Le 5 auto più iconiche del mondo del Cinema. Ecco quali sono…
Auto e Cinema, un connubio che dura da più di un secolo e non passa mai di moda. I film spesso hanno fatto da “vetrina” a quelle che poi sono diventate delle vere icone a quattro ruote; sognate e bramate dai cinefili (e non solo) di tutto il mondo. E allora scopriamo insieme quali sono le 5 auto più iconiche del mondo del Cinema…
Cinema e automobilismo, una storia d’amore lunga un secolo e che non cenna a terminare. Nel corso degli anni i film, infatti, sono stati spesso delle vetrine; dei momenti di autentico “sponsor” per veicoli che sono entrati nella leggenda. Icone a quattro ruote imprigionate per sempre nei fotogrammi delle pellicole cinematografiche.
Vediamo allora alcune delle vetture più famose che sono riuscite a ritagliarsi un piccolo posto nei cast di questi film generazionali; senza nascondere un leggero sentimento patriottico legato all’automobilismo nostrano, ecco le 5 auto più iconiche del mondo del Cinema.
Le 5 auto più iconiche del Cinema
1. Triumph Tr3 – La Dolce Vita (1960)
Partiamo nel segno dell’Amarcord nostrano con questo classico che ha fatto la storia del cinema; emblema di moda, costume e life style all’italiana. La Dolce Vita, film diretto da Federico Fellini nel 1960, narra le vicissitudini vissute dal giornalista Marcello Rubini (Marcello Mastroianni) nella Roma glamour negli anni del suo massimo splendore.
Però, la peculiarità di questo “Film che ha conquistato il mondo” (Martin Scorsese) sta nel cast. Infatti, accanto allo stesso Mastroianni, alla Ekberg, alla Aimée e Nico; a recitare tra le strade di Roma come vera co-protagonista troviamo una bellissima Triumph Tr3 di colore nero. La vettura, di proprietà del giornalista, appare in quasi tutte le scene del lungometraggio, diventando quasi simbolo del messaggio decadentistico dell’opera del regista riminese.
La Triumph Tr3, prodotta dall’omonimo marchio inglese, ha visto la luce per la prima volta nel 1955; da lì ha attraversato sette anni segnati da un’infinita evoluzione e modernizzazione, dall’adozione dei freni a disco anteriori (prima auto al mondo a esserne dotata) ai continui restyling con l’obiettivo rimanere al passo con i tempi.
Animo sportivo per questo gioiellino dell’asfalto: lungo 3,83 metri, largo 1,42 e alto solamente 1,27. Con un peso leggermente superiore a quello che si potrebbe pensare pari a 955 Kg. A rendere inconfondibile lo stile di questa vettura sono le linee della carrozzeria, morbide e allungate; e gli interni (quella di Mastroianni erano in pelle di colore rosso).
Cambio a 4 marce e un motore da 95 CV di cavalli che spingevano la Tr3 a raggiungere i 177 km/h di velocità massima.
La Triumph originale usata durante le riprese de La Dolce Vita è stata poi ritrovata per caso da un acquirente italiano e restaurata.
2. Lancia Aurelia B24 – Il Sorpasso (1962)
Nata nel 1955 da un’idea dell’allora amministratore delegato del marchio torinese, Gianni Lancia, l’Aurelia B24 è una spider che parla italiano. Convertibile, sportiva e pensata come un prodotto d’élite che potesse attirare anche il pubblico americano per le sue linee accostabili alla statunitense Austin Healey.
Il modello però trova fama soltanto nel ’62 quando viene vista per la prima volta sul grande schermo in questo classico del Cinema italiano. Il Sorpasso, diretto da Dino Risi, narra del viaggio casuale di ferragosto della strana coppia Gassman-Trintignant. Un viaggio tutto vissuto a bordo dell’Aurelia, dalla spensieratezza dell’inizio alla tragedia del finale.
Le ambizioni americane della B24 si notano anche dalle sue dimensioni: lunga 4,20 metri, larga 1,55 metri e un passo di 2,45 metri. Motore anteriore a 6 cilindri a V, cambio a 4 rapporti e una velocità massima che supera la soglia dei 180 km/h. Una sportiva che tiene conto allo stile, alle prestazioni, ma anche alla comodità degli interni. Sedili (sportivi) scorrevoli e ribaltabili per accedere al veicolo alla capote, cruscotto curvo che va da sportello a sportello creando un’idea di continuità. Cruscotto implementato di strumentazione a tre quadranti circolari e un vano “porta guanti” aperto. A completare il lato “comodità” troviamo l’ampio bagagliaio che faceva di questa spider un’ottima vettura anche per i lunghi viaggi.
3. Aston Martin DB5 – 007 (1964)
Altro classico del Cinema e altra vettura indimenticabile. È la volta dell’auto personale dell’agente segreto più famoso del mondo: James Bond. Infatti, egli in vari capitoli della saga, a partire da Goldfinger del 1964, guida una speciale Aston Martin DB5; una versione a prova di missione.
Questa gran turismo inglese, nata nel 1963, è una delle vetture più eleganti mai realizzate nella storia dell’automobilismo. Muso lunghissimo caratterizzato dai due fari carenati e dalla larghissima griglia frontale. In generale, le linee della carrozzeria di questo modello, complice lo “sponsor” 007, sono riuscite a creare un mito e uno stilema poi ripreso più volte.
A distinguere la versione della DB5 dell’agente segreto rispetto a quelle possedute e guidate da noi comuni mortali, sono una serie di optional non necessariamente presenti nella configurazione: targhe intercambiabili, mitra nascosti, il retro che rilascia sull’asfalto speroni appuntiti, scudo antiproiettile estraibile dal bagagliaio, scanner radar, radio telefono a scomparsa e tanti altri accessori necessari alla fuga.
4. Alfa Romeo Spider Duetto – Il Laureato (1967)
“Movie” americano e classe italiana in questo manifesto della New Hollywood. Il Laureato, film diretto da Mike Nichols nel 1967 , è una perla nella storia del Cinema; l’inizio di un nuovo corso della settima arte. Protagonista dell’opera è un giovanissimo Dustin Hoffman, che per raggiungere la propria amata sfreccia per le strade americane nella sua Alfa Romeo Spider Duetto.
Sportiva italiana alla quale è riservato un posto speciale nel cuore di tutti i nostalgici appassionati. Una vettura che ha segnato una stagione molto lunga dell’automobilismo italiano, rimando in produzione dal ’66 fino al 1994. Lunga 4,25 metri, larga 1,63 e alta 1,29; la duetto era la scelta migliore se si cercava un’auto tra lo sportivo e una “tutti giorni”. Segni particolari? La coda a osso di seppia.
5. DeLorean DMC-12 – Ritorno al Futuro (1985)
Iconica, ma solo a livello cinematografico. La DeLorean ha vissuto una esistenza travagliata. Unico modello della casa americana, prodotto dal 1981 fino al 1983; l’auto si presenta con un look senza eguali caratterizzato dagli sportelli ad ali di gabbiano e dal colore “crudo” acciaio inossidabile della carrozzeria, che non veniva verniciata.
Prodotta in soli 9.200 esemplari, la DMC-12 è diventata famosa per l’apparizione nel film Ritorno al Futuro, diretto da Robert Zemeckis; e tristemente conosciuta per il suo flop nelle vendite. Un cult della cultura pop che non poteva mancare in una lista del genere…