Saturno 56 è lo Yacht Made in Italy più esclusivo e chic del momento
Il nuovo super yacht made in Italy extra esclusivo? Si chiama Saturno 56, ed è la barca più chic del momento.
Ci sono barche e barche. Quelle a vela, per esempio, le più classiche e tradizionali di tutte. E poi i catamarani, molto più lussuosi ma sempre sportivi, le navi da crociera e i mercantili, ma soprattutto esistono gli yacht, veri e propri oggetti del desiderio per molte persone. Insomma, chi è che non ha mai immaginato di ritrovarsi a bordo di una di queste lussuosissime imbarcazioni per una gita al largo? Beh, e se proprio dobbiamo immaginare, allora facciamolo per bene con Saturno 56, il nuovo progetto firmato Cantieri di Pisa. Un megayacht made in Italy che promette grandi cose, e che per il momento mostra solamente le sue incredibili e sfarzosissime forme. Ecco, allora, la barca più chic ed esclusiva del momento…
Una barca italiana, con lo stile italiano: Saturno 56 è semplicemente imperdibile
Tutti sognano di guidare una supercar, sfrecciando ad alte velocità al volante di una vettura sportiva e lussuosa. Ok, ma questo è il sogno delle “persone comuni”, se tali possiamo definirle, chi è amante del mondo luxury, invece, punta ancora più in alto, e cioè alle barche deluxe. Il settore delle imbarcazioni non sportive e non mercantili, infatti, negli ultimi anni sembra aver ingranato la sesta, tanto per rimanere nel vocabolario dei motori, cominciando a presentare progetti sempre più importanti, avveniristici e soprattutto costosi. Dalle barche a vela, come già detto in precedenza, ai catamarani, passando per crociere, panfili e yacht. Ed è proprio qui, in questo angolo quasi paradisiaco, che il made in Italy riesce ad esprimersi al meglio. Stile, eleganza e charme, tutte caratteristiche che i cantieri navali italiani riescono a imprimere con una grande naturalezza ai loro modelli. Per esempio, basta guardare al listino delle barche realizzate da Cantieri di Pisa per comprendere l’alto livello ingegneristico e di design.
Si tratta di una firma storica di questo settore. Nato addirittura nel 1945, questo cantiere si è subito contraddistinto per la sua realizzazione di yacht (civili, visto che costruiva anche barche militari al tempo) raffinatissimi, e capaci al tempo stesso di mantenere una eleganza unica, senza perdere di vista però l’importanza di dare sfogo e sfoggio del lusso. Una tradizione, sempre se di questa è possibile parlare, che adesso sta per rinnovarsi grazie a Saturno 56, l’innovativo progetto di Cantieri di Pisa che mira a dare il via a un nuovo corso per il grande produttore italiano.
L’obiettivo del cantiere nautico con questo yacht, infatti, è quello di renderlo il primo modello di una nuova gamma di cinque barche caratterizzata dagli storici stilemi del cantiere rivisti in chiave moderna per accontentare le più recenti richieste del mercato. In tutto, la serie al completo conterà una volta finita delle imbarcazioni che andranno dai 38 metri del modello più piccolo ai 90 dell’ammiraglia di gamma, tutte accomunate dalle linee laterali bianche e nere, da ampie finestrature a nastro e da una poppa dal design tradizionale.
Uno yacht del genere fa sempre la sua figura in mare. Che classe!
Una nuova ed esclusiva serie di yacht che Antonio Luxardo, chief designer di Cantieri di Pisa, ha raccontato così:
Il layout di questa gamma ha una impostazione classica, che riprende i caratteri tipici degli scafi del nostro cantiere, a cominciare dalle linee bianche e nere sui fianchi e dalle finestre a nastro, ma nel contempo risponde alle richieste degli armatori di oggi di ogni età. Gli spazi alternano relax e attività sportiva, garantendo grande luminosità degli interni grazie alla notevole ampiezza delle superfici vetrate.
Il primo modello del progetto, dunque, si chiamerà, per l’appunto, Saturno 56. Si tratta di uno yacht dotato di un raffinato beach club collegato a Main e Upper Deck da una scala trasversale, un layout di sei cabine e un design interno progettato da m2atelier. Per comprendere le sue dimensioni non c’è bisogno di un grande slancio di immaginazione, visto che il numero presente nel nome svela anche i metri della lunghezza della barca; ma occorre sapere anche che il panfilo in questione vede la presenza di due motori Caterpillar C32 da 1.600 cavalli, che il cantiere sta studiando la possibilità di proporre pure un’alternativa ibrida, e che (parlando dei suoi interni) lo studio milanese formato da Marco Bonelli e Marijana Radovic ha immaginato (e realizzato) uno stile di vita a bordo ideale per le famiglie del terzo millennio.