Biorivitalizzazione, il Trattamento rigenerante per una Pelle Splendida. Ecco di cosa si tratta…

Laura Pistonesi
  • Esperienza di 20 anni in comunicazione e PR
  • Esperta di beauty, fashion e viaggi
01/10/2023

Biorivitalizzazione, il Trattamento rigenerante per una Pelle Splendida. Ecco di cosa si tratta…

Da provare assolutamente, se volete un viso splendido fresco e perché no, con qualche anno in meno! La biorivitalizzazione sta prendendo il suo ruolo ben preciso tra i trattamenti anti age che promettono un ottimo risultato. A differenza della chirurgia estetica, essa, infatti, lavora senza essere invasiva e porta subito risultati concreti senza creare gonfiori o modifiche dei volumi. La biorivitalizzazione è anche chiamata biolifting, sono sì punturine ,ma con ingredienti privi di rischi, cocktail di acido ialuronico con altri antiossidanti e molecole stimolanti. Ma andando più nello specifico ecco tutto quello che dovete sapere sulla biorivitalizzazione

La biorivitalizzazione del viso di cosa si tratta…

La biorivitalizzazione è considerata comunque una tecnica della medicina estetica, ma assolutamente invasiva in quanto riesce a dare un aspetto più luminoso e fresco alla pelle del viso utilizzando delle piccolissime iniezioni con delle molecole biostimanti ovvero formule che contengono acido ialuronico fondamentale per un viso curato e giovane e aminoacidi, vitamine e peptidi biomimetici. La biorivitalizzazione lavora su tre livelli. La sua funzione principale è quella di avere un’ azione ristrutturante quindi lavora per un ricambio cellulare grazie alla stimolazione della produzione di collagene ed elastina. Proprio per questo la biorivitalizzazione è anche conosciuta come una biostimolazione. In un secondo momento svolge un’azione idratante con l’acido ialuronico e fa una profonda azione antiossidante quindi anti invecchiamento della pelle.

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A chi serve una biorivitalizzazione

E’ vero che la biorivitalizzazione contribuisce a rinnovare e far splendere la pelle, per questo può essere praticata in diverse età con risultati e obiettivi diversi. Si può praticare inizialmente come una pratica preventiva intorno ai 20 anni e serve in questo caso soprattutto a illuminare la pelle. A 30 anni lavora più in generale sulla pelle e quindi migliora la pelle nascondendo anche le piccole rughe e segni del tempo soprattutto sulla fronte e sul contorno occhi. A 40 anni, oltre a fare tutto, questo aiuta sensibilmente ad attenuare le macchie della pelle e anche a contrastare i cedimenti.

Quando deve essere fatta la biorivitalizzazione

Se la primavera, come tutti i trattamenti della pelle è la stagione ideale, la biorivatalizzazione può essere fatta in tutto l’anno perché serve anche da  booster di difesa alla pelle verso tutti quei fattori dannosi per la pelle, dai raggi UV a quelli della luce blu o all’inquinamento, insomma a tutto ciò che è responsabile dell’invecchiamneto della cute.

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L’ingrediente pricipale della biorivitalizzazione è l’acido ialuronico

Abbiamo detto come la biorivitalizzazione siano delle micro iniezioni di ingredienti anti age. Il principale è sicuramente l’acido ialuronico. Sappiamo come questo acido sia quello forse più importante nella cura della pelle in quanto ha diverse funzioni: trattiene l’idratazione, incremeta la formazione di collagene ed elastina. Esso è fondamentale andando in là con l’età in quanto quando passano gli anni l’organismo produce meno acqua, la pelle è meno umida e, quindi, diventando più secca perde anche di tono e mostra di più i segni del tempo. Iniettando l’acido ialuronico la pelle ha una grande quantità di acqua e quindi la pelle frena il suo invecchiamento. Diversamente dal filler però la biorivitalizzazione ha una texture studita dove le molecole non si uniscono tra loro e quindi ogni ingrediente fa la sua parte in maniera più potente e si diffonde in modo omogeneo.

punturine Ogni pelle ha la sua biorivitalizzazione

La biorivitalizzazione è un trattamento personalizzato, non è standard per tutti i tipi di pelle. La soluzione di ogni micro puntura che conteine acido ialuronico, vitamine antiossidanti tipo A, C, E oppure aminoacidi ristrutturanti e ammorbidenti agenti anti-radicali liberi, non contiene sempre la stessa quantità per ogni ingrediente, ma le dosi vanno personalizzate. Questo significa che chi fa le micro iniezioni studia prima la pelle di chi riceverà il trattamento e poi a seconda dell’incarnato, decide quanto di ogni ingrediente mettere. Una pelle normale che usa questo trattamento anche in via preventiva per migliorare la condizione della pelle illuminandola e levigandola mescola nella soluzione acido ialuronico a un mix di vitamine. Chi ha la pelle secca deve avere un trattamento sicuramente più intensivo per cui la biorivitalizzazione viene fatta in combo con un peeling a base di acido tricloroacetico. Chi ha la pelle grassa può utilizzare le biorivitalizzazione per restituire alla pelle equilibrio e può farlo associando all’acido ialuronico un mix di amminoacidi. Chi ha la pelle matura e vuole nella biorivitalizzazione un ottimo trattamento per frenare i segni del tempo deve avere una soluzione dove alla concentrazione molto alta di acido ialuronico si uniscono gli aminoacidi e  un complesso di agenti anti-radicali liberi che danno una sferzata ristrutturante contro il rilassamento cutaneo.

Come e ogni quanto tempo si fa la biorivitalizzazione

La biorivitalizzazione viene fatta in più sedute. Solitamente un ciclo deve avere almeno 4 sedute, una a settimana e per avere una pelle tonica, luminosa è meglio fare il trattamento almeno 2 o tre volte all’anno. Ogni seduta dura 30 minuti.