è un racconto, ogni panorama una piccola rivelazione.

Le attrazioni imperdibili di Ulassai, tra palazzi antichi e piazze caratteristiche

Ulassai è un borgo che da visitare con lo sguardo sì, ma anche con il cuore. Il suo centro storico conserva la Chiesa di Sant’Antioco Martire, ricostruita negli anni Cinquanta su una precedente struttura medievale. La facciata azzurra, insolita e vivace, cattura subito l’attenzione, mentre l’interno, sobrio e luminoso, invita al raccoglimento. Il campanile svetta elegante, testimone della profonda spiritualità che da sempre caratterizza questo angolo di Sardegna. Il centro storico è un dedalo di vicoli e scalinate dove si alternano botteghe artigianali e case in pietra decorate da installazioni d’arte contemporanea. Tessuti, ceramiche e oggetti in legno raccontano la manualità sarda in chiave moderna, segno di un borgo che ha saputo rinnovarsi senza perdere la propria anima.

Il cuore pulsante del paese è Piazza Barigau, oggi completamente riqualificata, che ospita l’opera Il volo del gioco dell’oca di Maria Lai: un grande tappeto di pietra e colori che simboleggia il legame tra arte e comunità. È qui che si svolgono eventi, mercatini e manifestazioni culturali che animano le serate estive. Non meno suggestiva è Piazza Sardegna, dove si trova il Palazzo Comunale progettato da Ernesto Ravot e inaugurato nel 1909. Da questa piazza si gode una vista spettacolare sul Monte Tisiddu e sulla Valle del rio Pardu, paesaggio che incanta per la sua purezza e per la luce che cambia continuamente. Ogni angolo di Ulassai ha qualcosa da raccontare: tra pietra e arte, si cammina in un dialogo continuo tra passato e presente, tra identità e rinascita.

L’artista Maria Lai, la voce e l’anima di Ulassai

Nessuno può parlare di Ulassai senza evocare Maria Lai, l’artista che ha reso il suo borgo natale un punto di riferimento dell’arte contemporanea italiana. Nata nel 1919, la Lai seppe trasformare la materia semplice — il filo, il pane, la tela — in linguaggio universale. Con ago e tessuti, costruiva legami, cuciva storie, raccontava la Sardegna con occhi nuovi. Nel 1981 realizzò l’opera che cambiò per sempre la storia di Ulassai: “Legarsi alla montagna”. Con un filo azzurro lungo diversi chilometri, Maria unì simbolicamente le case del paese alle montagne che lo circondano, coinvolgendo tutti gli abitanti in un gesto collettivo di unione e identità. Fu la prima opera di arte relazionale in Italia, e fece di Ulassai un laboratorio poetico a cielo aperto. Oggi il borgo conserva molte tracce di quella straordinaria esperienza. Alla vecchia stazione ferroviaria è nato “La Stazione dell’Arte – Museo Maria Lai”, che ospita oltre 140 lavori tra disegni, tessuti, installazioni e libri cuciti. Le opere dialogano con lo spazio e con la memoria del territorio, restituendo al visitatore l’essenza di un’arte che nasce dall’ascolto e dalla condivisione. Camminando per il paese, si incontrano numerose installazioni e murales ispirati alla Lai.

Questa gemma della Sardegna è la meta ideale per gli amanti della natura

Oltre all’arte, Ulassai conquista con la sua natura straordinaria. Situato ai piedi dei Tacchi d’Ogliastra, il borgo è circondato da scenari di rara bellezza. Le montagne calcaree, scolpite dal tempo, si innalzano verticali come bastioni di pietra, offrendo percorsi ideali per escursionisti e amanti dell’outdoor. Tra le mete più famose spicca La Perda ‘e Liana, monumento naturale e simbolo della Sardegna centrale. Alta quasi 1.300 metri, questa torre calcarea domina il paesaggio e rappresenta un punto di riferimento visivo e spirituale per gli abitanti della zona. Da Ulassai partono numerosi sentieri escursionistici che conducono verso panorami spettacolari e antiche grotte carsiche, tra cui la celebre Grotta Su Marmuri, una delle più imponenti d’Italia, lunga oltre 800 metri e ricca di stalattiti e stalagmiti. Chi ama il contatto diretto con la natura può scegliere anche itinerari in mountain bike o a cavallo, oppure partecipare alle escursioni guidate che portano alle Cascate di Lequarci, dove l’acqua precipita per 50 metri in un anfiteatro naturale di roccia bianca. In primavera e in autunno, quando le piogge rendono più abbondante la portata del rio Santa Barbara, lo spettacolo è semplicemente straordinario.