Lotus Evija, una serie limitata per celebrare il campione di Formula 1 Emerson Fittipaldi
Lotus presenta il suo ultimo esclusivissimo gioiellino. Ecco Evija, una vettura prodotta in serie limitata per omaggiare i 50 anni dalla vittoria del mondiale di Formula 1 del brasiliano Emerson Fittipaldi.
Lotus svela al mondo intero la sua Evija Fittipaldi, l’ultimo gioiello di produzione del marchio inglese realizzato solamente in otto prototipi (e c’è un motivo per questo); un progetto esclusivo e ambizioso che arriva precisamente a distanza di 50 dalla vittoria del titolo mondiale di Formula 1 conquistato dall’indimenticabile pilota brasiliano Emerson Fittipaldi, il quale nel campionato del 1972 gareggiava, appunto, per il Team Lotus. Ecco di cosa si tratta questa novità del mondo delle quattro ruote; una vera e propria supercar caratterizzata dal suo motore completamente elettrico. Evija Fittipaldi, il lussuoso regalo per festeggiare le nozze d’oro del sogno mondiale…
50 anni dopo, dalla Type 72 alla ‘Fittipaldi’
La Lotus Evija Fittipaldi, come già anticipato, non è altro che la significativa chiusura di un cerchio che arriva a 50 anni di distanza dal suo principio. È il 1970 e il marchio britannico sta vivendo dei momenti bui a causa della morte del proprio pilota, l’austriaco Jochen Rindt, deceduto il 5 settembre di quell’anno nel circuito di Monza durante le prove del Gran Premio d’Italia. Il tragico lutto, causato dal cedimento di un semiasse anteriore della monoposto Type 72, fu seguito da una serie di insinuazioni e critiche che travolsero la scuderia intera, la vettura considerata troppo pericolosa e lo stesso Colin Chapman (fondatore della squadra).
Alle ultime battute di quel mondiale, a bordo della leggendaria (quanto controversa) Type 72 sale un giovane pilota brasiliano; l’appena ventiquattrenne Emerson Fittipaldi. E proprio grazie alle sue grandi prestazioni, il titolo di campione mondiale venne consegnato, postumo, a Rindt. Da qui, da questo principio luttuoso, ha inizio una grande storia che porterà Lotus e lo stesso Fittipaldi ancora una volta sul tetto del mondo, a conquistare il mondiale di Formula 1 nell’annata 1971/1972.
Una lunga storia, uno dei più classici C’era una volta che, dopo ben mezzo secolo, ha portato alla luce un vero e proprio gioiello dell’ingegneria automobilistica. Un hypercar rivoluzionaria e futuristica, dalle prestazioni fuori controllo e dall’animo ecologico e pulito. Ecco, quindi, la Lotus Evija Fittipaldi…
Evija Fittipaldi, innovazioni e radici
Celebrativa, innovativa e legata al passato; l’Evija Fittipaldi, l’ultimo lavoro di Lotus, è un’esclusivissima edizione limitata di un oggetto su quattro ruote potentissimo e lussuoso. Solamente 8 sono i prototipi realizzati per questo particolare modello di supercar elettrica. E ognuno di questi esemplari porta una firma indelebile e, quasi, commuovente di quell’originale Lotus Type 72 campione del mondo. Nella parte centrale del cruscotto di tutte le ‘Fittipaldi’ realizzate, infatti, è presente un quadrante rotante realizzato a mano utilizzando l’alluminio riciclato dell’originale monoposto che 50 anni fa riuscì a salire sul tetto del mondo.
Continuando a parlare degli esterni di questa vettura e delle sue caratteristiche uniche, bisogna dire che questa esclusiva versione dell’Evija presenta alcuni tratti di alto artigianato. La carrozzeria, per esempio, è stata completamente dipinta a mano in un magnifico contrasto nero-oro che rende bene l’idea di lusso, sportività e unicità che emana questa straordinaria auto messa a punto a Hethel nel Norfolk (Regno Unito), all’interno del quartier generale globale della progettazione e produzione di auto sportive Lotus. A rendere ancora più singolare questa quattro ruote ci pensa la firma personale di Emerson Fittipaldi i color oro, ricamata a mano sul cruscotto dell’auto, e la pianta dell’originale Type 72 incisa sul tettuccio realizzato esclusivamente in fibra di carbonio.
Altri elementi caratterizzanti dell’esterno auto sono le ruote “Type 72” (sempre nero/oro) e le pinze dei freni del tutto d’orate. La carrozzeria inoltre, sull’alettone posteriore, presenta numerose decalcomanie atte a celebrare le vittorie in del pilota brasiliano al Mondiale del ’72; mentre, sul montante centrale si trova il numero 8, lo stesso “indossato” da Fittipaldi e dalla sua Type durante le gare del Campionato vinto cinquant’anni fa.
All’interno, invece, questa Evija Fittipaldi si mostra come una frizzante, moderna ed essenziale due posti dall’animo sportivo e (quasi) agonistico. Anche “al chiuso” di questo abitacolo ritorna quel già citato gioco di colore lussuoso ed elegante che caratterizza gli esterni. Ed ecco quindi che la cabina della ‘Fittipaldi’ viene adornata con rivestimenti in pelle nera spezzati dalle fini cuciture e dai piccoli elementi (quasi nascosti) in coloro oro.
“Emerson Fittipaldi e mio padre – ha dichiarato Clive Chapman, amministratore delegato Lotus – hanno avuto un rapporto molto speciale e il loro spettacolare successo è stato un brillante lavoro di squadra da parte dei designer e dei meccanici dedicati del Team Lotus. Uno dei piloti più ammirati del motorsport, è sempre emozionante ogni volta che Emerson si riunisce con la Lotus Type 72, che descrive come la più grande macchina che abbia mai corso”.
Il massimo della potenza in versione “green”
Pulita, ecologica e sostenibile; l’Evija Fittipaldi, infatti, presenta quattro motori elettrici da 375kw l’uno, in grado di garantire una potenza massima pari a ben 2050 CV con trazione integrale e 1.700 Nm di coppia massima. Questi valori riescono a rendere la ‘Fittipaldi’ l’auto di serie più potente del mondo, con una velocità massima (limitata) è di 350 km/h e un’accelerazione 0-100 raggiungibile in meno di 3 secondi. La vettura, inoltre, presenta un’autonomia di 402 km secondo il ciclo WLTP misto.
“Sembra un motore a reazione! – ha commentato Jenson Button, pilota automobilistico britannico – Pensi a quanto sia silenzioso un motore elettrico, ma questo non lo è. La coppia è astronomica, è incredibile come questa vettura riesca a metterti di buon umore. Sembra un’astronave; la sua guidabilità e la direzione del suo sterzo mettono subito le cose in chiaro: stai guidando una Lotus, e te lo fanno capire. Questa è un’auto del futuro – conclude Button -, e non vedo l’ora di guidare la mia Evija!”.