Come molti borghi del Molise anche Oratino è di origine medievale. Poco meno di 2000 abitanti, arroccato su di una rupe al centro della Valle del Biferno, Oratino è il luogo dove si può respirare tutta la tradizione autentica di questa regione a partire da quella della transumanza negli antichi tratturi, percorsi tipici per lo spostamento dei greggi. Salire fino a questo borgo, significa regalarsi una vista stupenda che abbraccia un territorio caratteristico del Molise. Il centro è un labirinto di vie antiche ma ben conservate che circondano la chiesa principale. Qui da non perdere è assolutamente Palazzo Giordano, un edificio risalente al 1400 che testimonia proprio la grandezza medievale del borgo avvenuta per opera di Giordano il feudatario del luogo, che sviluppò in quest’epoca un’opera importante di mecenatismo arricchendo il borgo di opere importanti a livello artistico. Questo luogo è stato un bel set cinematografico tanto da essere scelto da Castellitto per il film Non ti muovere con la partecipazione di Penelope Cruz con la Rocca di Oratino, una torre bellissima a pianta quadrata.
San Pietro Avellana: il borgo dei tartufi
Piccolo, ma prezioso si potrebbe descrivere così lo splendido borgo di San Pietro Avellana. Esso si trova a 900m di altezza incastonato tra uno splendido paesaggio montano. Il suo centro abitato risale al X secolo, quando gli abitanti locali a seguito delle distruzione dei vari casali decise di trasferirsi vicino all’abbazia benedettina che rappresentò quindi il luogo sacro di una cittadella fortificata, fornendo, quindi, anche una buona protezione. Esso è una buona meta per chi ama il trekking in quanto si può raggiungere attraverso vari sentieri o addirittura tratturi. Grazie al suo territorio ricco di boschi e di corsi d’acqua qui si trovano i tartufi sia quello nero che il pregiato tartufo bianco. Questo territorio rientra nella Riserva della Biosfera Mab UNESCO Alto Molise, una delle 19 riserve italiane che si distinguono per il valore della biodiversità e fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo.
Frosolone: il borgo dei coltelli
Un altro borgo, un’altra fiaba è proprio il caso di dirlo, perché Frosolone ha anche lui un ambiente da favola nonché una storia avvincente. Esso di trova a pochi km da Campobasso, ma è in provincia di Isernia, nella natura selvaggia, per cil visitatore non è difficile, infatti, incontrare qui animali liberi al pascolo. Nonostante i terremoti violenti questo è uno di quei borghi che resiste e si adatta al cambiamento. Esso rappresenta la tenacia e la forza dei molisani che non si arrendono. Questo borgo è famoso per essere la città dei coltelli in quanto qui si trovano moltissimi artigiani che producono coltelli e lame. Già al tempo del Regno di Napoli questa località era famosa per questa cosa e addirittura nei primi del 900 qui si trovavano 80 botteghe artigianali che producevano coltelli e lavoravano il ferro. Come dicevamo, nonostante i violenti terremoti che l’hanno colpito, questo borgo regala un centro storico davvero meraviglioso di stampo medievale, con tre porte che permettevano in passato l’accesso ad esso. Da vedere assolutamente quo il il cinquecentesco Palazzo Baronale e le chiese di Chiesa di Santa Maria Assunta, San Pietro e la chiesa di San Michele Arcangelo.
Pescopennataro: il Paese degli Abeti e della Pietra
Un altro borgo montano molto carino ed autentico è Pescopennataro, un piccolo centro che si trova nella Valle del Sangro a ridosso di un muro roccioso che si affaccia nel vuoto tanto da lasciare una sensazione davvero particolare per chi lo visita. Pescopennataro deve il suo nome appunto alla sua posizione in quanto con pesco si indica il grande masso e pennataro è una parola rivista per dire appuntito. Esso è famoso per la lavorazione della pietra tanto che nel 1700 qui fu creata la prima scuola per la lavorazione della pietra e oggi conserva un Museo della pietra che vale la pena visitare. L’altra cosa per cui è famoso il borgo sono gli abeti: qui si trova il bosco degli Abeti Soprani, uno dei percorsi naturalisti più belli del Molise perché caratterizzato dalla presenza di abeti bianchi, piante che possono raggiungere addirittura 50 metri di altezza.