Fiat 500X vs DR 3.0, la Sfida dei Crossover Made in Italy!

Lorenzo Fiorentino
  • Laureando in Lingue, Letteratura e Giornalismo
  • Redattore esperto di auto di lusso
18/06/2023

L'automobilismo Made in Italy ha sempre il suo perché, e la seguente sfida ne è la prova effettiva. Ecco Fiat 500X vs DR 3.0!

Fiat 500X vs DR 3.0, la Sfida dei Crossover Made in Italy!

Possiamo dire, senza peccare di superbia, che l’automobilismo italiano possiede ancora il suo “perché”; un modo di dire che spesso viene utilizzato senza sapere poi cosa si celi davvero dietro questa parolina. Comunque sia in questo caso ne facciamo uso anche noi, così per sostenere questa nostra produzione delle quattro ruote che viene costantemente tacciata di essere scadente e quasi nulla se messa a confronto con i fasti del passato. E beh, il passato dell’automotive tricolore era oro, anzi diamante; ma quello di oggi in fin dei conti non è mica poi plastica eh. In qualche modo qui nel Bel Paese riusciamo sempre a cavarcela, e se tutto va male ci sono sempre le nostre supercar emiliane a sostenerci. Ma, auto di lusso a parte, la nostra produzione si rivela essere anche al passo con i tempi e soprattutto attenta alle necessità e alle richieste dei propri clienti, che poi sarebbero gli automobilisti italiani. E oggi diamo inizio ad una sfida che rappresenta il vero e proprio suggello di tale affermazione. Ecco allora Fiat 500X vs DR 3.0, il confronto dei crossover Made in Italy!

Fiat 500X vs DR 3.0, due crossover “normali” che in realtà sono molto di più…

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Da una parte il modello che ha rappresentato in questi ultimi anni semplicemente il crossover più amato da tutti gli Italiani, una versione alternativa e più grande della mitica Fiat 500, e dunque di conseguenza torinese; dall’altra invece un veicolo di nuova produzione, questo nato solamente nel 2022 e già entrato nel cuore di molti automobilisti grazie proprio al suo listino super accessibile, passaporto (immaginario) molisano anzi cinese-molisano. Che combo…

E se vogliamo continuare con la lista delle differenze di queste vetture così simili tra loro potremmo dire che Fiat 500X nonostante il suo incredibile successo commerciale, si ritrova oramai sul viale del tramonto. L’azienda di Torino, ora parte del grandissimo Gruppo Stellantis, ha deciso il suo sacrificio per lasciare spazio alla nuova Fiat 600; un altro innovativo crossover full electric e di bandiera tutta italiana (più o meno).

Dall’altra parte invece il 3.0 di DR si presenta come un modello che ha ancora tutta una vita davanti a sé. Nuovo e moderno, ha iniziato solamente da pochi mesi ad assaporare il gusto del mercato automobilistico, riuscendo anche a districarsi con successo tra i mille parapiglia della attuale situazione italiana. Insomma, detta in poche parole, questa vettura a ruote alte, anche se non troppo alte, del Molise sembra piacere molto; ma forse ancora non quanto la 500X.

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Ma qui, nonostante una (ancora) netta preferenza da parte dei motorizzati nostrani, la domanda sorge spontanea; qual è il modello di quattro ruote migliore tra queste due massime espressioni di crossover Made in Italy. Ebbene, con la sfida Fiat 500X vs DR 3.0 noi di My Luxury cercheremo di dare a voi lettori e appassionati di motori una risposta definitiva!

Grandi ma nemmeno poi troppo. Belli ma… Ecco le differenze estetiche e di dimensioni tra i due crossover

Fiat-500X

La 500X si presenta con delle dimensioni da vero e proprio B-SUV; le misure infatti parlando di 4,26 metri di lunghezza per 1,79 metri di larghezza per 1,59 metri di altezza con un passo, ovvero la distanza che divide ruote anteriori con quelle posteriori. Per quanto riguarda invece il design si tratta a tutti gli effetti della sorella maggiore della classica e piccina Fiat 500.

Linee morbide, sia per quanto riguarda lo sviluppo della livrea che per i dettagli come luci, maniglie e cromature, e un’estetica a dir poco elegante. Piacevole agli occhi per la sua modernità e per una visione più smart del genere crossover.

Negli interni riscopriamo le stesse linee rétro presenti nel modello più piccolino, ovvero quello ispirato all’originale del 1957. La tecnologia c’è ma (fortunatamente) in questo caso non è onnipresente; per il resto si tratta di un ambiente godibile e comodo.

DR-30

Per la sfidante molisana le dimensioni si fanno ancora più mignon e la B di B-SUV, sinonimo di crossover, diventa ancora più significativa. In questo caso, infatti, stiamo parlando di 4,17 metri di lunghezza per 1,76 metri di larghezza per 1,57 metri di altezza e un passo, stessa manfrina di prima, pari a 2,55 metri.

Il design qui si fa più muscoloso e massiccio rispetto alla sfidante piemontese. Un look che cerca in qualche modo di offrire a chi guarda una visuale quanto più sportiveggiante. Un’ambizione possiamo dire riuscita in certi versi mentre per altri meno. Sicuramente il lungo frontale è una delle caratteristiche sporty più “acute”, così come le finestrature piccole, ma in fin dei conti Dr 3.0 non verrà di certo ricordata per la sua sportività.

Gli interni, inoltre, sono confortevoli ma non di qualità infallibile; presente un buon livello di tecnologia, mentre è da segnalare con la penna verde, come se fosse un compito delle elementari, l’ottimo pacchetto Adas.

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L’elettrico non è visto proprio di buon occhio, e i prezzi sono a dir poco ottimi!

 

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Fiat 500X offre ai propri clienti una gamma molto vasta per quanto riguarda le motorizzazioni. Una scelta che si divide in unità benzina, Diesel e ibride. Benzina: motore 3 cilindri 1.0 da 120 CV. Diesel: 1.3 MultiJet da 95 CV, 1.6 MultiJet da 130 CV. Mild Hybrid: 1.5 turbobenzina FireFly da 130 CV e 240 Nm in coppia con un’unità elettrica a 48 volt da 20,4 CV.

Per gli allestimenti, invece, la proposta si divide in addirittura dieci scelte: Cult, Club, Cross, RED, Sport, Yacht Club Capri, Dolcevita Cross, Dolcevita Sport e Dolcevita Special Edition. Per i prezzi si parte da un minimo pari a 22.850 euro e si arriva anche a sfiorare un apice di 30.000 euro.

 

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Le scelte di motorizzazioni riguardo la DR 3.0 si compone invece di sole di unità a benzina e benzina/GPL; il classico per il brand molisano. Benzina: motore 4 cilindri in linea aspirati da 1.5 litri da 116 CV, con una coppia massima di 135 Nm a 4700 giri/min. Bi-fuel: stesso propulsore ma da 114 CV, con coppia massima di 131 Nm a 4700 giri/min, la voce GPL in questo caso aggiunge un serbatoio dalla capacità effettiva di 56 litri. Qui non esistono allestimenti, l’unica differenziazione è quella che riguarda i motori, e i listini dicono 16.400 euro per la variante a benzina e 17.400 euro per quella bi-fuel.