Voglia di partire e di farlo verso un luogo pieno di storia, eleganza e ricco di bellezze? La meta verso cui puntare il vostro navigatore è una sola, il Piemonte, e la bellissima città di Ivrea. Una location che è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, e che vale la pena conoscere e visitare al più presto magari approfittando delle prossime settimane autunnali, godendosi questa location e tutti i colori magici tipici della stagione in arrivo.
Perché visitare Ivrea
Una cittadina che ha davvero tanto da offrire e che probabilmente avrete sentito nominare per un evento caratteristico che si svolge proprio qui e che attira tantissimi visitatori. Parliamo del famoso carnevale di Ivrea, che ogni anno si svolge tra le vie della città. Una vera istituzione e un evento storico carico di significati e folklore, di personaggi pittoreschi e di momenti immancabili come la tradizionale battaglia delle arance. Si tratta di una tradizione secolare della città di Ivrea, che ricorda le lotte che i cittadini hanno portato avanti nel corso dei secoli per non cadere di fronte agli attacchi e ai soprusi dei tiranni.
La storia della città
Ma perché vale davvero la pena organizzare una visita a Ivrea al di là del Carnevale? Perché questa città piemontese ha tanto da raccontare e vanta una lunga storia, le cui ultime battute le hanno permesso di diventare un Patrimonio UNESCO. Ivrea, infatti, è nota per essere una città industriale e socioculturale, un progetto nato nel 1908 da Camillo Olivetti e dall’omonima azienda. Un progetto che durante gli anni ’60 cavalcò l’onda del boom economico italiano e che mirò a una visione diversa del lavoro. Il promotore della ricerca di una valida alternativa ai soliti modelli industriali e di architettura industriale applicati fino a quel momento fu Adriano Olivetti, che puntò a virare verso una visione che non fosse più incentrata solo sulla creazione di ricchezza e di posti di lavoro, diventando invece un esempio di qualità e innovazione.
Per questo, la “Ivrea città industriale del XX secolo” è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, premiata per “l’umanizzazione” delle aree industriali e sociali sul territorio e come modello imprenditoriale all’avanguardia e coraggioso.
Un intervento che si può notare anche in alcune aree della città di Ivrea, in cui spicca l’architettura olivettiana, il cui scopo è sempre stato quello di creare una “Città dell’Uomo, un progetto sociale volto a rivoluzionare il rapporto tra imprenditore e operaio.
Cosa vedere a Ivrea
Ma organizzare un viaggio a Ivrea vuol dire anche entrare tra le pagine della sua storia, ammirando le architetture che arrivano proprio dal suo passato. Come il Castello di Ivrea, una fortezza sita nella parte alta della città e costruita nel 1358 su richiesta di Amedeo VI di Savoia con lo scopo di difendere la città e che poi, dal 1750 al 1970, fu utilizzato come carcere. Altra architettura di vedere una volta giunti a Ivrea, è anche la Chiesa di San Bernardino, un’architettura databile al 1400, la cui area del convento venne acquistata da Camillo Olivetti nel 1907 e di cui oggi sono ancora visibili degli affreschi rinascimentali davvero magnifici. E fino al Duomo di Santa Maria Assunta un edificio dalla storia millenaria, simbolo di Ivrea e luogo di culto più importante della città. Una bellezza che potrete vedere passeggiando per il centro storico di Ivrea e arrivando nella sua parte vecchia, a pochissimi passi dal castello.
Le prelibatezze locali
Una meta da scoprire e che vi saprà anche deliziare, facendovi scoprire i piatti tipici legati alla sua tradizione gastronomica. Come il bollito misto piemontese, che viene preparato unendo vari tagli di carne lasciati bollire a lungo e serviti con verdure bollite. Ma anche la zuppa di pane e cipolle, che si prepara facendo cuocere a lungo le cipolle tagliate a rondelle infarinate, rosolate con burro e olio e infine bagnate con del brodo caldo. Per poi essere unite al pane raffermo e formaggio grattugiato.