Jeep Avenger a Benzina, è già Boom di richieste!

Lorenzo Fiorentino
  • Laureando in Lingue, Letteratura e Giornalismo
  • Redattore esperto di auto di lusso
21/07/2023

La Car of the Year del 2023 doveva rappresentare un piccolo passo verso l'elettrico, ma invece a spopolare è la sua versione termica!

Jeep Avenger a Benzina, è già Boom di richieste!

Sembra strano, ma l’ultima Car of the Year nonostante dovesse rappresentare un passo, seppur piccolo, dell’automobilismo verso una nuova mobilità a zero emissioni, sta avendo un effetto completamente opposto. Infatti Jeep Avenger a benzina sta letteralmente spopolando in giro per i mercati europei, tant’è che alcuni Paesi, Germania, Francia e Regno Unito su tutti, la stanno richiedendo ad alta voce. Si registra dunque un iniziale “uno a zero” (palla al centro) per il termico. L’elettrico riuscirà prima o poi a dar segni di vita in questa sfida a quattro ruote?

A quanto pare l’Europa ospita ancora tantissimi petrolhead ai quali della transizione ecologica poco importa; un disinteresse (quasi) totale che possiede le sue oneste ragioni. E così nemmeno il 2023 rappresenterà l’anno della svolta; e mentre i produttori delle EV ragionano su quale percorso intraprendere, la “pragmatica” – come descritta da Erica Laforge – Jeep Avenger a benzina continua registrare successi su successi!

Il termico vince ancora a mani basse, in tutta Europa spopola la Jeep Avenger a Benzina…

 

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E così gli automobilisti europei preferiscono ancora oggi guidare auto termiche. Che sorpresa, vero? Sarcasmi a parte, una tale notizia sconvolge un pochino per le differenze, oramai da considerare false, della visione sulla mobilità  elettrica che divide l’Italia dagli altri Paesi dell’Unione. Sì perché qui in Italia, se proprio vogliamo essere cinici, tendiamo un po’ tutti a sottovalutare l’importanza e la portata della nuova tecnologia ecologica.

La prova effettiva di questa tendenza è evidente soprattutto se andiamo poi ad osservare i dati riguardanti le vendite di automobili, e ancor di più se li confrontiamo con quelli degli altri Paesi. Inoltre il Bel Paese è la Nazione con il parco auto più vecchio dell’intero Vecchio Continente; e non perché agli Italiani piaccia il vintage e le cosiddette youngtimer.

Nello Stivale a mancare è proprio l’intera concezione di automobilismo a zero emissioni; una concezione che, se questo è l’andamento, non riuscirà letteralmente mai ad attecchire sui motorizzati d’Italia. Bisogna aggiungere poi che le auto elettriche costano tanto, anzi troppo, e che le infrastrutture necessarie per il mantenimento di tali vetture scarseggiano ancora oggi.

Ed era pensiero comune che l’Italia, con la sua tradizione automobilistica ancora fortemente legata ai vecchi carburanti, rappresentasse una sorta di mosca bianca all’interno di un fantomatico mercato europeo che veniva definito come florido, ottimista per il futuro e completamente improntato sulle tecnologie a zero emissioni.

A rompere questa (falsa) narrazione dell’attualità europea è bastato un solo modello a quattro ruote che ha gettato tutti, o quasi, i mercati alla ricerca della classica versione a benzina; tant’è che Germania, Francia e Gran Bretagna, queste ultime due delle vere paladine dell’elettrico, hanno cominciato a richiedere a gran voce il modello termico alla casa madre della vettura in questione.

Il tesoro tanto ambito a quattro ruote e alimentato a carburante del quale stiamo parlando, altro non è che la Jeep Avenger a benzina; modello che inizialmente era riservato al mercato italiano, polacco e spagnolo. Una sorta di pomo della discordia che ha smascherato un lato oscuro della nuova visione di mobilità che l’Unione ha intenzione di imporre ai propri Paesi nei prossimi anni.

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Basta un crossover per rimettere tutto in discussione, gli automobilisti vogliono ancora la vecchia benzina!

Jeep Avenger

Adesso entriamo ancora più affondo in questa pruriginosa questione che rischia di mettere in crisi non la pianificazione dei prossimi anni, ma se non altro la filosofia che si cela dietro la suddetta pianificazione. Dunque, la Jeep Avenger, modello presentato nemmeno un anno fa e che è stato premiato con il prestigioso titolo di Car of the Year per l’anno 2023, doveva in qualche modo aiutare ad accelerare la transizione dell’automotive europeo verso la tanto chiacchierata tecnologia Full Electric.

E con le sue motorizzazioni semplici e “convenienti” quest’auto pareva riuscire in un intento così grande e ostico. Sennonché, pochi mesi dopo la presentazione della variante 1s Edition, Jeep ha annunciato anche nuove motorizzazioni termiche riservate esclusivamente a pochi mercati; ovvero quelli elencati in precedenza.

Una preferenza dettata anche (e soprattutto) da questioni economiche e previsioni di profitto. Ma allo stesso tempo questa preferenza, se poi così possiamo definirla veramente, ha causato alcuni sentimenti di gelosia in altri Paesi. Insomma, detta in poche parole, tutti vogliono la nuova Jeep Avenger a benzina; e a quanto pare tutti l’avranno…

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Il brand statunitense, ora parte del Gruppo Stellantis, si è dimostrato ragionevole e “generoso”. “Offriremo lotti limitati di Avenger a benzina in Francia, Germania e Regno Unito e mi aspetto che rappresenteranno poche migliaia di unità per l’intero anno”, ha dichiarato Eric Laforge, CEO di Jeep Europ.

Nonostante l’alta richiesta, dunque, Jeep non crede molto in questo suo modello termico; il quale condivide la stessa piattaforma della nuova Fiat 600, ed è alimentato da un motore 1.2 turbo a benzina. Modello che, nei nuovi Paesi, sarà disponibile nel solo allestimento Altitude ad un prezzo di listino di 27.000 euro, ovvero circa 10.000 euro in meno della variante elettrica.

Questo rigurgito termico dei mercati europei comunque non ha fatto cambiare idea al marchio di Toledo. Infatti Jeep ha comunque confermato il proprio impegno di arrivare a vendere (in Europa) esclusivamente automobili a batteria a partire dal 2030.