Un Superyacht ispirato ad una Lancia, ecco Aurelia!

Lorenzo Fiorentino
  • Laureando in Lingue, Letteratura e Giornalismo
  • Redattore esperto di auto di lusso
20/12/2023

Una Lancia può trasformarsi in una barca di lusso? La risposta sta tutta in questo superyacht Aurelia!

Un Superyacht ispirato ad una Lancia, ecco Aurelia!

Così il lusso delle quattro ruote può anche prendere il largo verso l’orizzonte. Ma una supercar può trasformarsi in un superyacht? Beh, a quanto pare a questa domanda ha risposto Heesen Yachts, un costruttore nautico di origine olandese che ha dato vita ad Aurelia, una nave deluxe di trentasette metri, contraddistinta da un design veramente unico; e il suo nome già dovrebbe accendere qualche lampadina tra gli appassionati di motori. Comunque sia, la correlazione auto – barca non è di certo nuova al mondo nautico. Sono stati molti gli esperimenti che in passato hanno letteralmente elettrizzato qualsiasi appassionato di questi due mondi, basti pensare solamente al “Tecnomar for Lamborghini 63” oppure alla futuristica “The Icon” firmata da BMW, eppure questa volta, con il superyacht Aurelia, si ha la sensazione di aver sfiorato un livello superiore di questo matrimonio. Sarà che in questo caso c’entra un brand made in Italy (Lancia), e sarà che l’auto in questione, alla quale si sono ispirati in Heesen Yachts, sia una delle più storiche della tradizione automobilistica tricolore (e non solo), fatto sta che lo yacht Aurelia ha già conquistato il nostro cuore!

Un superyacht olandese ispirato ad una supercar italiana, ecco Aurelia

In fin dei conti sempre di motori stiamo parlando, no? E probabilmente, non ce voglia la nostra grande passione per le quattro ruote (soprattutto per quelle più lussuose), l’apice di questo mondo, un apice fatto di sfarzo, di eleganza e di maestosità, lo si tocca proprio con gli yacht. Gli yacht, quei giganti del mare (che spesso possono essere anche di dimensioni “ristrette”) talmente belli da togliere il fiato a chi li guarda immobile dalla terra ferma, pensate un po’ l’effetto che possono avere quando ci si imbarca. Un misto tra un hotel cinque stelle e una gita fuori porto, o meglio ancora a largo. Ma comunque, rimaniamo umili e scendiamo, almeno per il momento, da questa barca chiccosa. Sapete qual è il punto debole degli yatch? Sì, perché anche loro hanno un punto debole. Ebbene, stiamo parlando di un colore, del bianco.

Già. La maggior parte (per non dire tutte) di queste mini-navi-deluxe, infatti, sono caratterizzate da una una candida livrea, tanto per far rivivere ancora una volta il binomio auto – barca, total white. Bella sì, elegante pure, ovviamente; eppure, certe volte tutto questo bianco rischia di annoiare, o addirittura di rovinare la vista dello yacht. Come quando a occhi nudi si osserva una distesa di neve, puro bianco, gli occhi, e di conseguenza anche la vista, ne risentono. Gli yacht allora possono osare fino al grigio, o al nero se si vuole, ma si rimane comunque lì: in una palette di colori che annoia.

Superyacht Aurelia Lancia

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Ma il superyacht Aurelia di Heesen Yachts, no. Niente bianco, o perlomeno niente total white. La livrea in questo caso osa, e nemmeno poco. Celeste e arancione combinati, risultato un successo cromatico senza precedenti, perlomeno nel mondo nautico. Infatti, ci troviamo di fronte ad un matrimonio di colori che ha scritto la storia, o una parte di storia, del racing a quattro ruote. Si tratta della livrea chiamata Gulf Oil Racing, che riprende i classici colori della Gulf Oil Corporation, compagnia petrolifera statunitense che dalla metà degli anni ’60 ha incominciato a sponsorizzare diverse auto da competizione, soprattutto nelle discipline di “resistenza”. Ma prima avevamo parlato di Lancia…

Una Lancia in mare, ripeto: una Lancia in mare!

In precedenza avevamo lanciato l’amo: “e il suo nome già dovrebbe accendere qualche lampadina tra gli appassionati di motori”, avevamo detto (o meglio scritto), e adesso, per coloro che non hanno colto il facile collegamento, vi sveliamo a cosa stavamo riferendoci. Aurelia, lo yacht, si ispira a Aurelia, la macchina. Stiamo parlando di una delle prime GT (GranTurismo) italiane, divenuta letteralmente immortale per la sua eleganza che sembra non aver mai avuto eguali nel corso dell’intera storia dell’automotive. Una sorta di elogio, dunque, quello fatto dagli olandesi di Heesen Yachts nei confronti di un mito delle quattro ruote made in Italy. E a quanto pare, è stato proprio il concetto di GT che ha aperto la strada per la realizzazione del design degli interni (questi progettati da Bannenberg & Rowell Design) di questo yacht. In questo caso stiamo facendo riferimento alle sedie Linley Aston Martin, e alle maniglie di derivazione automobilistica, e ancora il cielino del salone principale inspirato ai sedili delle supercar firmate Bentley.

Ma il collegamento con il settore automobilistico di certo non finisce qui. I riferimenti sono tanti altri: i tappeti presenti in tutte le cabine ispirate ai battitacco delle auto sportive e la testiera del letto della cabina armatoriale ispirata ai sedili Jaguar, questa in pelle cucita a coste, smaltata e lucidata per una lucentezza maggiore.

Lancia Aurelia yacht

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Ma la bellezza di Aurelia non sta solamente nella sua livrea (curata da Dobroserdov Design), e nei suoi infiniti collegamenti con le auto sportive. Lo yacht in questione, dunque, è caratterizzato anche da il suo outdoor del sun deck, che si estende per quasi il 50% per la lunghezza totale della barca, l’ampio sun deck, così come il pozzetto del ponte principale e nella dining room all’interno, dove è possibile anche pranzare e la sovrastruttura in alluminio che può ospitare fino a otto persone.