Gli orti botanici più belli d’Italia: 3 giardini da visitare aspettando la primavera

Laura Pistonesi
  • Esperienza di 20 anni in comunicazione e PR
  • Esperta di beauty, fashion e viaggi
18/03/2024

Forme inedite, profumi inebrianti, biblioteche botaniche dalla lunga storia, gli orti botanici sono da scoprire e vivere con meraviglia e lentezza passo dopo passo...

Gli orti botanici più belli d’Italia: 3 giardini da visitare aspettando la primavera

La primavera si avvicina, la stagione della vita e dei colori è dietro l’angolo e tutti noi abbiamo il desiderio di cogliere prima possibile la sua energia e la sua bellezza. Uno degli spettacoli più belli ce li regala la natura con il suo risveglio, il suo rifiorire che rende ancora più bella ogni città, ogni angolo di paese. Ci sono dei luoghi incantati, che hanno un’atmosfera quasi ovattata che, pur essendo al centro dei centri urbani, ci permettono di vivere la magia della primavera come fossimo sospesi nel tempo e nello spazio, sono i giardini delle Ville, gli orti botanici. In Italia, come in tutta Europa, il mito del giardino e dell’orto botanico ha un lungo fascino e una lunga storia ed è proprio la primavera che ci permette di coglierne tutto il loro splendore…

Gli orti botanici: i teatri naturali dalla lunga storia

Ogni orto botanico che vi capita di incontrare, che vi verrà voglia di visitare ha una lunga storia dentro di sé. A differenza di quello che può essere un edificio, l’orto botanico è qualcosa che si trasforma e prende una forma sempre diversa con gli anni, le loro radici in Italia sono molto lontane e arrivano addirittura al Medioevo, quando essi erano i luoghi ideali per coltivare piante che potevano essere utilizzate in medicina come in cucina. Nel Rinascimento periodo di grande rinascita culturale e artistica, gli orti botanici prendono una connotazione diversa, soprattutto in concomitanza della nascita di alcune Università che li trasformarono quasi in degli archivi dove conservare piante per utilizzo farmaceutico e quasi in luoghi di “istruzione” medica. Il primo più importante fu quello creato da Cosimo De Medici nel 1543 a Pisa che venne poi trasformato e solo due anni dopo nacque l’orto botanico di Padova considerato il più antico del mondo, dal momento che mantiene ancora oggi la sua sede rinascimentale, è così unico da essere Patrimonio UNESCO. Oggi la loro storia, la loro ricchezza, la loro sapienza scientifica li ha trasformati in luoghi da visitare per regalarsi una gita davvero inedita

Gli orti botanici più belli d’Italia

L’Italia da Nord a Sud ha diverse perle dove piante più o meno rare, fiori esotici regalano uno spettacolo incredibile. Ecco gli orti botanici più belli d’Italia

Orto Botanico di Roma: un luogo magico tra il Gianicolo e Trastevere

L’Orto Botanico di Roma si trova all’interno dei Giardini di Villa Corsini, residenza di Cristina di Svezia, è un posto dove rifugiarsi nella Capitale per respirare un magia fiabesca e scoprire una ricchezza di piante e fiori davvero incredibile. L’orto botanico di Roma è la trasformazione di un giardino istituito da Niccolò III come luuogo di raccolta di piante semplici e medicinali. Per tempo giardino fu dimenticato fino a quando Alessandro VII ne riconobbe il valore e l’utilità e lo donò all’Università un’area posta sul colle Gianicolo. Oggi, l’orto botanico che si estende per 12.000 metri quadri di superficie, vanta circa 3500 specie botaniche. Da non perdere assolutamente la collezione delle  Palme, delle Conifere, dei Bambù, delle Specie Officinali, delle Rose, delle piante Succulente.

Giardino botanico di Padova: l’orto botanico più antico al mondo

Se l’orto botanico di Pisa è di fatto quello dalla storia più lunga, quello di Padova ne rappresenta di fatto quello più antico perché ancora oggi rivela la sua forma originaria del Rinascimento. L’Orto botanico di Padova conserva oggi oltre 6000 piante ed è un vero esempio straordinario di biodiversità. Dalle piante più semplici fino alle più rare, qui potete perdervi nella magia di un mondo dalle forme insolite e dai profumi inebrianti. Sin dalla sua nascita esso veniva arricchito di piante sempre nuove, soprattutto nel periodo della Serenissima quando Venezia grazie ai suoi fiorenti scambi commerciali riusciva a portare esemplari da tutto il mondo. La sua struttura iniziale era circolare divisa in quadrati più piccoli, poi nel tempo subì delle modifiche, per esempio nel Settecento si arricchì di quattro monumentali portali d’ingresso dell’Hortus cinctus, poi vennero aggiunte fontane, serre in muratura fino ad essere oggi un vero teatro naturale da lasciare tutti a bocca aperta.

Orto Botanico di Torino: il luogo nato per far conoscere le piante dalla forma alla loro importanza

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Orto Botanico di Torino (@ortobotanicotorino)

L’Orto Botanico di Torino ha 200 anni di storia ed è nato per volere di Vittorio Amedeo II, allo scopo di far conoscere le piante nella loro interezza dalla forma all’habitat, dagli usi alla loro importanza nell’ecosistema. L’orto botanico di Torino, insomma, nasce come posto per la divulgazione della cultura botanica. Esso è costituito da una parte allestita a giardino, e una parte retrostante, il Boschetto. Il giardino che occupa circa 9000 mq è diviso in aiuole tematiche, ospita inoltre un Alpineto e 4 serre quella del Sudafrica, delle piante succulente, la serra tropicale e la nuova serra della moltiplicazione. L’orto botanico di Torino è un insieme di vasche e collezioni, collinette e viali, è il posto ideale per trascorrere una giornata di primavera.