Dichiarato Patrimonio dell’Umanità insieme all’Alhambra e al Generalife El Albaicín, così come si chiama in spagnolo, è il quartiere arabo di Granada. Un quartiere ricco già nel XIII secolo per le sue ville e i palazzi chiamati anche Cármenes. Il quartiere moresco di Albaicín è un labirinto suggestivo di vicoli, piazze e case dalle facciate intonacate di bianco che suscitano un’atmosfera davvero surreale ed incantata. Purtroppo dopo la Riconquista dei Cattolici le moschee all’interno del quartiere moresco furono demolite e sostituite da chiese. Il quartiere ha vissuto epoche di splendore e epoche più buie. Oggi vale la pena perdersi tra queste casine bianche tra i suoi vicoli misteriosi ed arrivare nell’unico palazzo moresco il Dan-al-Horra che risale al xv secolo. Un altra tappa da non perdere sono i resti delle terme arabe molto suggestive e ricche di storia.
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El Generalife: un complesso straordinario di colori e profumi
Dopo aver visitato l’Alhambra è quasi naturale continuare a scoprire Granada immergendosi tra le meraviglie del Generalife, considerato il luogo di riposo dei re musulmani dell’antico regno nazarí di Granada. Questo, infatti, viene un po’ definita la residenza di campagna del sultano, l’orto per l’approvvigionamento dei palazzi un rifugio di svago della nobiltà. Poco lontano dall’Alhambra questo posto sembra invitare proprio al relax e alla privacy. I suoi giardini con una ricca vegetazione sono la parte più bella di questo luogo che fa parte dei Patrimonio Unesco. L’effetto di ricca vegetazione è ottenuta con un sistema di irrigazione molto pionieristico cioè deviando mediante canali, il corso del fiume Darro fino al Generalife. Il Cortile dell’Acequia è di grande bellezza e colore e funge da ingresso al palazzo.
Alcaicería: il mercato arabo di Granada
Se siete amanti di colori e sapori, di shopping e scoperte non deve mancare la visita in questo luogo meraviglioso, vibrante e vitale, centro del commercio di gusto e tradizione araba. Esso rappresenta l’originale mercato Moresco della seta e si sviluppava, inizialmente, su una serie di stradine che si incrociavano tra loro rendendolo un labirinto ddi bancarelle di seta araba, spezie e altri oggetti di valore. Oggi resta solo la parte del bazar nella Calle Alcaicería una piccola zona che però è ricca di storia e cultura locale.