Viaggio nei segreti di Firenze: 4 posti da visitare che vi lasceranno a bocca aperta

Laura Pistonesi
  • Esperienza di 20 anni in comunicazione e PR
  • Esperta di beauty, fashion e viaggi
24/04/2024

Firenze nasconde dei segreti che sorprendono, affascinano e fanno fare wow. Ecco la Città del Giglio che forse non conoscete...

Viaggio nei segreti di Firenze: 4 posti da visitare che vi lasceranno a bocca aperta

Se esiste una città che sa unire eleganza, arte, bellezza ed quell’allure unica del Made in Italy che conquista sempre tutti, quella è Firenze. Ogni angolo del capoluogo Toscano inebria, entra nell’anima, accoglie trasformando la visita in un’esperienza indimenticabile nel cuore del Rinascimento e dell’arte nel mondo. Di Firenze si ama Piazza della Signoria, ci si immerge nella forza dell’arte agli Uffizi, si respira il glamour solo passeggiando nel centro storico ricco di boutique eleganti, si può assaggiare la cucina più autentica in una delle tipiche osterie che si nascondono negli angoli della città. Se queste sono le tappe imperdibili per chi sceglie di fare una gita a Firenze ce ne sono altre più inedite che ve la faranno scoprire sotto altri punti di vista e non sarà difficile coglierne ancora di più la sua straordinarietà. Ecco i segreti da scoprire nella magnifica Firenze

Giardino Torrigiani: il più grande giardino d’Europa si nasconde proprio a Firenze

Sette ettari di terra, sette ettari di meraviglia in questo giardino privato che è il più grande d’Europa all’interno della cerchia delle mura di una città. Questa incredibile oasi verde è un patrimonio dal valore inestimabile è il ritratto dell’ideale estetico e filosofico del giardino inglese. Nato nel Cinquecento come orto botanico, nell’Ottocento ha avuto una sua rinascita grazie al Marchese Pietro Torrigiani che acquisto i terreni circostanti e incaricò l’architetto Luigi de Cambray Digny, per progettare e sviluppare nell’imponente giardino un percorso in chiave simbolico-massonica con simboli che dovevano restare misteriosi e difficilmente decifrabili. Più tardi intervenne anche Gaetano Baccani, già apprezzato per aver progettato anche il campanile per la basilica di Santa Croce, che realizzò il famoso “torrino” in stile neogotico e allusivo allo stemma di famiglia che sale a spirale verso il cielo alludendo al passaggio dal mondo profano a quello iniziatico della tradizione massonica. Anticamente si accedeva da Via dei Serragli e da li iniziava il percorso simbolico, appena varcato l’ingresso la statua di Osiride, dio egizio dell’agricoltura, della morte e della resurrezione. Oggi si accede da via del Campuccio dove si trova una ampia area segnata da una grande aiuola circolare quadripartita con al centro un’opera di Pio Fedi che rappresenta Seneca con il giovane Pietro Torrigiani. Questo giardino rappresenta davvero il passato glorioso di Firenze e oltre a regalare un viaggio nel tempo e permette di esplorare gli incantevoli sentieri che si snodano tra piante rare provenienti da tutto il mondo e fiori coloratissimi. La sequoia, il cedro del Libano e grandi alberi di querce si mescolano a serre, limonaie e tepidari dove oggi vengono tenuti corsi di giardinaggio e di pittura botanica. La visita è davvero un’esperienza romantica e inebriante…

Le grotte del Buontalenti: il segreto nascosto nel Giardino di Boboli

 

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Il Giardino di Boboli è una delle tappe quasi obbligate di Firenze, ma non tutti sanno che questi meravigliosi viali verdi nascondono magnifiche grotte, tra cui spicca quella del Buontalenti, realizzata dall’omonimo artista a partire dal 1580. Conosciuta anche come Grotta Grande, si trova all’estremità nord del giardino, accanto al punto di ingresso del Corridoio Vasariano ed qualcosa di meraviglioso al punto da lasciare senza fiato per la sua bellezza. Basta osservare la facciata con la decorazione del timpano, composto da stalattiti, stalagmiti, rocce spugnose e un mosaico in scaglie di marmo e porfido rosso. Varcata la porta… tutto è uno spettacolo senza fine. Sono tre gli ambienti della grotta, il primo è una camera con una decorazione su tutte le pareti da cui spuntano rocce, stalattiti, spugne e conchiglie che ben si mischiano come le figure antropomorfe e zoomorfe, tra cui si distinguono bene i pastori. La seconda camera ha affreschi con animali, piante e figure mitologiche, la terza ha un unico dipinto nel  quale si arrampicano viti e rose dove si distinguono la scultura di Venere che esce dal bagno, opera di Giambologna.

L’Antica Florentia: il segreto dei Palazzo vecchio

Sotto Palazzo Vecchio si nasconte un tesoro: è l’Antica Florentia, un antico teatro romano risalente alla fine del I sec. a.C., ovvero all’età imperiale di Firenze. Quest teatro di forma semicircolare dotato di gradinate, con una capienza di oltre 10.000 spettatori, con la cavea a semicerchio rivolta verso Piazza della Signoria e la scena lungo via dei Leoni. Durante la costruzione di Palazzo vecchio ogni traccia del Teatro venne cancellata, ma i resti dell’antica città che lo ospitava sono giunti fino a noi. Si distinguono le strutture radiali del teatro, a cui si sono sovrapposti, via via, i diversi strati che si sono succeduti nel corso dei secoli. Ci sono numerosi frammenti di ceramiche, lucerne, paioli e anfore, che attestano i traffici commerciali che l’antica Firenze aveva nel Mediterraneo.

Giardino dell’Iris: il solo giardino botanico dedicato a questo fiore

 

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E’ poco lontano da Piazzale Michelangelo, è meraviglioso e un vero tesoro in quanto rappresenta l’unico giardino botanico di tutta Europa dedicato a questa varietà di fiore. Il genere Iris sono piante che producono splendidi fiori e includono tra le duecento e le trecento specie e qui in due ettari e mezzo se ne possono ammirare davvero tantissimi e diventano la scenografia perfetta per ammirare la città. Il Giardino venne inaugurato nel maggio del 1957e già all’epoca poteva vantare un discreto numero di donazioni fatte da molti coltivatori stranieri ed anche da una vasta collezione di iris storiche provenienti dal Presby Memorial Iris Garden del New Jersey. Una decina di anni più tardi, nella zona più bassa, venne inserito un laghetto per ospitare nel terreno acquitrinoso le varietà di iris giapponesi e della Louisiana.L’iris barbata alta rappresenta la maggioranza, ce ne sono infatti 3000, altre vengono da lontano e altre ancora provenienti dall’orto botanico di Praga che sono iris storiche.